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Innovation

Come il digitale sta cambiando i mercati e il rapporto uomo-macchina

Articolo apparso sul numero di ottobre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

La transizione digitale ha un impatto su mercati e aziende in qualsiasi angolo del mondo. L’erogazione di servizi e la produzione di beni materiali hanno subito una profonda modifica, è cambiato il modo di rapportarsi con la tecnologia. Sono coinvolti gli ambiti più svariati: dall’economia all’istruzione, dalla salute alla pubblica amministrazione. Tutti sono chiamati a passare da metodi e strumenti tradizionali al digitale: infrastrutture di rete, software e applicazioni digitali, automazione dei processi. L’obiettivo è migliorare l’efficienza, la produttività, la qualità e l’accessibilità. Un processo che implica l’adozione di nuovi modelli di business e che vede le grandi imprese in prima linea.

“Knapp, quale leader nell’ambito dell’automazione in ambito logistico e produttivo, svolge un ruolo attivo in questo fenomeno”, dice Stefano Novaresi, ceo di Knapp Italia. “È ormai esperienza comune il cambio delle abitudini di acquisto portato dall’online e dalla omnicanalità, la sempre più diffusa fruizione di strumenti digitali per gestire dati, transazioni e informazioni. Anche in ambito industriale e distributivo l’evoluzione tecnologica rende possibili processi sempre più rapidi, accurati e configurati sulle richieste dei fruitori”.

Quali soluzioni vengono offerte negli ambiti in cui opera Knapp?

L’osservazione dell’evoluzione delle value chain di healthcare, fashion, retail, food retail, industry e wholesale ha orientato lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per aiutare le aziende nella transizione digitale. Non solo nei processi distributivi o di asservimento alla produzione, ma anche nei sistemi software di gestione e ottimizzazione delle risorse, che si tratti del personale, dei trasporti o dell’energia. In questo senso, la transizione digitale rende il mondo dell’automazione non più solo meccatronica. È necessario sviluppare e offrire prodotti e servizi che riguardano la gestione dei dati e il supporto all’ottimizzazione dei processi per accompagnare non solo la crescita aziendale, ma anche i cambi dei modelli di business.

Uno degli aspetti centrali di questa rivoluzione è il rapporto uomo-macchina.

Un’automazione pensata come ausilio alla persona, per facilitare o rendere meno rischiose determinate operazioni, è divenuto ormai obbligatorio. Gli amr (autonomous mobile robot) si configurano come aiutanti nelle missioni più pesanti, ripetitive o pericolose.

Qualche esempio?

La robotica, grazie alle tecnologie di visione avanzata e agli algoritmi di intelligenza artificiale, è in grado di svolgere compiti come il prelievo di oggetti. Lo definirei un approccio human centric, in cui ergonomia e benessere sono punti focali, che accompagnano la crescente attenzione al work-life balance.

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