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Polimi Graduate School of Management integra innovazione e approccio human centric nel suo percorso di trasformazione digitale con Avanade

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Polimi Graduate School of Management nasce come Mip Politecnico di Milano oltre 40 anni fa ed è oggi un punto di riferimento nel panorama della formazione aziendale, con un portafoglio di oltre 40 master tra cui MBA, Executive Mba, 300 programmi per manager, imprenditori ed executive, e percorsi formativi su misura per le aziende.

L’obiettivo di Polimi Graduate School of Management è generare un impatto positivo e contribuire alla creazione di una società responsabile attraverso la formazione e l’innovazione. Un percorso che oggi evolve in un nuovo progetto di trasformazione digitale, in collaborazione con Microsoft e Avanade. Ne parliamo con Luigi Gangitano, Chief of Digital Innovation della Graduate School of Management del Politecnico di Milano.

Buongiorno Luigi, come nasce l’esigenza di Polimi GSoM di avviare un piano di trasformazione digitale?

L’esigenza nasce dalla volontà di sostenere e far evolvere il purpose della scuola, ossia ispirare innovatori e collaborare con loro per disegnare un futuro migliore per tutti. Crediamo che la formazione e l’approccio human centric siano essenziali per preparare i business leader di domani e, integrando innovazione e digitale, vogliamo guidare il cambiamento verso una didattica sempre più flessibile e agile. Sin dal 2014 la scuola ha avviato una graduale evoluzione in questa direzione, lanciando prima il Flex Emba, un master dedicato agli executive ed erogato in modalità flessibile, e negli anni successivi altri piani di formazione modulari e con diverse opzioni di frequenza. Tra il 2018 e il 2020 vedono la luce iniziative particolarmente rilevanti per la digitalizzazione della scuola. Tra queste Flexa, la soluzione di Life Long Learning basata sull’AI che, partendo da un assessment delle competenze dello studente, restituisce un profilo e contenuti formativi personalizzati, e D-Hub, la nostra piattaforma di Digital Learning che consente di ottimizzare tempo e risorse, integrando la formazione nel flusso delle attività quotidiane.

Con il mio arrivo nel 2020 abbiamo deciso di avviare una nuova fase di trasformazione digitale che ci vede impegnati, insieme ad Avanade e a Microsoft, nella creazione di Journey Digital by Design – percorsi pensati quindi direttamente in digitale – che coinvolgono tutti gli interlocutori e attori della scuola: studenti, alunni e dipendenti.

Come è strutturato e quali sono le tecnologie e le competenze a supporto di un progetto così ambizioso?

Si tratta effettivamente di un progetto complesso, che necessita delle più avanzate tecnologie in ambito CRM, Digital Experience Platform, Modern Workplace, Data Platform e Artificial Intelligence, oltre che di un partner altamente qualificato, con un delivery-focused mindset e la flessibilità indispensabile in un ambiente in rapida evoluzione. Se da un lato, quindi, ci siamo affidati alla solidità e completezza dell’ecosistema tecnologico di Microsoft, dall’altro abbiamo scelto Avanade come partner di business in grado di coprire tutti gli ambiti del progetto con competenze uniche sul mercato.

Con l’obiettivo quindi di costruire servizi pensati direttamente in digitale e di rispondere in modo agile alle esigenze di crescita della scuola, siamo partiti dalla centralizzazione del Crm Microsoft Dynamics 365 come punto di raccolta di tutte le informazioni sugli utenti. Grazie a tecnologie di Marketing Automation, abbiamo abilitato l’erogazione di servizi di comunicazione personalizzati sui nostri utenti, superando il tradizionale modello basato sulla logica dei singoli uffici. Inoltre, stiamo accentrando tutte le interazioni con il pubblico e l’erogazione dei servizi in un’unica interfaccia utente, la Digital Experience Platform di Sitecore, rompendo con il tipico approccio dell’ambito formativo, che vede la proliferazione di diversi portali destinati a specifiche attività. Siamo quindi in grado di fornire agli utenti servizi coerenti e personalizzati – incentrati appunto sull’individuo – e di automatizzare i processi alla base di tutto il ciclo di vita dello studente, dalla prima visita al sito, fino all’ammissione, orientamento ed esecuzione del percorso formativo.

L’evoluzione della nostra architettura digitale porta al miglioramento dello Student Engagement (una rete di 3.000 studenti, 15.000 alumni e 10.000 prospect ogni anno), grazie alla personalizzazione dei servizi e all’ottimizzazione della user experience. Ma anche a un efficientamento dell’operatività e a un maggiore ingaggio dei nostri 160 dipendenti che non devono più investire il proprio tempo in processi manuali e ripetitivi e possono ora dedicarsi ad attività strategiche e a valore aggiunto, con una riduzione dei costi e del time-to-market per l’intera struttura.

Adottare una strategia human centric è certamente un cambio di paradigma importante. Ci sono aspetti del progetto che evolvono ulteriormente in questa direzione?

Certamente, Polimi Graduate School of Management ha deciso di puntare alla personalizzazione dei servizi tanto da farne uno degli elementi distintivi dell’offerta della scuola. Ne è un esempio concreto Flexa, soluzione che, come dicevamo, è nata nel 2018 e che oggi vede un’ulteriore evoluzione. Un servizio di Intelligenza Artificiale che, sulla base degli skill gap rilevati attraverso attività di assesment, individua il profilo attuale dello studente e propone i passi successivi e i contenuti per una crescita orientata al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Stiamo, inoltre, progettando una versione multi-tenant della soluzione per poterla erogare in modalità Saas ad altre business school o aziende, desiderose di fruire o mettere a disposizione lo stesso servizio.

Una trasformazione notevole, ma immagino che non tutto possa accadere nel digitale. State considerando un’integrazione con il mondo fisico? Qual è il valore dell’innovazione in quest’ambito?

Corretto, non tutto può accadere nel digitale. Per Polimi Graduate School of Management, il digitale migliora l’interazione e l’esperienza dei nostri interlocutori e delle persone che lavorano nella scuola, ma è anche lo strumento che ci connette con il tessuto urbano della città. In occasione della precedente edizione dello Smart City Expo di Barcellona, ho avuto il piacere di presentare, con Avanade e Microsoft, il nostro Smart Campus, un progetto che si ispira ai più avanzati modelli di innovazione urbana. Si tratta del Campus Navigli a Milano, che nasce con l’obiettivo di supportare una didattica ibrida, uno spazio fisico che si fonde con il digitale e che traduce bene il nostro purpose, i nostri valori e la nostra cultura.

La struttura è, infatti, dotata di sensori che rilevano dati su illuminazione, CO2, temperatura, presenze e movimento, restituendo informazioni utili a rendere massimamente efficiente l’uso degli spazi. Le sale sono dotate di tecnologie che annullano le distanze e mantengono viva l’interazione. Come, ad esempio, gli schermi che mostrano in aula i volti di chi segue da remoto e che consentono agli insegnanti di avere un contatto visivo e valutare le reazioni di chi non è fisicamente in aula, interpellandoli e lasciandoli intervenire se da loro richiesto. Il progetto verrà inoltre esteso anche alla nostra sede in Bovisa. Il nostro Smart Campus non rispecchia solo l’evoluzione di Polimi Graduate School of Management, ma la trasformazione del nostro mondo, delle nostre relazioni lavorative e personali. Una trasformazione di cui noi di Polimi GSoM vogliamo essere parte attiva.

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