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Lifestyle

Così Dream&Charme certifica le strutture che offrono un’esperienza enogastronomica d’eccellenza

Articolo tratto dal numero di settembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Certificare l’affidabilità e la sostenibilità per far vivere ai clienti un’esperienza unica. È l’obiettivo di Dream&Charme, che dopo 15 anni di attività nel settore del turismo, grazie all’accreditamento internazionale ottenuto da Accredia, ente unico nazionale di accreditamento designato dal governo italiano, con il marchio Dca-Dream&Charme Assurance è il primo a poter rilasciare certificazioni a strutture ricettive, sia in Italia sia all’estero. E in grado di garantire, per la fascia più alta, anche i requisiti di unicità, eccellenza contenuti nello Standard D&C: 2020.

La certificazione di Dream&Charme

“Consideriamo il soggiorno presso una delle strutture certificate Dca come un’esperienza che possa trasformare un luogo di vacanza in un posto da vivere”, spiega Giorgio Caire di Lauzet, fondatore e ceo di Dream&Charme. “Le centinaia di strutture certificate Dca comprendono un totale di 50mila camere e oltre 30mila persone coinvolte”.

La certificazione è attualmente riconosciuta in 104 Paesi nel mondo, un accreditamento che ha una validità verificata e garantita dagli ispettori di Accredia, che opera sotto la vigilanza del ministero dello Sviluppo economico.

“Per poter parlare realmente di certificazione è necessaria la presenza di una filiera che comprenda il governo, il ministero, l’ente di accreditamento e l’ente di certificazione che ha le competenze e la fondamentale imparzialità per certificare la struttura”.

Le strutture d’eccellenza

“A livello internazionale, Dream&Charme è al momento l’unica realtà esistente in grado di certificare con accreditamento di Accredia la sostenibilità e l’affidabilità delle strutture ricettive”. Nell’ambito della certificazione rientra anche il mondo del vino, rappresentato da alcune strutture che da tempo ricoprono un ruolo fondamentale nel panorama vitivinicolo nazionale. Come l’Albereta Relais & Châteaux a Erbusco, o il magnifico borgo dell’Argentaia a Magliano, in provincia di Grosseto.

E ancora, con la famiglia Avallone, il Grand Hotel Parker’s di Napoli. “Il legame tra il vino e le esperienze garantite dalla certificazione Dca è fortissimo: sono tante le strutture che offrono ai propri clienti un’ospitalità enogastronomica di altissimo livello”, sottolinea Caire di Lauzet, proprietario del più piccolo cinque stelle al mondo (pensato per sole due persone), la Glass House & Spa in Monferrato. La nuova sfida di Dream&Charme è rappresentata dal greenwashing, l’ecologismo ‘di facciata’, da combattere grazie alla credibilità della certificazione Dca, che tutela le attività realmente sostenibili dimostrandone la reale efficacia.

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