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Con la startup Muni si apre una nuova era dell’intrattenimento musicale

MUNI – BRANDVOICE | PAID PROGRAM

Fondata nel 2019 con sede ad Assisi, Muni è una startup italiana che opera nel settore dell’intrattenimento musicale e di cui sta contribuendo attivamente a cambiarne il paradigma principale: dare valore non solo agli artisti, ma anche ai fan. La società, infatti, è la prima a sviluppare fan games, ossia video game basati sulle attività quotidiane dei fan, personalizzati per tutti gli artisti e per i brand dell’industria musicale.

La valorizzazione dei fan

Attraverso questi, Muni premia i fan per la loro passione, creando valore per gli artisti e per tutta l’industry. Grazie all’app, gli utenti possono accumulare punti ogni volta che ascoltano musica. Su base settimanale, la startup propone classifiche per ogni musicista e i primi fan classificati ricevono targhe digitali personalizzate dell’artista. Ciò consente ai principali fan di avere una grande visibilità all’interno del fan club e di farsi conoscere dai propri idoli.

Inoltre, Muni darà a breve la possibilità di accumulare punti anche a seguito dell’acquisto di biglietti per eventi live o del merchandise. L’idea alla base del progetto è nata nel 2016 quando Matteo Gialletti, Simone Gialletti e Lorenzo Flavi frequentavano la facoltà di economia all’università degli studi di Perugia.

L’anno successivo, con l’ingresso del quarto socio fondatore Luca Perini, è stata avviata un’intensa attività di brainstorming, sviluppo grafico, web e testing, culminata con la versione beta lanciata nel luglio 2021 e conclusasi nell’ agosto 2022, anno in cui, peraltro, la società ha vinto il prestigioso percorso di accelerazione Immediate, il primo acceleratore d’impresa verticale in Europa nei settori media e dell’entertainment, creato da RS Productions in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, H-Farm e Rolling Stone come media partner.

Le collaborazioni di Muni

Oggi la società vanta collaborazioni con 106 fan club di artisti italiani ed internazionali, con 10mila superfan iscritti da 32 paesi. Inoltre, sono già 5 i festival che hanno creato la loro fan competition personalizzata all’interno dell’app Muni e 50 artisti hanno firmato l’iniziativa, tra cui Blanco, Michelangelo, Rkomi, Ernia, Guè, Tananai, Paky, Mace, Mara Sattei, Massimo Pericolo, Il Tre e Ketama.

“Fino ad oggi l’industria musicale ha posto sotto i riflettori soltanto gli artisti”, commenta Matteo Gialletti ceo e co-fondatore di Muni. “Anche i fan, tuttavia, sono elementi indispensabili per il settore, nonostante siano spesso considerati solo come dei consumatori passivi senza identità. Ma questo è un limite per l’industria perché una loro partecipazione attiva si tradurrebbe in un maggiore valore per tutta la filiera.

Basti pensare alle soluzioni, basate su tecnologia blockchain, che traducono in smart contract le royalties di un artista, permettendo ai fan di diventare investitori ufficiali dei propri idoli. Oppure i fan collezionisti che, grazie ai marketplace di Nft, possono possedere opere d’arte digitali prodotte dai propri artisti di riferimento. Quello che sta accadendo oggi è un cambiamento di paradigma che porterà i fan ad essere valorizzati e ad avere un proprio palcoscenico, come è avvenuto fino ad ora per i video gamer”.

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