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La radio, la Padel Farm e un marchio di streetwear: i progetti imprenditoriali di Gianluca Gazzoli

Ispirare le persone attraverso il racconto della propria vita e del suo lavoro, condividendo valori e passioni in modo autentico. Così Gianluca Gazzoli, noto conduttore radiofonico e televisivo italiano, cerca ogni giorno di realizzare i propri sogni.

Cresciuto nella periferia milanese con la passione per la musica e per la radio – o meglio, “con il sogno di entrare in Radio Deejay” – Gianluca nel corso degli anni non si è mai fermato. Ha cercato sempre di cavalcare le continue e innovative tendenze che emergevano nel settore della comunicazione. Al punto da iniziare anche un lungo e diversificato percorso di investimento: dalle collaborazioni nel mondo del basket, sua passione da sempre, alla Padel Farm, fino ad arrivare al Bsmt, luogo creativo e di incontro, dove realizza le sue idee e contenuti, e il suo marchio di abbigliamento.

Sei riuscito a realizzare il tuo sogno di arrivare in Radio Deejay. Tuttavia, adesso, essere un’artista non basta. Bisogna essere un creatore digitale, un innovatore e un imprenditore, dico bene?

Benissimo. E, peraltro, ogni tanto ripenso all’inizio del mio percorso quando saper fare più cose sembrava un ostacolo invece che una risorsa. Io facevo il presentatore, lo speaker radiofonico, realizzavo video su YouTube, ma la gente, gli editori, e gli addetti ai lavori non lo capivano. Dovevano metterti addosso per forza un’etichetta e questa mia poliedricità confondeva. Oggi, nel 2022, invece, se non sai fare più cose sei ‘morto’, quindi tutto il mio background mi torna molto utile. Inoltre, senza tutto questo bagaglio mio personale non sarei riuscito a vivere esperienze incredibili, e a realizzare i miei sogni e progetti.

Ma quando hai capito che dovevi avere diverse “anime”?

Quasi subito, perché è stata una necessità per emergere. Mi sono sempre dato da fare per potare avanti i miei mondi in parallelo. Da una parte creavo contenuti online per allargare il mio pubblico, dall’altra cercavo di imparare il mestiere del conduttore, lavorando nelle radio locali e presentando eventi di ogni genere sui palchi di mezza Italia. Palchi che io stesso montavo e smontavo. In sintesi, potevo stare lì a piangermi addosso perché nessuno mi dava una possibilità, o continuare dritto per la mia strada e puntare su di me. Investendo ovviamente tempo e risorse. E ci sono riuscito. Anche perché, oggi, chi vuole fare il mio mestiere e fare la differenza deve avere il coraggio di investire in prima persona nei propri progetti. Si parte imprenditori di se stessi e si diventa imprenditori a 360 gradi.

Quindi, quali sono gli investimenti e le creazioni che hai realizzato negli ultimi anni?

Inizialmente ho investito su me stesso, con grande sacrificio e dedizione e, successivamente, ho deciso di investire la maggior parte dei miei guadagni artistici e commerciali, nei miei progetti e nelle mie visioni. E l’ho fatto sempre in linea con le mie passioni e contornato da amici e collaboratori, con cui sono riuscito a produrre alcuni eventi culturali e sportivi, come l’About Basketball Day, tre edizioni dedicate di grande successo, per celebrare questo sport attraverso i suoi protagonisti, giocatori, giornalisti, tifosi e appassionati. Tre anni fa, invece sono stato tra i primi ad aver intercettato il trend del padel, e ho fondato la mia prima società: Padel Farm. Si tratta di un centro di padel, una community a 360 gradi, che si trova all’interno del Mediolanum Forum, tempio della musica e del basket, le mie due passioni.

E il BSMT?

Il BSMT, il Basement, è il mio headquarter, dove quindi faccio atterrare e decollare i miei progetti artistici. Ma è anche un luogo creativo e di incontro, dove realizzo contenuti, dove sto sviluppando un progetto editoriale, e dove ho potuto formare un un team di collaboratori molto affiatato. Quest’anno poi ho creato anche il mio brand di abbigliamento streetwear: WHAS – Work Hard Always Smile. È la filosofia su cui ho fondato tutto e in cui tanta gente si riconosce. È partito come merchandising e adesso è diventato un brand a tutti gli effetti con nuovi drop in uscita. Ovviamente, per racchiudere tutti questi miei progetti e attività ho deciso di fondare una nuova società , l’About GG srl, a cui ho voluto dare romanticamente lo stesso nome del mio primo sito/blog da cui tutto è partito nel 2013.

Ma a cosa ti sei ispirato per realizzarlo?

Mi sono ispirato molto ai basement newyorkesi: un luogo che mi rappresenta e che soprattutto rappresenta i miei mondi: dallo sport, alla tecnologia, al mondo nerd. Pieno di cimeli e pezzi da collezione è diventato praticamente un museo e un luogo di culto per chi mi segue, anche perché lo racconto e l’ho raccontato da quando era vuoto. Per mesi ho provato a farmi aiutare da alcuni architetti e designer per lo sviluppo, ma nessuno capiva davvero cosa avevamo in testa io e il mio manager, quindi alla fine ho fatto tutto da solo. Ci ho messo più tempo, ma ha la mia anima.

In termini di numeri, come stanno rispondendo sul mercato le tue iniziative?

Devo dire molto bene e alcune anche meglio del previsto. Padel Farm ha seguito da subito il trend positivo del mercato andando immediatamente a pieno regime tra capienze dei campi, posizionamento del brand e iniziative. Già prima dell’apertura avevamo a bordo con noi alcune aziende che hanno creduto nel progetto fidandosi di noi e con cui adesso continua una felice collaborazione, mentre altre stanno salendo a bordo in corsa. Stessa cosa vale con il BSMT. Sono molto felice di avere con me dei partner che credono nel valore di quello che sto facendo. Oltre ad aver dato spazio ad alcune collaborazioni fisiche all’interno del basement, in meno di un anno abbiamo già creato diversi format originali legati ai brand e girati in diversi punti della location.

Per esempio?
Uno dei format più riusciti e di successo è ‘Passa dal BSMT’, un podcast video a audio in cui registro chiacchierate con gli amici che mi vengono a trovare. Negli ultimi mesi sono passati Bebe Vio, Mara Maionchi, Danilo Gallinari, Gianmarco Pozzecco, Pablo Trincia, Marco Belinelli, Claudio Marchisio, Jake La furia e molti altri. Le puntate vengono rilasciate sulle diverse piattaforme. Al momento abbiamo superato le otto milioni di visualizzazioni complessive su YouTube e 11 milioni su TikTok

In futuro, quindi, cosa dobbiamo aspettarci? Sia dal mondo della comunicazione e dello spettacolo, che da te?

Credo che nel futuro si andrà sempre di più in questa direzione. Una direzione in cui ognuno di noi sarà sempre di più editore di se stesso per poter sviluppare i progetti in modo autentico e coerente con la propria persona e il proprio personaggio. Noi siamo dei media con la propria forza e le proprie debolezze. La radio e la tv saranno sempre importanti nella mia vita, ma se vuoi raggiungere target differenti devi parlare lingue differenti, non basta fare mirroring dei propri contenuti. E per farlo bisogna studiare, sperimentare e per crescere bisogna investire. Solo così non avremo il bisogno di chiedere il permesso a nessuno per realizzare i nostri sogni.

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