Picosats
Small Giants

Picosats raccoglie un milione di euro per i test in orbita e per lanciare Radiosat sul mercato internazionale

Progress Tech Transfer, fondo italiano di venture capital focalizzato sulle tecnologie per la sostenibilità, ha condotto insieme a Liftt, holding di venture capital guidata dall’imprenditore e scienziato Stefano Buono, un round di investimento di tipo seed in Picosats per un valore di un milione di euro.

Picosats, società spin-off dell’Università degli studi di Trieste, insediata presso Area science park, è nata nel 2014 per rendere più rapido ed economico l’accesso allo spazio. Fondata da Anna Gregorio, raccoglie un gruppo di ricercatrici e ricercatori nel settore dell’aerospazio e ha una vocazione al gender balance nelle discipline Stem. Picosats ha sviluppato Radiosat, un ricetrasmettitore satellitare ad alta frequenza con performance molto elevate in termini di velocità di trasmissione dati, peso e dimensioni. Il primo in Europa e fra i primi a livello mondiale.

“Migliorare la società in modo sostenibile”

“L’accesso alle infrastrutture a banda larga e alle tecnologie terrestri è limitato o inesistente in molte parti del mondo”, spiega Gregorio, che è anche presidente di Picosats e leader del gruppo. “I sistemi satellitari rappresentano la soluzione. Picosats sviluppa prodotti ad alte prestazioni per la nuova frontiera spaziale: i piccoli satelliti, sistemi rapidi ed economici che stanno cambiando l’economia spaziale. Radiosat rappresenta il primo elemento di una serie di prodotti che Picosats vuole sviluppare per servizi di telecomunicazione satellitare. Vogliamo un mondo interconnesso in cui le persone possano utilizzare le risorse spaziali per migliorare la società in modo sostenibile”.

I fondi raccolti dal finanziamento verranno usati per portare Radiosat ai test in orbita, passo fondamentale per lanciare poi il prodotto sui mercati europei e internazionali.

Il sostegno di Progress Tech Transfer e di Liftt

“Abbiamo subito colto l’enorme potenziale della tecnologia sviluppata da Picosats, che è perfettamente in linea con la nostra missione di investitori early stage alla ricerca di tecnologie per la sostenibilità”, spiega Francesco De Michelis, partner di Progress Tech Transfer.

Il fondo è sostenuto anche da InnovFin Equity, con il supporto finanziario dell’Unione europea nell’ambito degli strumenti finanziari di Horizon 2020 e del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi), istituito nell’ambito del Piano di investimenti per l’Europa. “Picosats, con grande vantaggio sugli altri, ha compreso l’importanza di rendere l’esplorazione spaziale sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale”.

Picosats, “un unicum nel settore dell’aerospazio”

“Crediamo nel progetto di Picosats perché il valore della sua tecnologia è confermato, oltre che dalla valutazione del nostro team di analisti, anche dalle credenziali esclusive di cui dispone nel suo settore”, ha commentato Giovanni Tesoriere, ceo di Liftt.L’azienda è da tempo nel radar della Fondazione Amaldi, che la considera una delle migliori realtà nel settore della new space economy. Inoltre Picosats rappresenta un unicum nel mondo dell’aerospazio, perché ha al suo attivo un portfolio di clienti privati di tre nazioni diverse: Canada, Gran Bretagna e Israele. A confermarci la bontà dell’investimento è stata proprio la dichiarazione della società canadese che li sta accompagnando nel processo di validazione dei test con il lancio nello spazio: ‘Erano anni che cercavamo una tecnologia con caratteristiche uniche al mondo nel suo genere’”.

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