Alvise Mori. ad di Mori2A
Small Giants

Innovazione e tecnologie sostenibili: così questa azienda bresciana lavora i metalli da tre generazioni

Articolo tratto dall’allegato Small Giants del numero di dicembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Una solida e versatile realtà industriale, dove le abilità e competenze imprenditoriali di tre generazioni hanno segnato importanti traguardi, ma soprattutto hanno confermato la grande capacità di saper stare al passo con i tempi e mutare nel tempo, in un mercato sempre più differenziato e specializzato, come quello dell’Horeca. Può essere riassunta così la storia e il business di Mori 2A, azienda bresciana, ormai punto di riferimento per il made in Italy. Alla guida, in qualità di amministratore delegato, Alvise Mori.

Prima di parlare della fondazione di Mori 2A, bisogna andare indietro nel tempo per ritrovare l’impegno imprenditoriale della famiglia Mori. Quasi ad un secolo anni fa, dico bene? 

Assolutamente sì. La famiglia Mori si dedica alla lavorazione dei metalli dal 1928, ma la prima evoluzione coincide con gli inizi degli anni ‘60, quando un giovanissimo Aristide Mori affianca il padre Serafino per apprendere l’arte della lavorazione dei metalli, in particolare dell’acciaio inossidabile. Aristide si contraddistingue per il suo grande spirito imprenditoriale e lungimiranza che portano la ditta artigiana a trasformarsi in società. Ha inizio, quindi, una nuova produzione di articoli in acciaio, in particolare vassoi, contenitori e lavelli che si affermano immediatamente sul mercato. Gli anni ’70 poi segnano fondamentali cambiamenti nell’asset produttivo aziendale, grazie all’introduzione dei contenitori Gastronorm e altri articoli legati al settore della ristorazione. Un successo che permette all’azienda di sbarcare all’estero.

Espansione internazionale che raggiunge grande spinta proprio con Mori 2A

Esattamente, perché la sinergia e la sintonia tra me e mio padre Aristide ci permette di affermarci a livello internazionale nella produzione di articoli in acciaio inossidabile per molteplici destinazioni d’uso. L’azienda si configura quindi con l’assetto attuale, segnando in modo compiuto il passaggio a realtà industriale. Ma la passione per i materiali non si esaurisce con l’acciaio inossidabile, tant’è che nel 2013 viene inaugurata una nuova sede produttiva dedicata allo stampaggio ad iniezione di differenti materie plastiche volte alla realizzazione di contenitori, accessori e componentistica per gastronomia, gelateria, ristorazione e beverage.

Come vi siete inseriti all’interno del vostro settore di riferimento e quali sono le novità che avete apportato? 

Sicuramente la grande conoscenza e cultura dei metalli ha portato Mori 2A ad essere conosciuta nel settore soprattutto per il profondo stampaggio dell’acciaio inossidabile. Non dobbiamo dimenticare che nell’Horeca siamo riusciti ad affermarci nella realizzazione di articoli in acciaio inox e in materiale plastico che rispondono a sempre più elevati standard normativi e igienico-sanitari: tutti i prodotti sono corredati di dichiarazione di conformità al contatto alimentare, secondo regolamenti e decreti nazionali ed europei. La qualità e la sicurezza dei prodotti sono per Mori 2A valori imprescindibili, per questo motivo è stato implementato un sistema di gestione della qualità sulla base delle Good manufacturing practices (Gmp) e sulla base dei principi di rintracciabilità e tutela del consumatore.

L’innovazione gioca quindi un ruolo fondamentale?

Assolutamente. Anche perché non trova applicazione solo da un punto di vista tecnologico, ma anche in un’ottica di sostenibilità. Dando anche grande attenzione all’automazione industriale e all’integrazione della strumentazione esistente con nuove tecnologie. Disponiamo di molti macchinari versione 4.0 tra cui spiccano linee di taglio longitudinali, presse oleodinamiche, robot antropomorfi, laser di scrittura, che sono in grado di ottemperare ai massimi requisiti di sicurezza, tracciabilità ed efficienza produttiva: efficienza volta non solo ad aumentare la produttività degli impianti ma anche ad ottimizzare i consumi energetici secondo i paradigmi tipici dell’energia sostenibile.

Ci fa qualche esempio di progetti e iniziative che incarnano tutto ciò?

Uno è il Mori 2A Cares, il cui obiettivo è la creazione di shared value, un concetto introdotto nel 2011 da Michael Porter e Mark R. Kramer che si basa sull’idea che successo aziendale e miglioramento delle condizioni sociali e ambientali siano fattori intrinsecamente collegati. Ne è un esempio la pubblicazione nel 2022 del primo bilancio di sostenibilità. Un altro importante risultato raggiunto è stata la convocazione a Dublino da parte dell’Aee Europe (Association of energy engineers), avvenuta a ottobre. In sintesi, la nostra società è stata selezionata per partecipare alla sessione Climate change and carbon reduction. Nello specifico è stato presentato il progetto Mori 2A Cares come esempio aziendale di successo nell’applicazione della certificazione sul nuovo standard internazionale per la gestione dell’energia e come driver per la sostenibilità. Dimostrazione che per noi essere sostenibili significa mettersi in gioco nel concreto, agire per migliorarsi, continuamente, integrando pienamente questo concetto nella propria cultura aziendale.

Guardando al presente e all’immediato futuro, quanto siete contenti del 2022 e quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati per il 2023?

Chiuderemo il 2022 con un incremento del fatturato di circa il 25%. E di questo siamo molto orgogliosi. Tuttavia, data l’incidenza dei costi energetici, non possiamo fare delle previsioni precise per il 2023. Possiamo solo assicurare che l’impegno e l’entusiasmo saranno, come sempre, i nostri punti di forza. Dai quali, peraltro, cercheremo di trarre il meglio per inseguire e apportare risultati significativi.

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