Korus
Leader

Digitalizzazione e valori aziendali: così questa società specializzata in design & build vuole espandersi sui mercati esteri

L’accelerazione del piano di internazionalizzazione; l’apertura del business a settori oggi non presidiati; l’adozione di un approccio sempre più consulenziale. Grazie a queste tre leve Korus, la società specializzata in design & build esperta nella ristrutturazione di asset immobiliari, conta di passare dall’attuale giro d’affari di 160 milioni a 300 milioni di euro entro il 2025. Nel giro di quattro anni, Korus intende infatti aumentare la quota del suo export dal 20% al 40-50%, progetta di diversificare la clientela entrando in nuovi comparti come la logistica e i data center. E punta, inoltre, a posizionarsi come un ecosistema di competenze a forte valore aggiunto, una società capofila di un network di partner verticali allineati ai suoi valori e orientati a un servizio di qualità.

Korus ha iniziato a operare in Francia a inizio degli anni ’90 occupandosi di progetti di ristrutturazione di filiali bancarie, in particolare delle attività connesse all’installazione dei dispositivi bancomat. Un legame, quello con il mondo finanziario, che è ancora oggi molto forte, tanto che Charles Marcolin, il proprietario e fondatore dell’azienda nel 1991, è consigliere della Banca di Francia. Il gruppo ha deciso poi di diversificare l’offerta per rendere più solido il modello imprenditoriale e ha iniziato così a occuparsi di progetti di ristrutturazione di immobili delle catene retail e del terziario. Il presidio del territorio è andato avanti con l’apertura di una sede di Korus in ognuna delle principali città della Francia. Nel 2014, con l’acquisizione della parigina Superbuild, una realtà con una spiccata vocazione internazionale, Korus ha ampliato il proprio raggio d’azione al di fuori dei confini francesi.

Per dare impulso all’internazionalizzare del business, nel 2016 Korus ha affidato a Michele Serra, manager italiano con una consolidata esperienza nel settore del project e construction management, il compito di fondare la nuova filiale italiana a Milano. Ed è proprio qui che, grazie alla rapida crescita del business in ambito nazionale, ottenuta sotto la gestione di Serra (cui nel frattempo viene affidata la responsabilità delle attività internazionali), è partito il piano di espansione di Korus sui mercati esteri.

“Oggi Korus International genera al di fuori della Francia un fatturato superiore ai 30 milioni di euro, con previsione di forte crescita nei prossimi anni”, spiega Serra. Il gruppo opera con filiali in Spagna, Germania e Lussemburgo. Ma non è tutto, perché Korus, tramite partnership strategiche commerciali, è in grado di supportare i propri clienti anche al di fuori dell’Unione europea e precisamente in Australia, Asia (Malesia e Singapore) e Gran Betagna. “Questi accordi ci permettono di condividere le relazioni con i clienti e di aumentare la reputazione del brand a livello internazionale. Un obiettivo, quest’ultimo, al centro della prossima partnership che l’azienda stringerà presto sul mercato statunitense”. Sempre sul fronte internazionale, altre acquisizioni sono programmate per i prossimi anni, in particolare in Germania, un mercato di forte interesse per le sue dimensioni. “Queste operazioni sono condotte anche con l’obiettivo di integrare competenze nuove. Per questa ragione, a tutti i titolari delle società acquisite chiediamo di rimanere a far parte del nostro comitato strategico per contribuire così alla crescita del gruppo”.

La visione di Korus – che ha clienti come le sgr Castello, Kervis e Kryalos, Porsche, Iwg – Regus, Cushman&Wakefield, Airc e Stellantis – è basata sull’idea che “l’uomo si deve sentire a proprio agio in qualsiasi spazio si trovi, sia esso il luogo di lavoro, lo spazio per il tempo libero o la propria abitazione, grazie a soluzioni che siano adattabili e sistemiche”, prosegue Serra. “Per questa ragione la nostra offerta è stata pensata non solo per trasformare gli spazi che ci viene chiesto di ristrutturare, ma anche per aiutare i nostri clienti a mettere in atto il cambiamento grazie al nostro intervento. Il nome Korus richiama poi volutamente l’antico coro greco, per esprimere la collegialità del nostro modus operandi. Per noi infatti è fondamentale la partecipazione di tutti in prima persona ai processi aziendali, diversamente sarebbe impossibile raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati”.

I tre valori che guidano la strategia di Korus, sono l’engagement, ovvero una cultura della responsabilità sia nei confronti dei clienti sia per la valorizzazione del talento dei collaboratori; la condivisione dei saperi e l’importanza dunque del lavoro collettivo, testimoniato anche dalla nomina di quattro direttori generali alla guida operativa del gruppo in base alla nuova governance aziendale. E infine l’audacia, per una crescita che non si ponga limiti grazie a scelte innovative, per essere sempre in grado di comprendere e possibilmente anticipare i bisogni del mercato del real estate ed essere così dei precursori.

Korus si occupa per il cliente della gestione di tutto il progetto real estate, dalla consulenza strategica al design fino alla realizzazione dell’opera e ai servizi di post-vendita. “Il nostro core business è la ristrutturazione di asset immobiliari per aziende del retail, dai centri commerciali fino al negozio su strada, del terziario, dell’ospitalità e del residenziale business to business. Ora ci stiamo affacciando anche al luxury retail, oltre ad ampliare la nostra presenza nel residenziale occupandoci di progetti consumer sempre nella fascia alta del mercato. Guardando al futuro, intendiamo puntare sempre di più su settori per noi attualmente secondari come la logistica, in forte espansione grazie all’e-commerce, i data center e il cosiddetto social health: scuole e strutture sanitarie private”. L’offerta dell’azienda può contare anche sulle soluzioni di arredo per gli uffici, una proposta che dalla fine del 2019 si è arricchita grazie all’acquisizione del 100% della francese Lbc, Le Bureau Contemporain. Ultimo capitolo la digitalizzazione dei processi di lavoro, un’area che vede Korus in prima linea in particolare con il building information modeling. “La tecnologia è uno strumento per essere innovativi e per questo motivo in Korus stiamo investendo tanto per formare i nostri collaboratori a operare, per esempio, con la modellazione in 3D Bim. Un team di persone si occupa di questo sistema che rende il nostro lavoro più efficiente, con rischi e costi minori grazie alla possibilità di analizzare virtualmente gli spazi da ristrutturare prima di intervenire”.  

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