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Dalla workation all’assistenza familiare: 10 benefici a cui i lavoratori non vogliono rinunciare nel 2023

Un ambiente lavorativo felice incide sulla vita del dipendente, sulle relazioni con i suoi colleghi ma soprattutto sui risultati personali e di gruppo, con conseguenti benefici per l’azienda stessa. Il report State of the Global Workplace 2022 1, redatto da Gallup, società internazionale di analisi e consulenza, ha messo in evidenza il malessere dei dipendenti italiani per le loro condizioni lavorative. Secondo l’analisi, infatti, questi ultimi sono i secondi più tristi in Europa, preceduti solo da quelli di Cipro del Nord, area autonoma della Repubblica di Cipro riconosciuta solo dalla Turchia.

In particolare, il 27% degli italiani intervistati ha dichiarato di provare un sentimento di tristezza quotidiano. Ma non solo: l’Italia si colloca al quinto posto per stress giornaliero, all’ottavo per preoccupazione e all’undicesimo per rabbia. Un quadro che, se confrontato con quello degli altri 37 paesi dell’Unione Europea, pone i dipendenti italiani all’ultimo posto per grado di coinvolgimento dal proprio lavoro.

Ma cosa chiedono i dipendenti alle aziende? La piattaforma di tutoring online Fluentify ha costruito un decalogo sulle 10 cose a cui i lavoratori italiani non vogliono rinunciare nel 2023 che supera i concetti di smart working e flessibilità. La società, vincitrice dei premi Best Workplaces Italia e Europa 2022, è stata tra le più attive nella promozione della settimana corta e le workation all’interno dei processi organizzativi aziendali.

“Da 10 anni adottiamo un approccio basato sulla performance più che sul controllo del tempo”, dice Claudio Bosco, co-founder e coo di Fluentify. “Questo grazie a un sistema di project management che ci consente di monitorare il lavoro day by day, stabilendo obiettivi chiari a tutti i livelli e lavorando su una comunicazione efficace e diretta. Già dal 2014, ad esempio, usiamo sistemi di chat per comunicare tra di noi, evitando la ridondanza delle email”.

Lavoratori alla ricerca di flessibilità

Dopo la pandemia, sono diverse le aziende che hanno deciso di inserire nei contratti la possibilità di lavorare da remoto per un certo numero di giorni. Il concetto workation (lavoro + vacanza) è diventato quanto mai attuale, con i dipendenti alla ricerca di una maggiore flessibilità, supportata dalla tecnologia, che consenta di aumentare la frequenza dei loro spostamenti.

Tra gli elementi presi in considerazione c’è la settimana corta contrattualizzata, con la possibilità di lavorare meno ore o 4 giorni a parità di stipendio. É quello che il 56% degli italiani 2 chiede alle imprese ai fini di avere più tempo libero e di ridurre lo stress.

La tipologia di contratto è diventato un altro elemento determinante, con i giovani sempre più bisognosi di un contratto a tempo indeterminato per poter progettare il proprio futuro: dall’affitto di una casa a una richiesta di prestito per comprare un’auto.

Allo stesso tempo, una retribuzione competitiva e scatti di livello sono due condizioni a cui i lavoratori tengono in maniera particolare. I giovani di oggi cambiano lavoro sempre più spesso con l’obiettivo di ottenere una ral sempre più alta. Dal canto loro, le aziende non sempre pianificano promozioni e, quando lo fanno, non premiano le loro risorse.

Benessere psicofisico al primo posto

Aumenti di stipendio, bonus, buoni acquisto, buoni regalo, sono solo alcuni dei benefit che il lavoratore cerca affinché i suoi sforzi non passino inosservati. Il dipendente, infatti, si sente valorizzato quando qualcuno nota e premia il suo impegno. Se a questo si accompagna un valutazione periodica delle sue prestazioni si creerà un meccanismo di premialità genuino.

Congedo e ore di permesso retribuiti al 100% per l’assistenza familiare e strutture di accoglienza per bambini sono alcune iniziative a sostegno della famiglia che i lavoratori ricercano. Il benessere fisico e mentale è un fattore che i datori di lavoro devono tenere in considerazione per preservare la salute di tutta l’azienda. Abbonamenti gratuiti alla palestra più vicina a casa, sedute gratuite di psicoterapia, possono essere d’aiuto in questo.

L’attenzione crescente verso la sostenibilità ha portato i lavoratore a richiedere maggior tempo libero (e retribuito) da dedicare ad attività di volontariato a sostegno dell’ambiente e della società. In virtù di questo, sono sempre di più le imprese che stanno regalando il tempo dei propri collaboratori a cause di interesse comune.

Positività e collaborazione in azienda

Un clima di lavoro sereno è un altro elemento da non sottovalutare. “Se un manager è sempre impegnato, lavora nel weekend e pretende che le sue persone facciano lo stesso, senza rispetto per i tempi personali o familiari, significa che non sa svolgere in maniera efficiente il suo lavoro. Se invece si ha una chiara progettualità, se tutti sono aggiornati rispetto agli obiettivi e agli avanzamenti, non si creeranno colli di bottiglia e il clima aziendale sarà migliore”, continua Bosco.

Positività e collaborazione possono aiutare i dipendenti a sentirsi a loro agio e soddisfatti del proprio lavoro. In un clima sereno, i lavoratori sono rispettati e valorizzati, e c’è una comunicazione aperta e trasparente tra i dipendenti e i manager. “Il 2023 dovrebbe portare tutto questo all’interno delle imprese: non tutte le aziende possono permettersi agilmente questi cambiamenti per via della loro struttura o anzianità strutturale, ma tutte quelle che invece possono sostenere queste evoluzioni dovrebbero accoglierle con coraggio poiché ne trarrebbero sicuramente beneficio, sia loro stessi sia tutti i collaboratori”.

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