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TaTaTu sbarca in Borsa con una capitalizzazione di oltre 1,6 miliardi: l’intervista al fondatore Andrea Iervolino

TaTaTu, l’app italiana di social media che premia gli utenti per la fruizione dei propri contenuti, dopo solo quattro anni dalla sua nascita, si è quotata a Parigi sul mercato Euronext Growth con una capitalizzazione complessiva di oltre 1,6 miliardi di Euro, valore che è subito esploso nelle contrattazioni dei primi giorni.

Forbes ha intervistato Andrea Iervolino, fondatore e amministratore delegato di TaTaTu, per scoprire quale è stato il percorso che lo ha portato a un risultato così eclatante a soli trentaquattro anni.

Come e quando è nata la sua passione imprenditoriale?

Ho iniziato a fare business all’età di tredici anni, vendevo siti internet nei dintorni di Cassino, la città dove sono nato. All’età di quindici anni ho prodotto il mio primo film, grazie a un’operazione che oggi potremmo definire di crowdfunding. La grande passione che mi ha sempre mosso è quella di essere un pioniere di nuove soluzioni che migliorino una industry ediventino nuovi standard nel futuro. Il mio primo film è stato girato in digitale e per l’epoca era una rivoluzione. Ricordo che molti registi mi guardavano con scetticismo, oggi invece viene girata in digitale la quasi totalità dei film. Così adesso ho fatto con TaTaTu.

Andiamo per gradi, poi arriveremo a TaTaTu. Quali sono stati i suoi principali successi come produttore cinematografico?

Ho prodotto ottanta film e per me il successo sarà sempre il prossimo. Tutti i film che ho fatto mi piacciono allo stesso modo e tutti sono stati un gran lavoro. Il film che stiamo girando ora sulla storia di Enzo Ferrari vedrà coinvolti l’attrice Penelope Cruz e il regista Michael Mann, tra i più riconosciuti al mondo. Inoltre, il 23 ottobre presenterò a Roma il film che ho prodotto su Ferruccio Lamborghini, si intitola Lamborghini, the man behind the legend. Raccontare la storia di questi grandi personaggi italiani, che hanno davvero fatto la storia a livello internazionale, mi piace perché significa esportare la cultura italiana nel mond, e anche perché sono storie di grande ispirazione per qualsiasi imprenditore.

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Come è nata l’idea di TaTaTu?

L’idea è nata nel 2018, quando ho capito che stavamo iniziando a vivere un grande cambiamento nel mondo dei social media. La mia intuizione è stata poi confermata dallo studio del Prof. Ugo di Tullio dell’Università di Pisa nel 2021, che ha chiesto agli utenti se secondo loro i social media sono gratis, l’80% ha risposto di no. Risulta quindi dalla ricerca una percezione di cosa esiste dietro il mondo social, anche se molti non sono stati in grado di fornire risposte più tecniche, come il numero di impression che un utente fa e che è alla base del modello di advertising. La risposta comune è stata “We are being exploited”, letteralmente “Ci stanno sfruttando”. TaTaTu propone al mercato una modalità alternativa di coinvolgimento degli utenti per superare questa percezione. TaTaTu condivide i suoi guadagni, principalmente da pubblicità, con gli utenti stessi. Io definisco TaTaTu una super app con cui si possono fare più cose. La versione internazionale dell’applicazione offre una soluzione streaming di video e film, mentre in Italia abbiamo un accordo di sinergia con Chili; vedendo un contenuto si attiva un sistema di reward. L’utente guadagno i Ttu Coin. Che si guadagnano anche chattando, facendo lo scroll down dei contenuti postati dagli amici, facendo un commento, ricevendo un like, un follower, tutte funzioni social incorporate nell’app. I Ttu Coin vengono conservati nel wallet digitale dell’applicazione e sono spendibili nella sezione e-commerce, con oltre 3mila articoli. L’e-commerce offre anche aste quotidiane. I prodotti possono essere acquistati in coin o valuta Fiat. Esiste anche la formula redeem nearby con la quale i Ttu possono essere spesi anche in alcuni punti vendita fisici. L’esperimento è partito a Londra con l’acquisizione del 75% di Mercato Metropolitano, delle Food Court con ogni tipo di cibo, dove adesso è possibilità pagare con le ricompense ottenute su TaTaTu. È qui che il nostro business diventa phygital, unendo la vita fisica con quella digitale.

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Ci illustri i termini della quotazione di TaTaTu e cosa significa per la società

TaTaTu si è quotata su Euronext Growth Paris il 19 ottobre, con l’ammissione alle negoziazioni di 814.265.232 azioni, a un prezzo di riferimento di 2,00 euro ciascuna, quindi con una valutazione totale di poco superiore a 1,6 miliardi di euro, che corrisponde al valore di sottoscrizione di una recente operazione di private placement che ha preceduto la quotazione. Ma la cosa ancora più esaltante è come l’azienda è stata recepita dal mercato, al terzo giorno di scambi, l’azione ha toccato la valutazione di 10,50 euro. La quotazione su Euronext Growth Paris contribuirà a incrementare la visibilità di TaTaTu a livello globale e ci consentirà di accedere ai mercati di capitali mentre mettiamo in atto il nostro piano strategico con l’ambizione di diventare uno dei social media e delle piattaforme di intrattenimento di cui gli utenti di tutto il mondo non possono fare a meno e anche il primo caso di quella che chiamo la sharing economy of data, in connessione con l’economia circolare.

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