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Sviluppo sostenibile e giovani al centro: così la Fondazione di Renzo Rosso vuole avere un impatto sociale

Articolo tratto dal numero di agosto 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Prima di tutto il lavoro e la formazione, per rispondere ai bisogni primari e proiettarsi verso il futuro. È la scelta strategica di Otb Foundation, che nel nome e per conto del gruppo di Renzo Rosso agisce sul territorio, sulle imprese, sulle persone e sui processi di solidarietà legati alle tragedie sociali. Dall’hub vaccinale ai viaggi della speranza in Polonia per aiutare i profughi ucraini, dagli empori solidali ai centri contro la violenza sulle donne, passando attraverso la Job Clinic, la Diesel Farm e la finanziaria Red Circle Investments, Renzo Rosso e Arianna Alessi portano alta la bandiera italiana nei mercati del mondo. Non solo nei fatturati.

Il presidente Renzo Rosso: “Un modo per restituire ciò che si è ricevuto”

A monte c’è una scelta rara: Fondazione Otb è una business unit del gruppo. “La fondazione”, dichiara Rosso, presidente di Otb e Otb Foundation, “è l’esempio di un nuovo modo di operare che imprenditori, aziende e marchi devono adottare per restituire parte di quanto ricevono. A zero costi amministrativi, garantisce che quanto raccolto vada direttamente ai beneficiari, gestendo direttamente i progetti. È importante coinvolgere anche i dipendenti, che sono orgogliosi di partecipare in prima persona al miglioramento della comunità”.

In prima linea la vicepresidente Arianna Alessi, che interpreta l’azione di business sostenibile sia in chiave strategica che ‘riparativa’ rispetto ai bisogni primari e alle fragilità. “I giovani sono al centro delle nostre iniziative”, dice Alessi. “Interveniamo in ambito culturale, nella lotta alla povertà educativa, nel collegamento fra il mondo della formazione e dell’impresa per facilitare l’inserimento nel lavoro. Riteniamo che proprio il tema del lavoro sia al centro di ogni progetto sociale sostenibile di lungo periodo per garantire dignità alla persona”.

Il tema del lavoro al centro di ogni progetto della fondazione Otb

“Un esempio è l’ultima attività che abbiamo avviato, Job Clinic Online: uno strumento digitale che facilita l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e promuove l’integrazione socioeconomica di migranti e stranieri tra i 18 e i 45 anni”, continua Arianna Alessi. “In soli quattro mesi, senza pubblicità, sono stati inseriti 386 curriculum e fatti 94 colloqui, che hanno portato a 43 assunzioni. Con l’associazione Italia Hello aiutiamo la profilazione di chi richiede aiuto, garantendo alle aziende che il personale selezionato abbia tutte le carte in regola. Se necessario, forniamo anche corsi di formazione specializzati”.

Oltre alla visione strategica, c’è un’azione che risponde ai bisogni di una fase storica segnata dalla pandemia e dalla guerra. “Ultimamente la nostra attenzione è verso i ‘nuovi poveri’, cioè le persone più colpite dalla crisi generata dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina, che ha provocato rincari di energia, materie prime, prodotti alimentari e carburanti”, spiega Alessi.

“Sempre più persone non riescono a fare la spesa con i propri mezzi. Perciò abbiamo avviato empori solidali, spazi polifunzionali per la distribuzione di generi di prima necessità, che offrono anche colloqui personalizzati con volontari qualificati per favorire il loro reinserimento in società attraverso un sostegno a più livelli, compresa la formazione. Ci siamo mossi dapprima supportando empori già esistenti e studiandone il funzionamento per capire le nuove necessità, poi ne abbiamo aperti di nuovi. Ove non è stato possibile attivare strutture di questo tipo con le amministrazioni comunali e i servizi sociali, fondamentali per la riuscita del progetto, la Fondazione Otb supporta realtà locali che si muovono nella stessa direzione, come le mense di solidarietà”.

Il progetto sullo sviluppo sostenibile e sulla solidarietà verso i minori

C’è poi l’attività legata al progetto di tutti i progetti: la salvezza del pianeta e i processi di sostenibilità. “Nel 2015 l’Onu ha adottato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un progetto per la pace e la prosperità delle persone e del pianeta. Focus dell’Agenda sono 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che puntano a porre fine alla povertà, migliorare la salute e l’istruzione, ridurre la disuguaglianza e stimolare la crescita economica, preservando oceani e foreste. Abbiamo scelto di concentrare la nostra azione su alcuni obiettivi: la lotta alla povertà, la salute e il benessere di tutti a tutte le età, l’istruzione di qualità inclusiva ed equa, la crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti, la riduzione delle disuguaglianze all’interno e fra i Paesi. Ecco il valore della nostra scelta strategica: la business unit del gruppo sa dove mettere le mani per lavorare su questi punti”.

Molto intensa l’azione di solidarietà verso i minori nei Paesi di frontiera sociale. “Partendo dalla convinzione che i giovani rappresentano il futuro della nostra comunità e coerentemente con la filosofia del gruppo, sosteniamo da tempo organizzazioni focalizzate sui minori. In Italia, per esempio, collaboriamo con Piccolo Principe Onlus, che accoglie bambini e ragazzi abbandonati o in situazioni di disagio e difficoltà, seguendo da vicino anche l’accompagnamento del minore nella famiglia affidataria o adottiva. Grazie a collaborazioni di lunga data con la comunità di San Patrignano e con la onlus Fare X Bene, supportiamo i programmi di prevenzione WeFree e Bye Bully: progetti rivolti agli studenti delle scuole secondarie che li fanno riflettere sulle dipendenze, la violenza di genere e il (cyber)bullismo.

Lo sportello Otb di aiuto psicologico per i giovani

A partire dal 2021, un nuovo progetto è nato con la collaborazione di Alice Onlus: Only The Brave Chiama Alice, uno sportello di aiuto psicologico, gratuito e online, per ragazzi dai 12 ai 25 anni. All’estero realizziamo progetti come Satyagraha in India, che accoglie bambini e bambine vittime del traffico di esseri umani e di sfruttamento sessuale in villaggi protetti, offrendo loro educazione e formazione, oltre a una struttura sicura dove possono trovare conforto. Sosteniamo anche Unhcr, l’agenzia della Nazioni Unite per i rifugiati, nel progetto Instant Network Schools, offrendo a oltre duemila bambini che vivono in campi rifugiati e villaggi isolati la possibilità di studiare. Grazie alla collaborazione con Nove Onlus supportiamo 50 bambini afghani accolti in un orfanotrofio di Kabul, perché i genitori non hanno i mezzi per provvedere al loro sostentamento”.

Trecento progetti e 300mila persone già aiutate

Dalla sua nascita a oggi, Otb Foundation ha investito in oltre 300 progetti di sviluppo sociale nel mondo, con un impatto diretto sulla vita di circa 300mila persone. Ha attivato una filiera formazione-lavoro-impresa, ha risposto alla pandemia con l’hub vaccinale e fornendo oltre un milione tra dispositivi di protezione e dispostivi medici e ha creato una filiera di assistenza e accoglienza dei profughi. E ci sono altri numeri che viaggiano nell’universo di Renzo Rosso: quelli di Red Circle Investments, di cui Alessi è amministratore delegato. La società di investimenti privati di Rosso sostiene imprese nel campo dell’innovazione e del digitale, in un’ottica di sostenibilità. Per guardare lontano.  

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