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Innovation

100 nuovi posti di lavoro in 3 anni: nasce Frontiere, il nuovo hub dell’innovazione di Roma

Il mercato del lavoro è alla continua ricerca di professionisti tech anche se, sempre più spesso, è difficile trovarli. Secondo il bollettino del Sistema informativo Excelsior, infatti, la difficoltà di reperimento di professionisti adeguati riguarda il 46,4% dei profili ricercati, vale a dire un valore superiore di circa otto punti percentuali a quello di un anno fa e che equivale a oltre 177mila profili dei 382mila ricercati.

È in questo contesto che nasce Frontiere, il nuovo hub di innovazione da poco aperto a Roma che ha l’obiettivo di supportare e accelerare la digitalizzazione delle aziende attraverso l’utilizzo delle new generation technology, dalla realtà aumentata a quella virtuale, dal Metaverso al Web3.

Una squadra di professionisti al servizio del futuro

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L’hub di Frontiere nasce da una squadra di professionisti dell’innovazione che hanno deciso di far confluire la loro esperienza e il loro know how in questo nuovo polo della consulenza tecnologica. Frontiere, infatti, nasce dall’unione di 3 società, Alan Advantage,  GreenVulcano Technologies  e  Hueval , già operative sul mercato.

Tra i nomi di coloro che hanno dato vita a questo nuovo progetto vi sono: Alfredo Adamo (chief executive officer), Ciro Romano (chief R&D officer), Gianfranco Iannello (chief revenue officer), Noemi Adamo (chief experiences officer), Alessandro Niglio (chief strategy officer), Gaetano Rossi (chief operation officer), Marco D’Ambrosio (chief mobility solutions and services), Giorgio D’Ammassa (sales manager).

“Siamo entusiasti di annunciare il lancio di Frontiere. Il nostro obiettivo è quello di creare soluzioni innovative per le sfide del futuro, utilizzando la tecnologia per risolvere problemi complessi e migliorare la vita delle persone”, ha dichiarato Alfredo Adamo, ceo della nuova iniziativa.

“Siamo impegnati a costruire un team di talenti eccezionali, a investire in ricerca e sviluppo e a collaborare con i nostri partner per raggiungere i nostri obiettivi. Siamo pronti a sfidare il futuro e a portare la tecnologia a un nuovo livello”.

L’hub ha appena inaugurato la sua sede romana ma non è l’unica. Sono ben sei le sedi su cui Frontiere può già contare, in Italia e all’estero. Tra queste, di grande importanza è Napoli con il Centro di innovazione e sviluppo del gruppo.

Frontiere, 100 posti di lavoro in 3 anni

L’obiettivo di Frontiere è quello di arrivare a 15 milioni di euro di fatturato e creare almeno 100 posti di lavoro entro i prossimi 3 anni. Nello specifico l’hub è alla ricerca di specialisti come data strategist, artificial intelligence designer, machine learning engineer, blockchain specialist, digital artist per Web3, cloud architects, innovation manager.

Queste sono solo alcune delle figure professionali che Frontiere cerca per poterle inserire nel suo team operativo. L’ambizione è quella di trovare persone preparate tecnicamente ma anche con una forte componente umanistica nel loro percorso formativo. La selezione interesserà tutto il territorio nazionale con particolare attenzione al Sud Italia.

Le figure assunte, inoltre, godranno di una formazione continua grazie a rapporti attivi con università e centri di ricerca in Italia e all’estero, dal Politecnico di Milano al Mit di Boston. Città, quest’ultima, dove Frontiere ha già una presenza stabile che fa leva sulla forte e preparata comunità italiana locale e si dedicata al mercato americano.

La lunga esperienza dei soci di Frontiere nel campo dell’innovazione e la competenza di numerose startup partecipate da uno dei fondatori dell’hub offriranno alle aziende la possibilità di aggiungere modelli di business al proprio piano industriale, entrando su nuovi mercati o meglio ancora creandone di nuovi se le innovazioni saranno radicali.

In altri casi interverranno sulla marginalità grazie a efficienza e tagli di costi. I promotori di Frontiere stimano che le aziende che usufruiranno di servizi e soluzioni innovative proposte dall’hub potranno migliorare la loro presenza sul mercato dal 20% al 60% a seconda delle aree interessate.

Design Center per far crescere il know how umanistico

Prevista l’apertura nel 2024 sempre a Roma anche del design center legato a Frontiere, che avrà come obiettivo quello di affiancare ai professionisti delle tecnologie emergenti figure dal know how prettamente umanistico, per accompagnare gli interventi di innovazione con il senso del gusto, dell’estetica e del bello tipici del made in Italy.

Lo chief revenue officer di Frontiere, Gianfranco Iannello, ha concluso l’evento di presentazione così: “Siamo impegnati a costruire prodotti e servizi di alta qualità, a sviluppare soluzioni all’avanguardia e a offrire un’esperienza unica ai nostri clienti. Siamo entusiasti di iniziare questo nuovo capitolo e di contribuire al successo nel mondo del made in Italy, anche nel settore delle tecnologie di frontiera”.

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