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Innovation

Così questa società lavora per rendere l’Ia parte integrante del patrimonio informativo delle imprese

Articolo tratto dal numero di ottobre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

“La follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”, diceva Albert Einstein. Negli ultimi decenni, l’innovazione tecnologica ha permesso di cambiare processi, prodotti e, ovviamente, risultati, a una velocità mai vissuta prima dal genere umano.

L’innovazione non impatta solo sui grandi fenomeni industriali e macroeconomici, ma genera cambiamento anche nelle aziende. Partner dell’innovazione è Smeup, operatore It che supporta le società nel percorso di digitalizzazione, con 2.600 clienti e 548 collaboratori.

L’azienda si appresta a superare gli 80 milioni di fatturato per il 2023. Ha recentemente siglato una partnership con Userbot, azienda attiva nel campo dell’intelligenza artificiale conversazionale, costituendo una nuova società basata su tecnologie proprietarie e brevettate di Ia, il cui prodotto di punta, Ovy.ai, è in grado di automatizzare processi come customer service, help desk interno, marketing automation e lead generation.

Forbes ha intervistato Antonio Giarrusso, presidente esecutivo, e Gionata Fiorentini, ad di Ovy.ai.

In che modo l’intelligenza artificiale riguarda le pmi?

Giarrusso – L’intelligenza artificiale non è più un concetto relegato ai laboratori di ricerca. È una realtà tangibile che può portare vantaggi anche alle pmi. In questo contesto, uno degli aspetti spesso trascurati ma fondamentali è l’integrazione dei dati. Obiettivo della nuova società è rendere questa tecnologia parte integrante del patrimonio informativo delle imprese. Grazie all’esperienza di Smeup, la nostra visione è di portare l’Ia direttamente nei dati aziendali, creando un ecosistema più robusto e agile. Le pmi possono sfruttare l’Ia non solo per automatizzare processi, ma anche per generare intuizioni preziose attraverso l’analisi di dati integrati. Questo rappresenta un’evoluzione dal ‘fare di più con meno’ al ‘fare meglio con più’: più dati, più intuizioni, più opportunità. L’Ia diventa un nuovo tipo di collaboratore che fornisce insight e soluzioni in tempo reale. Questa integrazione ci distingue dai concorrenti e rappresenta una delle ragioni per cui crediamo che la nostra offerta sia unica e preziosa per le aziende di tutte le dimensioni.

Può citare alcuni vostri casi di successo di implementazione di tecnologie innovative come l’Ia?

Fiorentini – La nostra tecnologia è flessibile, per cui è stata applicata in ogni mercato, dall’industria alla finanza, alle assicurazioni, alle multiutilities e alla sanità. Un caso di successo è Namirial, player europeo nella trasformazione digitale per le aziende. La nostra Ia fornisce supporto ai clienti con tassi di automazione superiori al 90%. Le stesse performance sono raggiunte nell’healthcare, settore nel quale Ovy.ai supporta i pazienti in ogni fase del percorso diagnostico, assiste il lavoro di medici, personale sanitario e amministrativo. Infine, l’industria farmaceutica, con Aboca, dove la gestione delle relazioni tra azienda e clienti è gestita tramite l’intelligenza artificiale generativa di Ovy.ai.

Come avete implementato l’Ia nel campo della pubblica amministrazione?

Fiorentini – Ovy.ai ha da sempre la Pa come uno dei mercati di riferimento. In questo settore, l’Ia consente lo sviluppo di assistenti virtuali per migliorare l’accesso dei cittadini ai servizi pubblici, con l’opportunità di coinvolgere i cittadini nell’innovazione collaborativa. Inoltre, possiamo pensare alla collaborazione sia tra diverse Pa, sia con l’industria, attraverso modelli aperti, con l’accesso a soluzioni Ia generative esistenti o personalizzate per soddisfare le loro esigenze specifiche. In sostanza, una rete per lo scambio di conoscenze che possa portare a partnership pubblico-privato per lo sviluppo di progetti innovativi, con impulsi che vanno dalla ricerca e sviluppo all’analisi dei dati per scopi pubblici, come la previsione delle esigenze dei cittadini o l’ottimizzazione dei servizi pubblici, fino alla formazione del personale.

Comunicare con le aziende non è sempre semplice. Cosa si aspettano oggi i consumatori?

Giarrusso – La comunicazione tra aziende e consumatori è in fase di evoluzione. I consumatori oggi vogliono risposte immediate, personalizzate e coerenti su tutti i canali. Ecco dove entra in gioco Ovy.ai. La nostra piattaforma utilizza l’intelligenza artificiale conversazionale per trasformare il customer service da un centro di costo a un centro di opportunità. Immaginate un mondo in cui il servizio clienti non è solo reattivo, ma proattivo. Dove il sistema conosce le esigenze del cliente prima ancora che il cliente le esprima. Questo non è un futuro distante, è un presente che stiamo costruendo. Le aziende che adottano queste tecnologie supereranno le aspettative dei consumatori, creando un legame più forte e duraturo.

Come cambierà la vita di tutti i giorni di cittadini e professionisti grazie all’Ia?

Giarrusso – L’Ia sta diventando un tessuto connettivo nella vita di tutti i giorni. Non si tratta solo di gadget intelligenti o di automobili autonome. Stiamo parlando di un cambiamento radicale nel modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo. Ad esempio, gli strumenti di Ia possono aiutare i medici a diagnosticare malattie con maggiore precisione, possono rendere le città più sicure ed efficienti, e possono persino aiutare a combattere il cambiamento climatico. Per i professionisti, l’Ia può essere un alleato nella gestione dei dati, nell’analisi e nella creazione di strategie. Questa tecnologia permette di affrontare problemi che prima erano troppo complessi da risolvere. È come avere un superpotere che permette di vedere oltre l’orizzonte, immaginare un futuro migliore e costruirlo insieme. Quindi l’Ia non è solo una tecnologia; è una visione, una promessa di un mondo più intelligente, più efficiente e più umano. E con Ovy.ai, siamo entusiasti di essere parte di questa rivoluzione.

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