Francesco Biacchi Geoticket
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Dall’Appennino all’America: perché fare impresa in Italia è ancora possibile

È ancora possibile fare impresa in Italia, partendo da un’area svantaggiata dell’Appennino per poi sbarcare nientemeno che negli Stati Uniti? Secondo questa storia, legata all’espressione anglosassone “pensa globalmente, agisci localmente”, sembra proprio di sì. Geoticket è la piattaforma di ticketing digitale avanzato che aggrega tutti i servizi degli sport e delle attività outdoor di montagna, attraverso uno strumento semplice da usare e accessibile a tutti. Nata nel 2017 a Borgotaro, piccolo paese dell’Appennino parmense, per rendere digitali i ticket per la raccolta dei funghi (Borgotaro è famosa per il porcino Igp), la startup fondata da Francesco Biacchi si è presto resa conto di un problema: fare il ticket in montagna è molto difficile. Che si tratti di funghi, sci o pacchetti organizzati. Un problema tutt’altro che locale.

Con l’aiuto del cofondatore Andrea Costella, Geoticket si è diffusa velocemente in tutto il territorio nazionale, allargandosi ad altri servizi (pesca, sci, trekking, e-bike) e digitalizzando tutto il ticketing degli sport di montagna. Solo nel 2021 gli accessi alla piattaforma web hanno superato il milione, con un totale di 20mila download dell’applicazione e 40mila clienti attivi.

I numeri di Geoticket

Geoticket conta 89 contratti di gestione ticketing in tutto il territorio nazionale, con un’offerta di 465 fra esperienze e ticket. Ora, in seguito all’accordo di investimento con un importante finanziatore americano, che intende lanciare l’azienda negli Stati Uniti, fa il passo successivo e associa questa iniezione di fiducia e valore al lancio, dal 12 maggio al 12 luglio, su Mamacrowd, la più importante piattaforma italiana per investimenti in equity crowdfunding, per consentire a chiunque di acquisire una quota, diventando a tutti gli effetti socio.

“L’avventura, però, non è stata facile” dice Francesco Biacchi, che è anche il ceo dell’azienda. “L’Italia è un paese meraviglioso, che soffre però di un’arretratezza e di una resistenza allo sviluppo digitale che ne danneggiano la competitività rispetto ai partner europei. È compito della mia generazione risolvere il problema. E abbiamo tutta la grinta, la volontà e gli strumenti per farlo”.

Il futuro del ticketing

Le sfide non finiscono qui. Biacchi, già consulente per la comunicazione per gruppi parlamentari al Senato e vincitore della Talent Challenge del Financial Times di Londra, ora vuole portare la tecnologia blockchain nel settore del ticketing. “Le nuove tecnologie offrono spunti eccezionali per ottimizzare i processi e generare valore. Stiamo quindi già testando sistemi con cui, grazie alla blockchain, rivoluzioneremo il concetto di acquisto di un biglietto, per fornire uno strumento sempre più innovativo ed efficace ai nostri partner e una soluzione unica per i nostri clienti”.

Dai ticket per il paese agli investimenti dagli Stati Uniti, è evidente come, in un mercato digitale globale, partendo dall’osservazione e da esperienze dirette, sviluppate fuori dai grandi centri, si possono sviluppare soluzioni valide per l’intero mercato. E che in Italia è ancora possibile, indipendentemente da dove si parte, costruire una nuova impresa.

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