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Il nuovo polmone verde di Bergamo: ecco Dreamland, il parco ideato da Legami per proteggere la natura e migliorare la qualità dell’aria

Tre ettari, 2600 tra piante e arbusti, 40 specie arboree autoctone e 250 metri quadrati di area umida. Sono i numeri di Legami Dreamland, il nuovo parco inaugurato il 31 maggio a Bergamo dall’azienda di oggettistica, cartoleria e idee regalo. L’obiettivo del progetto non è quello di diversificare il business e creare un polo attrattivo per i clienti; il parco infatti rimarrà chiuso all’uomo, in modo che la natura possa svilupparsi al suo interno senza interferenze. Con Legami Dreamland l’azienda vuole rendere all’ambiente ciò che gli è stato sottratto e porre le base per un futuro più sostenibile.

L’impegno del Comune di Bergamo

Dreamland è stato ideato da Legami, che ha investito nel progetto oltre mezzo milione di euro, in collaborazione con il Comune di Bergamo, che ha visto nel parco l’occasione di contribuire alla sostenibilità di un territorio, quello della Lombardia, tra i più inquinati d’Italia e d’Europa. Dreamland contribuirà a contrastare la perdita di biodiversità, a mitigare la temperatura e a migliorare la qualità dell’aria.

“Spero che l’esempio di Legami possa essere seguito anche da altri imprenditori della nostra città”, ha dichiarato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori in occasione dell’inaugurazione del parco. “Il progetto cade in concomitanza con la stesura del nuovo Piano di Governo del Territorio di Bergamo, un documento che punta a tagliare oltre 1,1 milioni di previsioni edificatorie, ma anche a incrementare di 3,5 milioni di metri quadrati l’estensione del Parco dei Colli”.

Le iniziative di Legami per l’ambiente

“Dreamland è un sogno che si avvera”, ha confessato Alberto Fassi, fondatore, direttore creativo e ceo di Legami. “Ci siamo presi l’impegno di accompagnarlo per sempre. La manutenzione sarà curata da noi, solo le persone incaricate potranno entrare nel parco per garantire un minimo di tutela e conservazione”.

La nuova area verde ideata da Legami non è l’unico progetto dell’azienda legato all’ambiente. Nel 2021 la realtà bergamasca ha raggiunto la Carbon Neutrality e, in occasione dell’inaugurazione di Dreamland, ha presentato il suo primo bilancio di sostenibilità. “La nostra filiera produttiva è certificata all’origine, sia a livello ambientale, sia a livello sociale”, ha spiegato Fassi. “Stiamo andando verso la riduzione del packaging. Non possiamo eliminarlo completamente ma vogliamo cercare di rimuovere tutti gli elementi di plastica. Il sogno poi sarebbe realizzare un altro progetto come Dreamland altrove”. Ogni anno inoltre l’azienda investirà il 5% dell’utile in progetti di sostenibilità ambientale e sociale.

Il futuro

In occasione dell’inaugurazione del parco, Fassi ha inoltre illustrato i progetti futuri di Legami, che prevedono l’apertura di 40 negozi in Medio Oriente tra Emirati Arabi, Qatar, Bahrein e Oman. “Presto ci saranno anche delle novità a livello societario. Siamo appena diventati Spa ma non ci quoteremo in Borsa, anche se ci abbiamo pensato”. Negli ultimi dodici mesi Legami ha registrato un fatturato di 77 milioni di euro e un Ebitda di 3,7 milioni. L’azienda è presente in 70 paesi con 35 boutique e 400 corner e conta 300 dipendenti.

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