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Credit Suisse ai minimi storici in Borsa. La Saudi National Bank: “Non forniremo altra liquidità”

Mentre gli Usa affrontano i fallimenti di Silicon Valley Bank e di Signature Bank, oltreoceano, in Svizzera, un altro istituto di credito sta vivendo una delle peggiori giornate della sua storia: Credit Suisse. In queste ore, infatti, le azioni della società stanno andando incontro a un crollo di oltre il 26%, toccando così i minimi storici in Borsa.

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Fatti principali

  • Giornata nera per Credit Suisse. Nella seduta odierna di Borsa, il titolo dell’istituto elvetico sta cedendo poco più del 26%, con il prezzo delle azioni che ha toccato un nuovo minimo storico mai registrato. Attualmente, infatti, scambia a quota 1,65 franchi svizzeri.
  • Oltre a essere uno dei crolli più importanti mai registrati da Credit Suisse, quella di oggi è l’ottava seduta consecutiva di Borsa in cui il titolo fa registrare delle vendite.
  • Ieri, inoltre, come evidenziato da Forbes, la banca ha dichiarato di aver riscontrato delle “debolezze sostanziali” nei suoi processi di rendicontazione finanziaria che potrebbero portare a “errate dichiarazioni” nei suoi rapporti finanziari e che i clienti avevano prelevato miliardi dalla banca.
  • Il crollo di oggi è anche dovuto al fatto che il principale azionista di Credit Suisse, Saudi National Bank, ha dichiarato che non fornirà ulteriore liquidità non potendo aumentare la quota già in suo possesso, pari a poco meno del 10%.

La citazione cruciale

A Bloomberg, il presidente di Saudi National Bank, Ammar Al Khudairy, ha dichiarato che non fornirà ulteriore liquidita alla banca “sia per ragioni semplici, oltre che regolatorie e statuarie”

Background

Oltre ad aver dichiarato, nella sua relazione annuale (che è stata peraltro posticipata), di aver riscontrato delle “debolezze sostanziali” nei suoi processi di rendicontazione, la società ha deciso di eliminare i bonus annuali per il top management e di rafforzare i quadri di rischio e di controllo. Una notizia che ovviamente ha fatto scattare in allarme gli investitori, mandando al ribasso le azioni. Inoltre, non bisogna dimenticare che nel 2021 la banca è stata anche coinvolta dallo scandalo finanziario legato ad Archegos e, nel 2022, da quello dei ‘conti segreti’. 

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