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Small Giants

Come Fiorentini Alimentari è diventato il primo produttore di gallette in Europa

Articolo tratto dall’allegato Small Giants del numero di giugno 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

La capacità di guardare al futuro con lungimiranza e ottimismo, senza avere la paura di fallire, sono alcune delle azioni che possono portare al successo un’azienda. Lo sa bene Fiorentini Alimentari, marchio storico piemontese, leader nel mercato delle gallette e degli snack ad alta valenza salutistica.

L’azienda, che ha una storia lunga oltre cento anni, si è distinta nel tempo per la capacità di osare, anticipare le mode e le abitudini alimentari, come pochi altri competitors sono riusciti a fare. La strategia improntata verso il futuro è andata di pari passo con una gestione familiare oculata, che continua ancora oggi con Fabrizia e Simona Fiorentini, quarta generazione della famiglia, ai vertici dell’azienda rispettivamente nei ruoli di cfo e marketing ed export manager.

Le origini di Fiorentini Alimentari

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Da sinistra Simona Fiorentini, il padre Roberto e la sorella Fabrizia, seduta la madre Adriana Gasco

La storia del marchio parte da Leonildo Fiorentini, che nel 1918 decise di aprire una piccola bottega alimentare nel cuore di Torino, l’embrione dell’attuale azienda. Il rapido sviluppo degli anni ‘40 portò sopra
gli scaffali del negozio un ricco assortimento di prodotti di importazione e specialità etniche allora sconosciute. Negli anni ‘70 Roberto, nipote di Leonildo, decise che erano tempi maturi per dare il via ai servizi di importazione ed esportazione di prodotti come cous cous, pane azimo, frutti e salse dai colori emozionanti.

In parallelo, iniziò una vendita all’ingrosso, che affiancò quella al dettaglio. Ed è proprio qui che nacquero i primi prodotti del marchio con una forte connotazione salutistica, grazie al commercio di farine integrali e biscotti senza zucchero. La prima svolta tuttavia arrivò negli anni ‘90, quando Fiorentini entrò in contatto con Birko s.r.l, società formata da tre soci che operava principalmente nel settore biologico.

“Avevano una produzione importante di gallette di riso e la mia famiglia decise di investire in quel canale, mentre gli altri soci decisero di vendere le quote” afferma Simona Fiorentini. “Diventammo i primi
produttori e questo ci diede la possibilità di presentarci in maniera più autorevole sul mercato”.

La realizzazione delle gallette

Il 1996 fu un anno importante per l’azienda, con un viaggio di piacere in Australia che si rivelò decisivo per apprendere il processo di soffiatura del mais, utile alla realizzazione delle gallette. La scelta vincente portò l’azienda ad essere il primo produttore in Europa. “Con i tecnici abbiamo realizzato una galletta dandole la connotazione di un cracker molto più croccante e sottile” aggiunge la marketing & export manager.

“Ora è uno dei più venduti in Europa. Negli anni ’90 parlare delle gallette non era così semplice, la gente era scettica”. A partire dal 2002 l’azienda iniziò a produrre alimenti biologici a forte connotazione salutistica, sostitutivi del pane, snacks e gallette di cereali soffiati. Oggi Fiorentini è uno dei principali player in questi segmenti di mercato.

Un nuovo stabilimento per migliorare la produzione

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Lo stabilimento Fiorentini è stato costruito con una forte attenzione alla sostenibilità

Da oltre 100 anni, il marchio sceglie di produrre a Torino, città in cui è partito tutto. Con un importante investimento, nel 2020 l’azienda ha aperto un nuovo stabilimento in un’area di 53mila metri quadri, ipertecnologico e avveniristico, dotato di numerosi accorgimenti per il risparmio energetico nel rispetto dell’ambiente.

Situato alle porte del capoluogo piemontese, nell’area industriale di Trofarello, è dotato di sofisticati sistemi per il monitoraggio dei consumi energetici, utilizzo di fonti di produzione energetica rinnovabili, di energy recovery e riutilizzo dell’energia finalizzati alla riduzione dei consumi, oltre a sistemi di gestione intelligente dell’illuminazione sia esterna che interna.

Un impianto che ha migliorato la capacità produttiva e ha ottimizzato i processi. “Siamo partiti costruendo uno stabilimento da zero, ci abbiamo messo cinque anni, seguendo logiche di flussi ideali per le nostre produzioni. Questo ci ha permesso di raddoppiare la capacità produttiva e ridurre i costi. Oggi tutte le linee sono automatizzate, dallo scaricamento del cereale fino all’uscita del pacchetto finito. Abbiamo ridotto gli sprechi e ottimizzato tutto il processo. Per noi è stato un investimento fondamentale”.

Una strategia coerente per Fiorentini

Nonostante la pandemia abbia generato difficoltà nel trasferimento delle linee di produzione, con un conseguente cambio di metodologie, l’azienda ha saputo riorganizzarsi per tornare in breve tempo ai suoi livelli.
L’innovazione, la cura al dettaglio e il duro lavoro sono aspetti sui quali Fiorentini ha sempre investito e che hanno permesso di creare le basi per il successo. La vendita di prodotti adatti a ogni tipo di persona, unita a una strategia coerente, ha portato l’azienda a conquistare una fetta di pubblico sempre più ampia.

La mission è stata sempre quella di portare il prodotto salutistico fuori dalla sua nicchia e di introdurlo nel mass market, facendolo diventare trendy e appetibile. L’opera di convincimento diretta ai buyers della grande distribuzione sui vantaggi dei prodotti biologici è risultata fondamentale per il successo. Oggi Fiorentini produce totalmente in Italia. Riso e mais utilizzati per le gallette sono 100% italiani, provenienti in gran parte dal Piemonte, dove ha sede dalla sua fondazione.

Lo sviluppo di nuovi prodotti

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Le gallette Fiorentini

Le referenze dell’azienda sono circa 300, ma superano il migliaio se sommate a quelle prodotte a marchio privato per numerose insegne della distribuzione organizzata. In pochissimi anni il fatturato è cresciuto, passando dai 57 milioni del 2014 ai 97 milioni del 2021. Fiorentini esporta oggi il 15% del fatturato in Paesi come Gran Bretagna, Germania, Spagna e Austria. Simona Fiorentini ha ben chiara la strategia da seguire per mantenere standard elevati di produzione. In sintonia con la sua mission, l’azienda sta investendo nello sviluppo di prodotti semplici, con pochi ingredienti sani, senza insaporitori artificiali né fritture.

“Vogliamo investire nel comparto degli snack seguendo le nuove tendenze di mercato. Oggi c’è l’abitudine di consumare prodotti proteici, soprattutto tra gli sportivi. Questo è un anno molto complesso per noi e stiamo valutando con attenzione le prossime mosse da fare”. Nonostante il successo raccolto negli anni, l’azienda prosegue dunque nel suo processo di evoluzione, convinta dell’importanza di guardare al futuro, senza dimenticare le proprie origini. La ricetta vincente per restare al top.

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