Ad avere l’idea era stato l’uomo più ricco al mondo Elon Musk e a provare a renderla realtà c’era anche Richard Branson. Il treno supersonico che avrebbe rivoluzionato il sistema di trasporti via terra di Hyperloop One non si farà. La ragione? La società non è riuscita a ottenere alcun contratto per la costruzione di un hyperloop funzionante. Secondo Bloomberg, l’azienda con sede a Los Angeles, che ha completato la prima corsa in Hyperloop con passeggeri nel 2020, venderà i suoi rimanenti asset, mentre l’impiego per i suoi dipendenti rimanenti terminerà il 31 dicembre di quest’anno.
La genesi di Hyperloop One
Hyperloop One – che per un periodo è stata anche Virgin Hyperloop – è stata fondata nel 2014 e ha raccolto più di 400 milioni di dollari, principalmente dalla società di spedizioni degli Emirati Arabi Uniti DP World e dal miliardario britannico Richard Branson. I sistemi Hyperloop erano progettati per spostare merci (in passato anche passeggeri) a velocità simili a quelle aeree ma a un costo ridotto. La società voleva progettare un nuovo sistema “ferroviario” con vagoni che avrebbero viaggiato ad altissime velocità su un tubo quasi senza attrito.Nei pod di hyperloop un viaggio tra New York e Washington – o Roma-Milano – avrebbe richiesto solo 30 minuti, andando al doppio della velocità di un volo commerciale e quattro volte più veloce di un treno ad alta velocità.
Il viaggio con passeggeri del 2020
Nel 2020, l’allora Virgin Hyperloop ha compiuto il suo primo test con persone a bordo. La capsula di Hyperloop (‘pod’), realizzata appositamente per il test dalla capienza di due persone, ha raggiunto i 172,2 chilometri l’ora, percorrendo tutta la lunghezza della pista in 6,25 secondi. Il veicolo che avrebbe dovuto rivoluzionare il settore dei trasporti avrebbe dovuto ospitare fino a 28 passeggeri.
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