Blu Hotels
Business

Così Nicola Risatti ha creato un gruppo mondiale dell’ospitalità

Articolo apparso sul numero di ottobre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Era il 1993 quando Nicola Risatti decideva di staccarsi dal business di famiglia a Limone del Garda per intraprendere un nuovo percorso professionale e puntare su un’ospitalità di qualità, coniugandola a una progettualità di stampo industriale. Presidente e ceo di Blu Hotels, da due anni cavaliere del lavoro per il settore dei servizi turistici alberghieri, Risatti ha costruito le basi del gruppo oggi conosciuto in tutto il mondo, che nel 2022 ha raggiunto un utile di 8,3 milioni di euro, il più alto nella sua storia. La sua intuizione vincente è stata strutturare le funzioni logistiche, quelle contabili e la gestione delle risorse umane senza mai perdere di vista la cura del singolo cliente, affiancando all’offerta alberghiera il tour operator Blu Travel, per creare esperienze ad hoc all’interno delle strutture.

Insieme al vicepresidente Fabrizio Piantoni, Risatti gestisce un portfolio di 30 alberghi e villaggi, di cui nove di proprietà, presidiando le più importanti località di lago, mare e montagna in dieci regioni italiane, per un totale di quasi 3.200 camere che accolgono ogni anno un milione di ospiti. Le categorie quattro stelle e quattro stelle superior consentono di offrire standard elevati di ospitalità. “La strategia delle quattro C permette di accogliere i clienti con le regole del galateo Blu Hotels alla base della cultura italiana, facendo conoscere loro i costumi locali, ovvero le tradizioni della nostra terra, i sapori originali di una cucina che ha fatto scuola nel mondo, con la convivialità tipica di un popolo che ha l’accoglienza nel dna”, dice Risatti. “La cura dei servizi rivolti all’ospite e la cortesia del personale sono i valori su cui fondiamo il nostro impegno. Fondamentali sono anche le scelte operate a livello food & beverage, come i fornitori sempre più locali e il personale di sala altamente specializzato”.

Nicola Risatti

Obiettivi raggiunti con 30 anni di lavoro. “Nell’ultimo periodo ci siamo concentrati sull’acquisto di strutture o su locazioni lunghe, per programmare gli investimenti e avere il tempo di ammortizzare i costi. Una volta sceglievamo le location in base alla redditività. Ora privilegiamo altri aspetti, ricercando strutture di livello. La vacanza è diventata un bene fondamentale, necessario per dimenticare stress e routine quotidiana, ricercando relax e benessere. Se la priorità dei primi anni era il profitto, adesso i focus sono il gradimento del cliente e la soddisfazione delle sue esigenze. Avere perseguito uno sviluppo più qualitativo che quantitativo ci ha permesso di chiudere il 2022 con 80,1 milioni di euro di fatturato e un ebitda di 12,1 milioni (contro i 4 del 2019)”.

Il gruppo è anche tra le prime catene alberghiere nazionali nel ranking di Horwarth Htl Italia. “Blu Hotels è nata per abbandonare il modello di classica impresa familiare e puntare su un’offerta turistica professionale e di qualità. Ci siamo riusciti: le nostre strutture offrono standard sempre più elevati, esaltando al massimo la tradizione dell’accoglienza, innovandola con la tecnologia e la sostenibilità”, afferma Risatti. “Negli ultimi anni abbiamo investito per allineare i nostri sistemi alla crescita aziendale con le più aggiornate tecnologie digitali, in termini sia di sicurezza e protezione dei dati, sia di organizzazione dell’esperienza pre e post permanenza degli ospiti. Per gli operatori abbiamo creato un portale online dedicato”.

Per raggiungere questi obiettivi, un imprenditore sa che deve investire sulle persone, creando politiche di welfare efficaci. “Un ambiente di lavoro che promuove il benessere dei dipendenti contribuisce a migliorarne la qualità di vita e permette di attrarre nuovi talenti e fidelizzarli”, aggiunge Risatti. “Attraverso servizi di assistenza all’infanzia, programmi di benessere fisico e mentale e incremento del potere d’acquisto, Blu Hotels garantisce ai dipendenti un equilibrio tra vita personale e professionale”. La strategia di Risatti ha come obiettivo quello di tornare a crescere dopo il consolidamento degli ultimi anni: “Continueremo la ricerca di nuove strutture, sia acquisendole, sia con contratti d’affitto. C’è anche l’ipotesi della quotazione, per avere maggiori capacità di affrontare le sfide del futuro”. La vacanza oggi è esperienza e chi offre servizi ricettivi deve soddisfare l’aspettativa emozionale dell’ospite.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .