Under 30

Cybersecurity e intelligenza artificiale saranno i settori sui quali puntare in futuro secondo Digital Magics

Articolo tratto dal numero di ottobre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Una storia lunga 20 anni che ha visto l’ecosistema italiano delle startup nascere, crescere e arrivare ai risultati dei nostri giorni. È quella di Digital Magics, non un semplice venture capital ma un team di imprenditori, professionisti, creativi e innovatori a fianco delle imprese dalla nascita fino al go-to-market.

Il modello di Digital Magics

“Abbiamo cominciato in maniera sartoriale, valutando le singole startup. Successivamente abbiamo dato vita a programmi di accelerazione, coinvolgendo grandi aziende e investitori”, racconta Gabriele Ronchini, co-founder e amministratore delegato di Digital Magics.

Tra i principali programmi di accelerazione spicca Fin+Tech, acceleratore fintech e insurtech della rete nazionale acceleratori di Cdp, nato da un’iniziativa di Cdp Venture Capital Sgr insieme a Digital Magics, Startupbootcamp, Fintech District, Gruppo Credem e Nexi.

I programmi

Altri esempi sono rappresentati da Magic YouMan, programma di accelerazione verticale sulla sostenibilità lanciato con Lazio Innova, HabiSmart, acceleratore proptech per l’edilizia sostenibile della Rete Nazionale Cdp dedicato alle startup che sviluppano servizi innovativi rivolti all’immobiliare, che ha visto il coinvolgimento di realtà come Coima, e Magic Climb, il boosting program rivolto alle scaleup e alle startup del portafoglio di Digital Magics, lanciato insieme al socio Tamburi Investment Partners.

“C’è stata una crescita fortissima degli investimenti, che sono raddoppiati negli ultimi tre anni. Come negli altri Paesi europei, c’è stato un ruolo importante dello Stato che ha messo a punto attraverso Cdp dei fondi specifici. D’ora in poi però la partita si gioca sul ruolo degli investitori privati e delle grandi aziende, che dovranno essere pronte a investire nelle startup in maniera diretta e indiretta”.

Gli ingredienti vincenti di una startup

Secondo Ronchini, un altro punto fondamentale per la crescita dell’ecosistema riguarda l’organizzazione della filiera e la capacità di accompagnare le startup in tutte le sue fasi. Una capacità che Digital Magics ha dimostrato coinvolgendo sempre i partner giusti. Lato startup, invece, a fare la differenze è il team.

“Si investe sulle persone. Sulle loro soft skill, sull’approccio al problem solving, sulla predisposizione a lavorare in team, sulla trasparenza e la voglia di fare, che ho spesso riscontrato negli Under 30 di Forbes Italia. Certo, le competenze hard non devono mancare”. I settori su cui puntare nel futuro? “Sicuramente la cybersecurity. E mi aspetto molto dall’intelligenza artificale in ambiti non generativi”.

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