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Healthcare

Espansione, compliance e innovazione: così Procos punta a diventare un punto di riferimento nel settore farmaceutico

Articolo tratto dal numero di novembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Da piccola società di prodotti cosmetici a conduzione familiare, nata nel 1945, a realtà internazionale dei giorni nostri, grazie all’acquisizione da parte del gruppo giapponese Cbc. Procos è un’impresa piemontese specializzata nei principi attivi (Api) e servizi correlati all’industria farmaceutica.

In costante crescita, vincitrice del Felix Award e annoverata tra le eccellenze italiane, Procos punta a nuovi progetti per migliorare la produttività, con un occhio attento all’ambiente e ai suoi dipendenti. Ecco i progetti attuali e le sfide future di questa azienda di Cameri, in provincia di Novara. A raccontarli è l’amministratore delegato, Enrico Zodio.

L’azienda è specializzata nello sviluppo, produzione e vendita di principi attivi farmaceutici. In che cosa consiste il vostro business?

Ci occupiamo della produzione di intermedi chimici e principi attivi, sia per il mercato dei farmaci generici, sia per il custom manufacturing. I principi attivi, poiché sono i costituenti fondamentali delle formulazioni farmaceutiche, sia a uso umano che veterinario, devono rispondere ai più alti livelli di qualità e affidabilità. È attraverso tecnologie avanzate e una costante ricerca di processi efficienti e innovativi che Procos si mette al servizio del mercato, lavorando per un mondo in cui tutti abbiano il diritto e la possibilità di accedere alla migliore terapia possibile.

Quali sono gli investimenti di Procos e quali, tra i più recenti, sono degni di nota?

Nel primi anni dopo l’entrata nel gruppo Cbc, le azioni sono state rivolte all’ammodernamento del comparto produttivo esistente e alla costruzione di due unità per la produzione di Api su piccola scala. Quanto alla piattaforma tecnologica, va segnalato uno tra gli investimenti più recenti, che ammonta a circa un milione di euro: l’installazione di Chemspeed, uno strumento che permette di aumentare la conoscenza dei processi in un tempo più breve rispetto all’approccio tradizionale. L’interesse di Procos per il mercato dei principi attivi oncologici risale al 2018, anno in cui è stata realizzata la prima Hp Api Unit, comprendente sia laboratori dedicati che impianti di produzione ad altissimo contenimento. Il crescente interesse per questo settore ha portato l’azienda a proseguire l’investimento inserendo altre due linee produttive, sempre a elevato contenimento, che saranno completate nel 2023.

Quali obiettivi volete raggiungere con questi investimenti?

L’obiettivo di Procos è quello di fornire un servizio di eccellenza sia ai nostri clienti innovatori, sia alle aziende di generici che forniscono un accesso sostenibile a farmaci di alta qualità. Inoltre, poiché vogliamo aumentare le nostre quote di mercato e diventare un’azienda di riferimento in un settore tra i più complessi a livello globale, pensiamo al di fuori della nostra zona di comfort e investiamo in nuove aree nel mondo farmaceutico. Per raggiungere questi obiettivi, il management ha voluto puntare a una crescita equilibrata e organica, fondata su tre driver: espansione dell’attività (grazie all’ampliamento della nostra capacità produttiva, che ora è di 560 m3, ma che presto diventerà di 700 m3), compliance (con la costruzione di un nuovo edificio dedicato all’unità di qualità, in cui si trova un nuovissimo laboratorio di controllo qualità, dotato dei più moderni strumenti analitici) e innovation technology (attraverso l’ampliamento del laboratorio r&d e investimenti in nuove aree tecnologiche, come il reparto per la produzione di prodotti altamente attivi Hpapi e Chemspeed automation system).

Lei è candidato a ceo of the year ai Cphi Pharma Awards. Quali sono le caratteristiche che deve avere un buon amministratore delegato?

Credo che tra le principali caratteristiche ci sia la passione, perché è quando il lavoro diventa passione che le cose cambiano. Altri ingredienti fondamentali sono la visione, la capacità di analisi e la creatività, che insieme a una buona dose di iniziativa e di coraggio portano l’azienda ad affrontare nuove sfide, oltre che momenti di tempesta. Volendo usare una metafora, dobbiamo immaginare di trovarci davanti a
una partita di scacchi, in cui il giocatore deve avere capacità analitica, critica, ma anche creatività, per poter condurre il gioco e concluderlo con uno scacco matto. Poi bisogna considerare la fiducia e la stima da riporre nelle persone, perché, per fare la differenza, è necessario andare avanti insieme.

Cosa fa Procos per tutelare il territorio e i suoi dipendenti?

Una delle nostre missioni più importanti è coniugare una produzione efficiente con la tutela ambientale, rispettando i requisiti legislativi per ridurre l’inquinamento e i consumi. Per questo non solo siamo dotati della certificazione volontaria Iso 14001, ma ci impegniamo nel continuo miglioramento delle prestazioni e delle operazioni giornaliere. Sicurezza e salute vengono prima di tutto, il nostro impegno accompagna la vita interna dell’azienda e i rapporti con i fornitori e i clienti. La direzione aziendale è impegnata da sempre nella creazione di un luogo di lavoro che assicuri, tra l’altro, il benessere del personale.

Quali sono i nuovi progetti a cui state lavorando?

Per quel che concerne i progetti e gli investimenti futuri siamo orgogliosi di annunciare l’approvazione del piano per la costruzione di un nuovo reparto di produzione denominato R11, di quattro livelli per 4.000 metri quadrati, che porterà la capacità produttiva dell’intero stabilimento da 560 m3 a 700 m3, per un investimento iniziale di circa 80 milioni di euro. Procos è abituata ad affrontare sfide imponenti per raggiungere l’eccellenza produttiva, come attestato dal piano varato nel 2013 che ha portato oltre 250 milioni di euro di investimenti nell’ultimo decennio, tra cui la costruzione di un reparto multifunzione chiamato R10, approvato e operativo dal 2015. Ultimo, ma non meno importante, è il progetto che portiamo avanti da molti anni sull’empowerment delle persone, che rappresentano il vero segreto della crescita aziendale e il valore aggiunto che ci permetterà di continuare a intraprendere nuove sfide.

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