Lifestyle

Questa storica azienda di orologi romana offre dagli anni ’70 i modelli vintage più rari al mondo

Articolo tratto dal numero di giugno 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Il boom dell’orologeria da polso al quale abbiamo assistito negli ultimi tre anni ha riportato l’attenzione del grande pubblico su questo universo fatto di quadranti, lancette, meccaniche spesso strabilianti, ma anche quotazioni da capogiro.

La smania di possedere alcuni dei modelli più ambiti, come il Daytona di Rolex, è iniziata alla fine degli anni ’80 ed è rimasta immutata fino a oggi, portando, nel caso di questo cronografo, un piccolo ma costante aumento delle quotazioni, che si è tradotto in un valore duraturo per i collezionisti. L’orologio, oltre a essere un accessorio da uomo molto versatile, è quindi un bene mobile unico.

Produzione contemporanea e vintage: un dualismo importante

Se il mercato delle lancette è cresciuto nel tempo, un ruolo fondamentale lo ha avuto il dualismo tra la produzione contemporanea e la modellistica vintage. La prima mobilita capitali ingenti a dispetto di un mondo sempre più digitale, continuando a premiare la meccanica tradizionale e i materiali di lunga durata, come l’oro e l’acciaio. Il vintage ha una storia a parte: si è imposto alla fine degli anni ’80 in Italia e in Giappone, ma è esploso negli anni ’90 e oggi è considerato un mercato interessante.

Se tra i produttori la storia della marca e le potenzialità tecnologiche fanno da incentivo all’acquisto, per il vintage l’ago della bilancia si sposta sulla competenza, la legittimità e l’esperienza del venditore: non basta avere tra le mani un modello raro per essere accolti nella rosa dei top seller internazionali, ma bisogna avere accumulato anni di know- how, oltre a feedback positivi e continui.

Gioielleria Bonanno: una delle realtà di settore più famose

Giovanni Bonanno

Queste caratteristiche sono centrali per Gioielleria Bonanno, fra le realtà italiane di settore più conosciute, che dalla capitale ha visto i suoi modelli viaggiare in tutto il mondo. Fondata dall’omonima famiglia negli anni ‘70 nel cuore di Roma, l’azienda è nata come gioielleria, laboratorio orafo e di riparazione orologi. Nel tempo, con l’avvicendarsi delle generazioni, è diventata un punto di riferimento per gli amanti dei segnatempo più importanti.

Nel ’98 la svolta, quando l’attività ha iniziato a concentrarsi sull’orologeria vintage, che proprio in quegli anni aveva raggiunto una certa maturità commerciale e distributiva. “Ho capito che una fonte d’investimento poco conosciuta e in continua espansione era il mercato degli orologi di lusso e dei diamanti”, dice Giovanni Bonanno senior.

La crescita nel segmento online

“Questo fenomeno è cresciuto di anno in anno, superando come rendita il mattone e gli investimenti bancari”. Tra i motivi della crescita ci sono i costi di gestione trascurabili rispetto ad altri beni mobili e non, come le auto d’epoca o l’immobiliare. Un esempio eclatante è quello del web, dove oggi Bonanno è considerato, nella fascia più alta del mercato, una delle realtà più rappresentative: “Siamo approdati online nel 2012, consapevoli del fatto che non potevamo non attraversare questa ‘porta’. Meno scontato era, però, il modo in cui varcarla e quale ruolo giocare in un contesto improvvisamente globale”.

Mentre le vetrine di via della Croce a Roma continuano a esercitare fascino sui tanti appassionati, quelle virtuali si arricchiscono di pezzi sempre più importanti e distintivi. “Abbiamo capito che non è il luogo, lo spazio virtuale oppure il negozio fisico, a far concludere la vendita”, sottolinea Giovanni Bonanno junior. “È semmai la qualità di quello che proponiamo e, soprattutto, il contatto personale”. Un rapporto di fiducia e dialogo costante con il cliente, che ha portato le vendite online dell’azienda a rappresentare il 90% di quelle totali, con una rilevante crescita del fatturato.

L’attenzione per i modelli più rari

Un altro elemento chiave per il successo di Gioielleria Bonanno è stato intuire i mutamenti del mercato e, ove possibile, precederli. Un esempio? L’attenzione di Bonanno agli youngtimers (nome ispirato al mondo del motorismo d’epoca), ovvero a tutti quei modelli prodotti negli anni ’80 e ’90 che non possono essere ancora considerati vintage, ma che, per la loro rarità, rappresentano non solo una valida alternativa ai pezzi più conosciuti, ma anche la porta d’ingresso al collezionismo di qualità per coloro che sono affascinati dalle lancette più esclusive ma non possono spendere cifre importanti.

“Come nel mondo delle auto la Delta Integrale oggi inizia a essere considerata un pezzo da collezione”, conclude Bonanno junior, “alcuni segnatempo, dai tourbillon di Breguet o di Daniel Roth, passando per i primi A. Lange & Söhne, o diversi Cartier, Iwc, Girard-Perregaux, Blancpain e Breitling, sono considerati pezzi da acquistare con fiducia e da tenere con cura, perché il loro futuro si prospetta interessante”. Insomma, bisogna essere realisti, ma anche un po’ visionari per navigare nel mondo delle lancette più elitarie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .