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Lifestyle

Un viaggio alla scoperta dei mille volti di Malta

Articolo tratto dal numero di dicembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

A Valletta li chiamano city breaker. Sono i turisti stranieri che, considerata la posizione agevole di Malta, destinazione raggiungibile in una manciata di ore d’aereo da Paesi come Italia, Francia, Germania e Inghilterra, eleggono la capitale isolana come meta per una gita bleisure infrasettimanale o per un weekend di solo piacere, prima di reimbarcarsi su uno dei numerosi voli che ogni giorno collegano il Malta International Airport con il resto d’Europa.

Malta: una destinazione per tutto l’anno

Piccola, la sua estensione è di 316 chilometri quadrati, un quinto dell’area metropolitana di Milano, eppure con un territorio variegato che unisce mare, natura e spunti urbani, Malta ha il suo fulcro nella capitale, Valletta. Una città cosmopolita, densa di cultura, impreziosita dalle opere di Renzo Piano (il suo City Gate ha ridisegnato il portale d’ingresso alla città, il nuovo Parlamento e dato nuova vita all’Opera House), da boutique hotel, da cocktail bar con appeal internazionale e da ristoranti stellati.

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Il tramonto di Gozo

Non stupisce, allora, che Malta si sia ricavata, nell’immaginario turistico collettivo, l’appellativo di destinazione break, raggiungibile tutto l’anno e dunque anche d’inverno, perfetta per i ponti festivi. L’entusiasmo dei maltesi per il Natale è palpabile: questa festa non solo è un momento spirituale, ma rappresenta un periodo gioioso, la cui atmosfera si fa densa di luci, musica e cibo locale autentico, come i pastizzi, il più celebre street food maltese, o la ftira, il pane tipico locale, inserito nel patrimonio immateriale dell’Unesco.

La Valletta sotterranea

E se il Natale è ancora vissuto nel rispetto delle tradizioni, il Capodanno diventa un’occasione di grande divertimento, in sintonia con l’anima più vivace dell’arcipelago, fatto di nightclub, discoteche e wine bar dove ballare o ascoltare musica dal vivo. Dalle luci di superficie al sottosuolo, dove si cela la vera novità turistica della stagione: il progetto Underground Valletta. Gli spazi sotterranei di Valletta, resi accessibili solo di recente, sono un corpus di cunicoli risalenti all’epoca in cui la capitale fu fondata sul Monte Sciberras dai Cavalieri Ospitalieri dell’Ordine di San Giovanni, a seguito della loro vittoria contro gli Ottomani nel 1565.

In origine i tunnel furono costruiti per essere utilizzati come pozzi, cisterne di stoccaggio di grano e per l’accumulo di riserve d’acqua. Abbandonati in epoche successive, questi labirinti ipogei tornarono a essere popolati durante la Seconda Guerra Mondiale, quando divennero rifugi sicuri per i maltesi durante i raid aerei. Quegli insediamenti hanno lasciato tracce ancora visibili ai giorni nostri, i pavimenti piastrellati che ricordano i tinelli delle case, i piccoli luoghi di culto con raffigurazioni della Vergine Maria scolpite sulle pareti, testimonianze di come la popolazione avesse cercato di ristabilire, in tempi bellici, una quotidianità sotterranea.

Per accedere ai cunicoli occorre recarsi in St John’s Square, di fronte alla Concattedrale barocca di San Giovanni in cui, oltre agli affreschi di Mattia Preti, è conservato il più grande dipinto di Caravaggio e l’unico che l’artista abbia mai firmato. Decisamente più arieggiata è la Malta Marathon, uno dei più grandi eventi sportivi isolani. La corsa è in fase di preparazione per il 26 febbraio, quando le temperature già miti permetteranno a centinaia di corridori di percorrere agevolmente un circuito che toccherà alcuni tra i luoghi più suggestivi dell’isola, come Mdina.

L’antica capitale di Malta è un gioiello d’epoca: circondata da alti bastioni, accoglie i turisti con un mix di architettura che va dall’arabo al barocco, il cui fascino si moltiplica se, piuttosto che a piedi, lo si ammira avvicinandosi a bordo di un’auto d’epoca come quelle che ogni anno competono al Malta Classic, un rally entusiasmante per ogni collezionista.

Dal Micas al Mercury Centre di St. Julian’s

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Ester Tamasi, direttore VisitMalta Italia

Da qualunque prospettiva la si guardi, quella di Malta è una storia che non ha mai smesso di trasformarsi ed evolversi. E se, in quanto isola, getta le sue radici in un patrimonio millenario, oggi Malta prepara
il suo avvenire come all’interno di un grande laboratorio creativo, il Malta International Contemporary Arts Space (Micas), che nel 2023 inaugurerà la nuova sede, frutto di un progetto di recupero architettonico dei bastioni di Floriana.

Altrettanto futuristico e di prossima inaugurazione è anche il progetto firmato dallo studio Zaha Hadid, che ridisegnerà lo skyline maltese con il Mercury Centre di St. Julian’s, un grattacielo dal design intrigante che ospiterà lussuosi appartamenti, hotel, ristoranti e boutique. In netto contrasto con la modernità è, infine, Gozo. Facilmente raggiungibile con un traghetto veloce, che in soli 40 minuti la collega a Valletta, la seconda isola dell’arcipelago è una meta nella meta: ritmi di vita quieti, paesaggio rurale e preservazione delle tradizioni sono l’impronta di Gozo, la sua anima autentica, che affascina turisti da ogni dove.

È anche merito di questi diversi spunti turistici, uniti al vantaggio linguistico dato dall’uso corrente dell’inglese e alla grande rete di collegamenti aerei con tutta Europa, se lo scorso ottobre Malta si è aggiudicata il premio come Best Mice (meeting, incentive, conference and exhibition) Destination, assegnato durante la cerimonia di premiazione degli Ema 2022, i riconoscimenti che individuano le eccellenze del business travel. “Il segmento Mice è un vero fiore all’occhiello per il turismo maltese”, spiega Ester Tamasi, direttore VisitMalta Italia.

“Il 2022 ha segnato una forte ripresa del settore, grazie al nostro programma di comunicazione turistica Recovery, Rethink, Revitalise 2021-2030, ma soprattutto grazie alle caratteristiche dell’arcipelago, che lo rendono una destinazione flessibile e smart, perfetta per la creazione di programmi tailor made, costruiti sulle necessità dei clienti.

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