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Yahoo vuole tornare a Wall Street: “Siamo ancora grandi, vogliamo competere con Google e Microsoft”

A 27 anni dalla prima quotazione, Yahoo è pronta a tornare a Wall Street. Lo ha rivelato il ceo della società, Jim Lanzone, in un’intervista al Financial Times. Si tratterebbe dell’ennesimo tentativo di rilanciare uno dei siti più importanti della storia del web, impostosi sul mercato all’inizio dell’era di internet ma caduto in disgrazia dopo l’esplosione di Google.

La parentesi Verizon

Lanzone ha dichiarato al Financial Times che “l’azienda ha un ottimo bilancio ed è molto redditizia”. Secondo il ceo, Yahoo è ancora tra i primi cinque siti di traffico globale, anche “dopo tutto questo tempo e sei anni di proprietà di una società di telecomunicazioni”. Nel 2015 l’azienda e il suo portale AOL erano stati acquistati da Verizon per 5 miliardi di dollari, per poi essere rivenduti nel 2021 al fondo di private equity Apollo Global Management per la metà del prezzo.

“Verizon ha utilizzato Yahoo per il suo piano aziendale complessivo, non per rilanciare il marchio”, ha dichiarato Lanzone. “Anche se abbiamo attraversato momenti di difficoltà, il traffico è ancora enorme e abbiamo davanti a noi i nostri giorni migliori in termini di prodotti”. Non va dimenticato infatti che Yahoo possiede ancora più di 30 testate e business unit che portano il suo marchio, come Yahoo! Finanza, Yahoo! Sport e Yahoo! Mail, oltre ad altri siti smarcati, come TechCrunch. Inoltre di recente l’azienda ha acquisito il portale di scommesse sportive Wagr.

Nuove opportunità

Lanzone ha aggiunto che la società è alla ricerca di opportunità per fusioni e acquisizioni che gli permettano di ampliare il suo business. L’obiettivo è quello di competere con Google e Bing e di tornare ai fasti dei primi anni 2000, quando addirittura potè permettersi di rifiutare un’offerta di acquisizione da parte di Microsoft di 47 miliardi di dollari.

Piano di licenziamenti

Mentre valuta la possibilità di tornare a Wall Street, Yahoo è impegnata a riorganizzare la sua forza lavoro. A febbraio infatti l’azienda della Silicon Valley ha annunciato che avrebbe licenziato il 20% dei dipendenti entro la fine del 2023, dimezzando l’unità Yahoo For Business.

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