Carlos Tavares Stellantis
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Stellantis aumenta l’incentivo per “l’uscita volontaria”: 500 lavoratori avrebbero già accettato

Una mail ad almeno 15 mila impiegati degli stabilimenti italiani, con una proposta di incentivi per l’uscita dal lavoro. L’oggetto della mail? A “chi vuole lasciare l’Azienda per realizzare nuovi progetti professionali o personali”. È questa secondo il Corriere della Sera, l’ultima mossa di Stellantis per alleggerire il personale della vecchia Fiat in vista di una ristrutturazione aziendale in vista della transizione verso le auto elettriche e la guida autonoma.

Gli “auto-congedi” dell’operazione “Costruisci il tuo futuro” erano già stati applicati qualche mese fa. Ma, come continua il Corriere della Sera, il primo tentativo non pare aver dato i risultati attesi. Quindi Stellantis ha deciso di rilanciare aumentando il bonus per l’uscita volontaria dall’azienda entro il 31 dicembre 2023. Il piano, riportato dal Corriere, consiste di un’offerta al lavoratore di “un incentivo basato sull’età, pari a tre mensilità e l’indennità per il mancato preavviso. Ciò significa 120 mila euro, a seconda dei casi, con due precisazioni cruciali: oltre alla Naspi, l’indennità di disoccupazione, gli ex dipendenti potranno partecipare all’active placement. Con la risoluzione del contratto, potranno accettare un’altra posizione in una società affiliata al gruppo (escludendo Iveco, Cnh e Ferrari)”.

L’Obiettivo dell’intesa firmata a febbraio con i sindacati (esclusa la Fiom) è l’uscita volontaria di 2.000 dipendenti. Finora, secondo quanto riporta il Corriere, dopo l’innalzamento del bonus avrebbero accettato già l’uscita volontaria circa 500 dipendenti.

 

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