Carl Icahn
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Il patrimonio del miliardario Carl Icahn crolla del 16%. Pesano le accuse di Hindenburg Research

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Il patrimonio netto stimato dell’investitore miliardario Carl Icahn è sceso di quasi 3 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore, dopo che l’investitore attivista Hindenburg Research, con sede a New York, ha accusato la sua holding di pompare artificialmente il prezzo delle azioni con una “struttura economica tipica dello schema Ponzi”.

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Aspetti principali

  • Secondo le stime di Forbes, l’attuale patrimonio netto di Icahn è di 14,7 miliardi di dollari, con un calo di 2,9 miliardi di dollari rispetto al giorno precedente.
  • L’87enne miliardario è attualmente al 123° posto nella classifica in tempo reale di Forbes delle persone più ricche del mondo.
  • Il calo di Icahn di quasi 3 miliardi di dollari del suo patrimonio è stato il più marcato per qualsiasi individuo nella lista dei miliardari in tempo reale dal pomeriggio di lunedì.
  • Martedì, le azioni di Icahn Enterprises, la holding dietro gli investimenti del miliardario, sono crollate di quasi il 20% e hanno subito un ulteriore calo dello 0,64% nelle prime ore del mercato di mercoledì.
  • Oltre alle sue accuse, Hindenburg ha reso noto di aver assunto una short position nei confronti di Icahn Enterprises.

Sullo sfondo

In un rapporto pubblicato martedì, Hindenburg ha dichiarato di ritenere che le quote di Icahn Enterprises (Iep) siano sopravvalutate del 75%. Lo short seller ha affermato che il titolo Iep era scambiato con un premio così alto a causa del suo dividend yield del 15,8%, il più alto per qualsiasi grande azienda negli Stati Uniti, e ha accusato Icahn di gonfiare questo dividend yield con una “struttura economica tipica dello Schema Ponzi”. Hindenburg sostiene che “Icahn ha utilizzato il denaro raccolto dai nuovi investitori per pagare i dividendi ai vecchi investitori”. Lo short seller ha anche accusato la banca d’investimento Jefferies di essere coinvolta in questo processo, “attirando investitori al dettaglio” verso la Icahn Enterprises, facendo pubblicare alla sua unità di ricerca rapporti rialzisti sulla società e poi vendendo le azioni agli investitori.

La dichiarazione chiave

Rispondendo al rapporto di Hindenburg, Icahn ha dichiarato: “Riteniamo che il rapporto autocelebrativo sullo short seller pubblicato oggi da Hindenburg Research fosse finalizzato esclusivamente a generare profitti sulla short position di Hindenburg a spese dei detentori di quote a lungo termine di Iep. Siamo fedeli alle nostre dichiarazioni pubbliche”.

L’accusa

Nella sua relazione, Hindenburg ha scritto: “Carl Icahn si è costruito un’aura di invincibilità intorno a sé, un titano di Wall Street capace di uscirne vincitore. Ma mentre l’attenzione si è sempre concentrata sulle sue grandiose campagne pubbliche di attivismo, le perdite negli investimenti a lungo termine, insieme all’uso considerevole della leva finanziaria, hanno assottigliato il suo impero. Nel complesso, riteniamo che Icahn, una leggenda di Wall Street, abbia commesso il classico errore di attirare troppe risorse finanziarie a fronte di perdite sostenute: una combinazione che raramente finisce bene“.

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