Il modello di smartphone più venduto di sempre non è l’iPhone, come si potrebbe facilmente pensare, ma il Razr firmato da Motorola, l’azienda di Chicago che realizzò la prima telefonata mobile della storia. Era il 1973, la chiamata venne effettuata da un apparecchio DynaTac grande come una stecca di sigarette.
E dire che quando usci il Razr, nel 2004, vendendo 130 milioni di pezzi, l’azienda boccheggiava schiacciata ai margini del mercato da quello tsunami finnico che era Nokia, leader mondiale in assoluto. Lo sviluppo del Razr come ancora di salvezza fu affidato a Roger Jellicoe. Il progetto prevedeva uno spessore di 10 millimetri, a quei tempi un target impossibile.
I nuovi gusti in un modello storico
“Adesso che il mercato degli smartphone sia in Italia che in Europa soffre, è arrivato il momento per riprovarci”, dice Carlo Barlocco, Executive Director Europe Expansion del marchio di proprietà del gruppo Lenovo. “Il design del Rarz che ha fatto storia viene completamente concepito a Chicago, dove l’azienda è nata nel 1928. La capacità di mantenersi giovani nei decenni non spetta a tutti i brand. Motorola ha saputo interpretare i gusti e le esigenze dei consumatori e adesso li ha concentrati nel nuovo Razr 40 Ultra. Uno smartphone che essendo foldable permette di lavorare facilitando l’accesso a tutte le funzioni ma allo stesso tempo non è ingordo di batteria perchè quando lo teniamo chiuso il consumo di energia si riduce drasticamente”.
In sostanza è un prodotto per lavorare con un sistema operativo Android leggero ma vestito come un oggetto elegante. Uno dei limiti dei pieghevoli è quella piega che si nota nello schermo quando lo apriamo ma qui Barlocco è rassicurante: “A differenza di altri prodotti, nel Motorola Razr non vedrete la piega grazie ad un brevetto proprietario di Motorola. Certo se vi mettete controluce a cercarla con il lanternino qualcosa appare, ma nell’uso quotidiano normale, quando lavorate o guardate una partita di calcio, lo schermo risulta perfetto”.
Motorola in controtendenza
I consumi delle famiglie dopo la pandemia hanno preso rivoli diversi. Si spende di più per la salute, il benessere, il tempo libero e il ricambio del parco smartphone si è fatto più lento. Se il modello successivo non ha delle novità sostanziali si tiene il vecchio. In questo mercato che cala, racconta Barlocco, Motorola fa eccezione. Nel 2022 le consegne infatti hanno superato il milione di pezzi.
Processore e design
“Nel corso del 2022 siamo diventati fornitori di importanti banche e società di utilities e in questo l’appartenenza al gruppo Lenovo, padre di ThinkPad, ci ha molto aiutati in termini di sicurezza e affidabilità. La quota di mercato che ci viene assegnata dalle ricerche GFK è il 10% a volume, siamo quindi dopo Samsung e Xiaomi il terzo vendor nel mercato Android, che poi è il mercato usato per il B2B.” Il processore, ossia il cuore degli smartphone, è uno Snapdragon 8+ Gen 1, che aumenta la durata della batteria e rende performanti sia le funzioni video che i videogames. L’aggiunta delle caratteristiche eleganti per farne un prodotto anche di lusso passa da un accordo con la giapponese Pantone, che ha firmato il Viva Magenta, il colore più iconico della serie.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .