Innovation

Contenitori di cibo riutilizzabili fino a 300 volte: l’idea di questi tre ragazzi per rivoluzionare il food packaging

L’emergenza Covid ha segnato le nostre vite e ci ha aiutato a focalizzare l’attenzione sui problemi della società, creando una coscienza critica e cercando, in alcuni casi, delle soluzioni. È proprio in quel periodo che è nata Aroundrs, progetto che mira a rivoluzionare il mondo del food packaging monouso attraverso la diffusione di contenitori riutilizzabili, per l’asporto e il delivery.

Il problema dei rifiuti causati dagli imballaggi monouso è molto sentito e numerosi Paesi europei stanno prendendo delle posizioni a riguardo proponendo politiche sostenibili per ridurre l’impatto sul pianeta. Giulia Zanatta, Daniele Cagnazzo e Alberto Garuccio, gli ideatori della startup, puntano a modificare i comportamenti abituali degli italiani creando un’alternativa più green.

Aroundrs, dall’idea imprenditoriale al packaging sostenibile  

“Daniele e io siamo amici da quasi 15 anni”, racconta Giulia, che è anche ceo dell’azienda, “ma non avevamo mai lavorato insieme. Ci siamo ritrovati nel 2020, in un momento in cui prima del Covid-19 stavamo entrambi rivoluzionando le nostre vite, lasciando un lavoro e cambiando strada. Io avevo una carriera da avvocato negli studi legali milanesi e Daniele nel settore del data science nelle più importanti aziende di comunicazione e marketing. Con Alberto, invece, ci siamo conosciuti grazie a un percorso di mentoring della Young Women Network, associazione di empowerment femminile. Alberto è stato il mio mentore per un anno, proprio nel 2019. E gli ho raccontato la pazza idea di cambiare vita e creare una startup”.

L’idea ha preso quindi forma durante il lockdown, momento in cui i tre fondatori, costretti a casa, si sono resi conto della considerevole quantità di rifiuti prodotta da asporto e delivery. I piatti pronti portano con sé numerosissimi contenitori monouso che vengono buttati rapidamente. Ha preso forma così l’idea di creare qualcosa di alternativo che può essere utilizzato per molto più tempo e non finisce immediatamente nella spazzatura.

“Abbiamo quindi iniziato a studiare il mercato”, racconta la fondatrice, “e a guardare cosa stesse succedendo nel mondo. Ci siamo resi conto che stava nascendo una vera e propria coscienza sociale e che l’innovazione poteva portare delle soluzioni nuove. Uno dei periodi che ricordo con piacere è febbraio 2021, quando abbiamo costituito la società. In quel momento ho realizzato che non sarebbe più stata solo un’idea ma stavamo lavorando per qualcosa di nuovo”.

Resistenza fino a 300 utilizzi

Nasce così Aroundrs, il servizio sostenibile di packaging riutilizzabile attivo nel nostro Paese che permette a ristoranti, mense e locali un’alternativa al monouso. Grazie alla tecnologia Qr code e attraverso una piattaforma digitale garantisce la circolarità del riutilizzo, tracciando l’intero processo.

Giulia Zanatta sottolinea che “i contenitori di cui ci siamo dotati resistono a più di 200 o 300 utilizzi e proprio per questo evitiamo che vengano buttati 300 contenitori monouso. Grazie al life cycle assesment abbiamo calcolato che con un solo contenitore utilizzato per 200 volte siamo in grado di abbattere 25 chili di Co2. Questo è stato calcolato con una media rispetto a opzioni monouso in carta, bioplastica, compostabile.”

Come funziona l’app per gli utenti

Ma come funziona? L’utente si registra sull’app Aroundrs e inserisce i dati della propria carta, così può noleggiare gratuitamente i contenitori nei locali che fanno parte del sistema (circa 30 esercizi in tutta Italia). Il contenitore deve, però, essere restituito entro 7 giorni, in caso contrario verrà scalato l’importo relativo al suo costo.

Attraverso il servizio del click&collect l’utente trova sulla mappa il ristorante che preferisce, ordina e paga dall’app. Il pasto sarà associato a un contenitore. Al momento del ritiro inizieranno i 7 giorni per la restituzione.

Oppure può richiedere il contenitore riutilizzabile al posto del monouso al momento dell’ordine all’interno del locale. Quest’ultimo seleziona numero e tipologia di contenitori e scansiona il QR code dell’utente. Il cliente può consumare il pasto dove preferisce e ha a disposizione sempre i 7 giorni per restituire il contenitore.

“Il nostro obiettivo”, ribadisce Giulia, “è fornire un sistema di packaging riutilizzabile che sia semplice e accessibile a tutti. E che permetta di ridurre nettamente i rifiuti, garantendo alta qualità e tracciabilità dell’impatto ambientale”.

Un’idea green per i dipendenti delle aziende

La fondatrice ci descrive anche il progetto dedicato alle aziende, un sistema B2B per i gruppi di ristorazione e catering che consegnano un gran numero di pasti in contenitori monouso. “La nostra piattaforma si connette al loro sistema di ordini, oppure nel caso i catering non ne siano provvisti, lo forniamo direttamente. Quando i dipendenti delle aziende ordinano il loro pasto, il portale associa ad esso un contenitore monouso. Una volta terminato, il recipiente viene lasciato in appositi box all’interno dell’edificio aziendale. Il giorno seguente, alla consegna dei nuovi contenitori, viene raccolto lo sporco che dopo essere stato lavato e sanificato sarà pronto per un nuovo utilizzo”.

Inoltre, Aroundrs offre sia all’azienda di ristorazione sia all’azienda cliente i dati relativi agli utilizzi e al conseguente impatto in termini di CO2 con una dashboard dedicata e certificazione finale. I dipendenti inoltre potranno essere coinvolti in queste azioni sostenibili e premiati per il loro impegno.

Progetti per il futuro? Nel medio termine l’azienda vorrebbe consolidarsi nel settore in Italia e poi far conoscere il progetto anche nel resto dell’Europa. “Nel lungo periodo uno degli obiettivi è offrire questa soluzione anche alla Gdo”, conclude Giulia.

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