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Nasce l’Osservatorio Look4ward: parola d’ordine occupabilità

C’era una volta la disoccupazione, le scuole serali, gli uffici di collocamento, i curriculum, le raccomandazioni… Il mezzo bicchiere vuoto. Ora è il tempo del mezzo bicchiere pieno: dei processi e delle logiche di occupabilità. Il sistema genera e rigenera competenze in funzione della domanda di lavoro e delle esigenze di impresa.

Intesa Look4ward: ridurre le disuguaglianze e favorire l’occupabilità

Il bicchiere, va da sé, è proprio il capitale umano che va capito, valorizzato e guidato. Ed ecco Intesa Look4ward, l’Osservatorio per il lavoro di domani, realizzato da Intesa Sanpaolo con l’Università Luiss Guido Carli e in partnership con Siref Fiduciaria, Accenture e Digit’Ed, che ha l’obiettivo di monitorare proprio i fabbisogni di nuove competenze, di rigenerazione di figure professionali e di profili a sostegno dei nuovi business.

Puntando ai settori strategici per il paese e supportare la progettazione di nuove iniziative di occupabilità. “Intesa Sanpaolo ha da tempo assunto l’impegno di promuovere iniziative per la riduzione delle disuguaglianze e favorire l’occupabilità, in particolare dei giovani”, afferma Elisa Zambito Marsala, responsabile social development and university relations Intesa Sanpaolo.

“L’impegno è rafforzato con il Piano d’Impresa 2022-2025. Da qui l’idea di un Osservatorio permanente, realizzato con partner di alto profilo che, attraverso analisi semestrali, fornisce un supporto scientifico che la banca e i partner coinvolti intendono mettere a disposizione di imprese, istituzioni, associazioni, terzo settore per contribuire in modo fattivo al tema della richiesta di competenze nel mercato del lavoro, per supportare programmi di inclusione lavorativa sostenibili e scalabili, con impatto positivo per il paese”.

Investire sulle competenze

L’Osservatorio pubblicherà uno studio quali-quantitativo, con cadenza semestrale, sulle competenze del mercato del lavoro nei settori hospitality, agrifood, energy, social & health, banking, It, con focus verticali su trend di rilievo, neet, passaggio generazionale, silver economy, blue economy e altri, per evidenziare quelle necessarie alla riqualificazione delle figure professionali e favorire l’inclusione socio-lavorativa.

Dall’osservatorio emerge come a fronte di un tasso di disoccupazione in Italia del 7,8%, che sale al 22,3% tra i giovani, il 45% delle aziende non riesce a reperire la manodopera necessaria allo sviluppo. Per colmare questo gap è necessario investire sulle competenze, soprattutto facendo leva su nuove tecnologie, sostenibilità e soft skills.

Il passaggio generazionale rappresenta, inoltre, un’opportunità per attivare processi innovativi e di transizione sostenibile nelle aziende italiane, mantenendo e incrementando i livelli di competitività, anche a livello internazionale.

Primo focus: capire il fenomeno dei Neet

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La prima pubblicazione dell’Osservatorio, A look at Neet. Analisi, categorizzazione e strategie di intervento, si concentra sul problema sempre più diffuso in Italia e in Europa dei giovani che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in attività di formazione.

Secondo i dati Eurostat, nel 2021 i cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training) nell’Unione Europea erano il 13,1% dei giovani tra i 15 e i 29 anni, con significativa differenza tra le donne (14,5%) e gli uomini (11,8%), mentre l’Italia è il paese Ue con la più alta percentuale (23,1%), circa 2,1 milioni di giovani, che salgono a 3 milioni se consideriamo i ragazzi con un’età tra i 15 ed i 34 anni.

La ricerca individua cinque archetipi di Neet, i giovani dell’abbandono, le giovani mamme, le giovani potenziali, i figli del lockdown, i talenti del mismatch, che sintetizzano l’esperienza italiana rispetto al fenomeno, con l’obiettivo di visualizzare alcune delle caratteristiche ricorrenti per consentirne una migliore comprensione.

Nei prossimi mesi è previsto l’ascolto di figure apicali di grandi imprese e pmi italiane per mappare la distribuzione territoriale delle competenze richieste, attraverso interviste e survey sugli aspetti più rilevanti. L’obiettivo è dare un contributo di conoscenza utile ad attivare percorsi formativi finalizzati all’inclusione sociale e all’occupabilità.

Il Comitato scientifico di Look4ward

Il Comitato scientifico dell’Osservatorio è composto da Elisa Zambito Marsala, responsabile social development and university relations Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice, chief economist Intesa Sanpaolo, Guido de Vecchi, ad Siref Fiduciaria, Paolo Boccardelli, direttore del Centro di Ricerca in Strategic Change “Franco Fontana”, Università Luiss Guido Carli.

E ancora Enzo Peruffo, direttore di Mba & Executive Education Luiss Business School, Francesca Culasso, professore ordinario in economia aziendale Università di Torino, Rosario Russo, managing director Iceg Talent Organization and Change Lead Accenture, Mario Vitale, chief commercial officer Digit’Ed.

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