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La forza dell’identità: i numeri del Consorzio di Tutela Vini del Trentino

Articolo tratto dal numero di maggio 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

“Quando ci viene chiesto che cosa sia esattamente il Consorzio di Tutela Vini del Trentino, la prima risposta che ci viene in mente è: una squadra che rappresenta con orgoglio la quasi totalità (oltre il 90%) della produzione enologica dei viticoltori della nostra terra”. Le parole di Graziano Molon, direttore generale del consorzio, fotografano una realtà che ha saputo fare della sostenibilità sociale, economica e ambientale la propria mission.

“Ci piace usare il termine squadra perché la forza del consorzio non sta solo nella legge che ci demanda il compito di salvaguardare le denominazioni di origine enologiche della nostra provincia, ma soprattutto nella nostra capacità di mantenere salda e credibile l’identità delle nostre produzioni vitivinicole”, aggiunge Molon, in carica dal 2015 e al lavoro per valorizzare le caratteristiche di un territorio viticolo di montagna composto da una straordinaria realtà cooperativa, da produttori, da aziende, ma soprattutto da tante famiglie, uomini e donne che ne rappresentano la vera ricchezza.

Avere un’identità forte, riconosciuta prima di tutto da ogni produttore, viticoltore, imbottigliatore e cooperatore, significa costruire le basi per una promozione efficace e credibile di aree produttive, vitigni, vini e aziende. È per questa ragione che il consorzio è impegnato nella tutela delle produzioni enologiche – garantendo la sostenibilità anche dal punto di vista ambientale – e nella promozione dei vini e delle aziende che rappresenta, sia sul mercato nazionale che su quelli esteri. Un lavoro svolto puntando prima di tutto sulla forte identità dei vini del Trentino, originati da una terra dall’alta vocazione vitivinicola, da una tradizione enologica con pochi eguali e dall’impegno e dalla competenza di chi, vendemmia dopo vendemmia, assicura un livello qualitativo elevato.

La superficie vitata del Trentino

Per capire la portata di tali azioni sono fondamentali alcuni numeri: la superficie vitata in provincia di Trento è di 10.232,45 ettari, pari all’1,5% del totale nazionale, con la nota distintiva rappresentata dalla forma di allevamento della pergola trentina (circa il 75%) nella variante semplice o doppia. Il restante 25% è costituito da allevamenti quali guyot e spalliera. Dagli anni ’80 si è registrata un’inversione di tendenza nella coltivazione, grazie agli studi fatti sul terroir: la superficie viticola trentina è stata infatti modificata a favore delle varietà a bacca bianca, che rappresentano il 74,4% della superficie totale (pinot grigio e chardonnay sono quelle più diffuse), mentre per le uve a bacca rossa i vitigni protagonisti sono il teroldego e il merlot.

Fiore all’occhiello di una realtà orientata a generare ripercussioni positive per il territorio è il primo bilancio di sostenibilità, una rendicontazione di filiera del Trentino vitivinicolo per valorizzare le attività e le iniziative per la sostenibilità relative alla propria azione, a quella delle cantine socie e dei viticoltori. Tutti i dati sono stati raccolti dal consorzio nell’ambito del processo certificativo Sqnpi (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata) e il bilancio è stato presentato a livello nazionale nel giugno 2022, annunciando anche una futura realizzazione a cadenza biennale. Il consorzio ha inoltre confermato il primato della più grande certificazione Sqnpi italiana, che coinvolge quasi tutta la produzione viticola della provincia di Trento (80% produzione integrata Sqnpi, 13% metodo biologico, 7% integrata convenzionale).

Le iniziative del Consorzio

Bilancio di sostenibilità e produzione integrata, ma non solo: il consorzio, con il supporto della Trentino Marketing e della Provincia autonoma di Trento, coordina il padiglione Trentino a Vinitaly (1.800 mq) e lo stand collettivo a ProWein (400 mq a Düsseldorf) e da due anni lavora in sinergia con Vinarius (Associazione enoteche italiane). Nello specifico, vengono organizzati due incoming tecnici all’anno, il cui obiettivo è la scoperta del territorio e delle sue aziende vitivinicole, e momenti di scoperta e degustazione dei migliori prodotti gastronomici locali.

Un insieme di attività e iniziative ideate restando sempre fedeli alla propria filosofia: “Si parte dalla consapevolezza del singolo conferitore, del singolo socio, fino a giungere al consorzio nella sua interezza. Puntiamo su formazione e informazione nei confronti di tutti gli attori del territorio per raccontare il valore del nostro lavoro all’esterno”, sottolinea Molon.

La Mostra Vini

Cosa riserverà il futuro al consorzio? Quest’anno ritorna la storica Mostra Vini del Trentino – Trentino & Wine, dopo due anni di stop. Palazzo Roccabruna, enoteca provinciale del Trentino, sarà il fulcro dell’evento ove sarà possibile degustare le migliori referenze enologiche locali e incontrare i produttori. Prosegue inoltre la collaborazione con l’Istituto di tutela della grappa del Trentino grazie alla partnership sottoscritta mediante una convenzione operativa, che compie un anno e intende promuovere il comparto vitivinicolo e quello dei distillati del Trentino, entrambi con una tradizione riconosciuta e apprezzata.

Menzione d’obbligo, infine, per l’enoturismo. Nell’ottica di promuovere i prodotti locali, il consorzio, in collaborazione con i principali stakeholder territoriali – Trentino Marketing in primis -, sta portando avanti un progetto per lo sviluppo del settore, per creare una motivazione di vacanza legata alla degustazione del vino. 

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