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L’Oktoberfest del cioccolato che sogna di diventare un parco tematico permanente

Articolo tratto dal numero di settembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Tutte le più grandi storie d’amore cominciano con un Bacio. Così è iniziata anche quella tra il cioccolato e la città di Perugia. Qui, nel 1907, Luisa Spagnoli e il marito Annibale aprirono il primo stabilimento della Perugina. Da quel momento in poi, il rapporto tra il capoluogo umbro e il ‘cibo degli dei’ non si è mai interrotto. Anzi, si è definitivamente consolidato nel 1994, quando l’architetto Eugenio Guarducci ha inaugurato nel centro della città Eurochocolate, il primo festival internazionale dedicato al cioccolato.

Un profumo magico

“L’idea era nata 12 anni prima, mentre ero a Monaco di Baviera per l’Oktoberfest, la manifestazione dedicata alla birra”, racconta Guarducci. “Da quel momento ho pensato di fare qualcosa di simile nella mia città”. Così, dopo una lunga gavetta nel mondo dell’organizzazione di eventi, l’architetto è riuscito a far conoscere al mondo quella storia d’amore cominciata quasi un secolo prima. Una storia che lo ha accompagnato per tutta la vita: “Quando ero studente, passavo per la stazione centrale di Perugia, vicino alla fabbrica del cioccolato, e venivo inondato da un profumo magico”. Lo stesso che sentono da 28 anni le migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo che ogni ottobre invadono il capoluogo umbro.

La riqualificazione del cioccolato

Dalla sua prima edizione, Eurochocolate si è impegnato a promuovere un nuovo modo di pensare il cioccolato, considerato fino a qualche anno fa un alimento non salutare. “Quando abbiamo iniziato”, spiega Guarducci, “l’immagine che più rappresentava il cioccolato era quella della signora che di notte apriva furtivamente lo scaffale della cucina per prenderne un pezzo. Anche grazie al nostro lavoro, ora non è più così”. Oggi viene addirittura consigliato per migliorare la circolazione, aumentare la capacità di concentrazione e combattere la depressione. Un cambio di mentalità dimostrato anche dai consumi. Il mercato del cioccolato è in crescita: secondo i dati diffusi da Unione Italiana Food, nel 2021 la produzione di alimenti a base di cacao in Italia ha sfiorato le 378mila tonnellate, in rialzo rispetto all’anno precedente del 6,4% in volume e del 6,8% in valore. Il giro d’affari intorno al cioccolato ha superato i cinque miliardi di euro. 

Un nuovo format

Se la pandemia non ha fermato la golosità dei consumatori, ha però colpito duramente il settore degli eventi. Guarducci è stato costretto a cambiare il format della manifestazione: dopo lo stop del 2020, lo scorso anno la rassegna è stata spostata dal centro storico di Perugia allo spazio UmbriaFiere della vicina Bastia Umbra. Questa rivoluzione però non ha avuto contraccolpi sul successo del festival. “Il pubblico ha apprezzato, così come i partner commerciali e gli sponsor. Si è mantenuto anche il ritorno in termini turistici per il territorio di Perugia e Assisi, che ha registrato il tutto esaurito per l’intera durata della manifestazione”.

Presenze e fatturato

Certo il numero delle presenze, a causa dello spazio limitato, è diminuito: dalle circa 700mila del 2019 alle 70mila del 2021. Nonostante ciò, il fatturato è rimasto inalterato: “Lo scorso anno ha toccato i due milioni e mezzo di euro, in linea con le edizioni pre-pandemia”. Un successo che ha convinto Guarducci a confermare la versione indoor anche per il 2022. “A causa dell’emergenza sanitaria molti sponsor hanno ridimensionato o annullato la loro presenza negli eventi fisici. Il nostro principale finanziatore è diventato il pubblico, grazie al ticketing, che prima non c’era, ma che si è reso necessario dopo lo spostamento in fiera. Inoltre, se nel centro storico di Perugia i visitatori avevano altre distrazioni, ora tutta la loro attenzione si concentra sul cioccolato”. 

Cooking show e aree tematiche

Nonostante il cambiamento di format, Eurochocolate continua a essere culla della tradizione perugina del cioccolato e laboratorio per gli artisti del mestiere, che ogni anno sperimentano con la fantasia e con il gusto. Anche per l’edizione 2022, in programma dal 14 al 23 ottobre, è prevista la presenza di maestri e chef come Giorgione, Igles Corelli, Luca Montersino e Sonia Peronaci, che proporranno speciali cooking show. Saranno inoltre presenti diverse aree tematiche, come quella dedicata alle sculture di cioccolato o quella a tema Harry Potter.

Cioccolato da tutto il mondo

Molto significativa anche la partecipazione di aziende produttrici internazionali. “Il Messico sarà paese ospite d’onore con la regione di Tabasco, dove è nata la cultura del cacao”, dice Guarducci. “Ci saranno anche realtà provenienti da paesi del Sudamerica, come Venezuela, Brasile, Ecuador e Colombia, e dal resto del mondo: Uganda, Costa d’Avorio, Indonesia, Vietnam”.

Equochocolate

Una delle parole chiave della manifestazione sarà sostenibilità. Quando si parla di questo tema, nel mondo del cioccolato, non bisogna pensare solo alla salvaguardia dell’ambiente, ma anche al welfare. “Per definirsi sostenibili, le aziende devono garantire una giusta remunerazione ai produttori di cacao”. A questo proposito Eurochocolate e il suo marchio Costruttori di Dolcezze hanno avviato una collaborazione con un’impresa dell’Ecuador. Insieme hanno realizzato una linea di prodotti marchiati Equochocolate che verrà venduta in fiera.

Il progetto del parco tematico

Se ormai si contano i giorni all’inaugurazione dell’edizione 2022, tanti sono i progetti a cui Guarducci sta lavorando per il futuro di Eurochocolate. “Il mio sogno è quello di creare a Perugia un parco tematico permanente sul cioccolato. Ho cominciato a parlarne con le amministrazioni locali nel 2004, con tutti i sindaci che si sono alternati nel tempo. Ho già individuato l’area dove si potrebbe allestire: un ex mercato coperto nel cuore della città, a poche decine di metri dal primo storico stabilimento produttivo della Perugina”. Quello dove Perugia e il cioccolato si sono dati il primo bacio. 

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