1000Farmacie
Small Giants

Come una piattaforma italiana porta i vantaggi dell’e-commerce ai farmacisti indipendenti

“Ci siamo accorti che nel settore farmaceutico solo il 5% dei prodotti veniva venduto online, ma il tasso di crescita era del 15% all’anno. Abbiamo verificato che piccole e medie farmacie hanno uno stock ridotto e quindi è difficile, per il consumatore, trovare in un unico luogo tutto ciò di cui ha bisogno. E abbiamo capito che i costi logistici degli e-commerce tradizionali erano così alti che spesso azzeravano i margini”. Fu questa analisi a spingere Nicolò Petrone a creare, assieme a due cofondatori, 1000Farmacie, la piattaforma digitale che raccoglie 150 farmacie italiane. Un progetto che ha già raggiunto quasi 500mila clienti e un giro d’affari stimato di oltre 25 milioni di euro. E che ha raccolto 16,7 milioni di finanziamenti, di cui 15 in un round di febbraio.

La nascita di 1000Farmacie

Petrone, amministratore delegato, ha creato 1000Farmacie assieme a Mohamed Younes, direttore operativo, e Alberto Marchetti, a capo del marketing. Tre profili con formazioni e trascorsi diversi. Petrone ha fondato nel 2015 la fintech Medici, acquistata poi dall’americana Prove. Younes viene da consegne e mobilità: Foodora, Delivery Hero, Cityscoot. Marchetti, ingegnere, si è invece occupato per tre anni e mezzo di pianificazione della domanda in Brooks Brothers. I tre hanno avviato la società proprio nei primi mesi della pandemia. “1000farmacie è nata nell’aprile 2020 e ha iniziato a operare nell’estate seguente”, ricorda Petrone. “In quel periodo raggiunsi la mia fidanzata in Turchia. Pochi giorni dopo bloccarono i voli: sono rimasto all’estero per un anno. Abbiamo parlato su Zoom per tutta la fase di startup”.

I fondatori hanno trovato ispirazione ancora più a est e ancora più a sud di Istanbul: in India. “Solo lì esisteva un mercato decentralizzato di farmacie indipendenti”, spiega Petrone. “Siamo partiti con una decina di partnership. E presto ci siamo resi conto di un altro problema: molte farmacie hanno grosse difficoltà di gestione dello stock e, di conseguenza, alti tassi di annullamento degli ordini”. Petrone, Younes e Marchetti hanno trovato allora un altro modello: FarFetch, piattaforma che vende online articoli di moda, lusso e design. “FarFetch ha capito di dovere diventare anche consulente delle boutique. Noi abbiamo fatto lo stesso con le farmacie. Le affianchiamo nei processi interni e nella pianificazione della domanda”.

Una tech company nel settore farmaceutico

Il tasso di annullamento di 1000Farmacie è oggi sotto l’1%. La metà delle consegne avviene entro 24 ore, perché gli articoli partono dalla farmacia più vicina all’utente. “Per quanto riguarda i prezzi, giochiamo sulle capacità d’acquisto di singole farmacie”, aggiunge Petrone. “Alcune sono molto competitive su specifici settori e vendono a cifre inferiori a quelle dei leader di mercato”. Per le farmacie indipendenti, “la convenienza sta nel trovare la visibilità dell’online senza dovere progettare un sito web apposito”.

Proprio le competenze tecnologiche, secondo Petrone, rappresentano uno dei loro punti di forza. “Quasi tutte le farmacie online sono create da farmacisti che si lanciano nell’e-commerce. Noi siamo una tech company che è entrata nel settore farmaceutico. Portiamo un punto di vista diverso”. È proprio per conservare quella diversa prospettiva che 1000Farmacie punta a costruire uno staff composto almeno per il 50% da non italiani. “L’altro pilastro è il servizio clienti, che ricalca aziende di consegne di ultimo miglio come Glovo”, dice Petrone. “Rispondiamo in cinque minuti”. 

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