Intelligenza artificiale,
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Introdurre l’intelligenza artificiale nelle pmi: le linee guida

L’accesso alle tecnologie è diventato essenziale in ambito aziendale, anche per le piccole e medie imprese, tradizionalmente più restie a innovare i processi interni poiché spesso prive delle risorse necessarie ad adottare soluzioni innovative e, soprattutto, ad acquisire competenze di utilizzo nei confronti di strumenti evoluti e spesso ritenuti complessi, come ad esempio le tecnologie di intelligenza artificiale.

Tuttavia l’importanza dell’intelligenza artificiale è ormai evidente: in tutto il mondo, infatti, il settore dell’AI è in crescita: secondo un rapporto pubblicato di recente da IDC, nel 2021 i ricavi globali del mercato ammontano circa a 383 miliardi di dollari, +21% rispetto all’anno precedente, e si prevede che nel 2022 raggiungerà i 450 miliardi. In Italia il valore raggiunto nel 2021 dall’AI è di 380 milioni di euro, un balzo in avanti del +27% rispetto all’anno precedente, eppure il mercato italiano è ancora poco sviluppato rispetto al resto del mondo e necessita di una strategia che, gradualmente, riduca tale gap. 

Ciò è utile a diffondere tra le piccole e medie imprese l’utilizzo di strumenti innovativi, a iniziare proprio dall’Intelligenza Artificiale, che consentono di aumentare la competitività della singola azienda e, come conseguenze a livello sistemico, dell’ecosistema delle pmi Italiane. Da parte delle imprese, però, occorre comprendere l’importanza di investire in tecnologia da subito, mentre per le realtà che sviluppano soluzioni ad alto contenuto tecnologico la sfida è mettere a disposizione prodotti a costi accessibili e facilmente adottabili dalle aziende.

Perché investire in tecnologia 

Per introdurre tecnologie innovative in azienda occorre da parte di manager e imprenditori delle pmi un cambio di mentalità: la digitalizzazione dei processi – che include l’adozione di cloud computing, sistemi di raccolta dei dati, Intelligenza Artificiale – è un investimento che ha impatto nel medio-lungo periodo ma che non deve essere rimandato. Soprattutto nel caso dell’AI, molti imprenditori si aspettano che, acquistando la soluzione, questa dia risultati dopo poco tempo mentre è a lungo termine che le pmi possono ottenere un vantaggio competitivo che consente loro di garantire continuità al business. Ma è solo investendo fin da ora che ci si può garantire una crescita futura.

Come portare alle Pmi l’intelligenza artificiale 

L’innovazione non è destinata solo alle grandi aziende: anche le realtà piccole e medie, che non possono permettersi di investire grandi cifre oppure non hanno internamente risorse in grado di maneggiare questi strumenti, possono accedere alle opportunità messe a disposizione da aziende che sviluppano prodotti e tecnologie per le pmi.

Come Vedrai SpA, società specializzata in soluzioni di AI a supporto del processo decisionale di imprenditori e manager, che si prefigge l’obiettivo di democratizzare l’intelligenza artificiale portandone i vantaggi alle piccole e medie imprese. Questo è possibile grazie a:

  • una tecnologia che ha una curva di apprendimento molto rapida erogata tramite software e utilizzabile in cloud, per il cui utilizzo non è necessaria infrastruttura dedicata né formazione specifica.
  • nuovi modelli di vendita e go to market, come lo strumento del noleggio operativo, che permette alle pmi di adottare servizi per un certo periodo di tempo, dilazionandone il costo.

L’intelligenza artificiale, può sembrare una tecnologia del futuro ma già nel presente supporta le pmi nell’affrontare varie sfide di business: dall’identificare nuovi trend a riconvertire parte della produzione, fino a pensare modelli di business alternativi o abbattere i costi.

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