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10 realtà italiane che hanno fatto diventare il vino un business di successo

Italiani popolo di santi, poeti e…viticoltori, verrebbe da dire. Oggi le tantissime realtà produttive del nostro Paese godono di ottima salute grazie alla riuscita continuità tra generazioni e a un approccio al lavoro in vigna che consente di valorizzare al meglio uve autoctone e non, in linea con le regole inerenti la sostenibilità.

Storie familiari di chi ha saputo introdurre nuove tecniche per interpretare i cambiamenti climatici e le mutevoli modalità d’acquisto e di consumo di una clientela sempre più attenta, preparata e esigente.

Ma anche di chi da decenni, o secoli, vendemmia dopo vendemmia conferma il valore dell’opera pionieristica di chi, tempo fa, ha scelto di dedicare la propria vita alla terra.

Abbiamo idealmente percorso in lungo e largo la nostra penisola alla ricerca delle più interessanti storie.

Famiglia Cotarella

Famiglia Cotarella

La filosofia della Famiglia Cotarella si fonda su alcuni pilastri immutabili: l’amore per le proprie radici, la cultura come scambio continuo, la costante ricerca, la curiosità, la disposizione a innovare e innovarsi, anche in ambiti solo apparentemente poco vicini al mondo del vino.

L’azienda, fondata nel 1979 a Montefiascone dai fratelli Riccardo e Renzo Cotarella e gestita oggi dall’ultima generazione, Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, si estende su un’area collinare situata tra Umbria e Lazio, che va dal Lago di Bolsena sino alle colline che circondano Orvieto.

Vigneti storici, autoctoni e varietà internazionali compongono il ricco patrimonio vinicolo che permette di creare etichette come il Montiano e Tellus.

Masseria Frattasi

Masseria Frattasi

Masseria Frattasi è un edificio del Settecento perfettamente conservato dai proprietari, la famiglia Clemente, titolare dell’azienda fondata nel 1779 a Montesarchio. Una realtà che può contare oggi su 10 ettari di uliveto e 30 ettari di vigneto, alcuni dei quali tra i più vecchi della Campania, e che ha abbracciato una viticoltura eco-compatibile.

La dedizione alla terra d’origine e il meticoloso approccio produttivo hanno permesso di riscopre il Kapnios, vino dell’antichità classica riportato alla luce essiccando le uve e vinificandole con metodi di tremila anni fa. Una eccellenza che con Kylix e Capri rappresenta la qualità della produzione aziendale.

Montalbera

Montalbera

La Famiglia Morando interpreta con passione da tre generazioni il frutto delle proprie vigne tra Monferrato e Langhe: oggi l’azienda agricola Montalbera, nata all’inizio del ventesimo secolo, è circondata da vigneti di proprietà disposti in forma circolare a corpo unico in posizione interamente collinare, con esposizioni diverse e suoli che vanno dall’argilloso al calcareo.

Un totale di 115 ettari di proprietà a Castagnole Monferrato, disposti in forma circolare a corpo unico in posizione interamente collinare tra vigneti, nocciole e bosco, e 15 a Castiglione Tinella.

Fiore all’occhiello dell’azienda è la produzione di Ruché, di cui il 60% proveniente da vigne di proprietà. Da provare, tra le varie etichette, il Nizza Docg e il Langhe Doc Chardonnay.

Varvaglione

Varvaglione

La cantina Varvaglione 1921 è stata fondata nel 1921 a Leporano, in provincia di Taranto, alle porte del Salento. Un’azienda che ha saputo valorizzare e far apprezzare in tutto il mondo le varietà autoctone come il Primitivo e il Negroamaro.

Cosimo e Maria Teresa Varvaglione hanno dato nuova linfa ad un’azienda vitivinicola forte di quattro generazioni, affiancati da validi collaboratori e dai figli Marzia, Angelo e Francesca.

Esperienza e tradizione hanno trovato nel tempo la piena sinergia attraverso l’impiego della più avanzata tecnologia di vinificazione e una grande attenzione alle esigenze del mercato, lavoro che si traduce in vini come il Papale, Primitivo di Manduria DOP.

Petra

Petra

Petra è la storia avvincente di un viaggio al femminile, un’oasi naturale immersa nel territorio unico e diverso della Val di Cornia, nella spettacolare natura della Maremma.

La storia dell’azienda risale al 1997, quando Vittorio Moretti acquistò 60 ettari in Località San Lorenzo e 45 a Campiglia Marittima, a pochi chilometri da Piombino, dando inizio al progetto nel quale sua figlia Francesca Moretti ha trovato una seconda casa.

Da 26 anni il metodo di produzione è teso alla difesa della connotazione territoriale di ogni bottiglia, e trova massima espressione nel Petra 2020, armonico blend di Cabernet sauvignon, Merlot e Cabernet franc.

Argiolas

Argiolas

La Cantina Argiolas, fondata nel 1938 da Antonio Argiolas, ha come nucleo una casa tradizionale del Parteolla, regione storico-geografica della Sardegna in cui si trova Serdiana. Dal principio ha scommesso sull’innovazione, legando saldamente la sua genesi all’isola, tutelando i vitigni locali e investendo sulla sostenibilità.

Dal nonno Antonio ai figli Franco e Giuseppe prima, e ai nipoti Valentina, Francesca ed Antonio poi, caparbietà e passione per la vigna sono rimasti il filo conduttore di una realtà che punta sul valore della terra e delle sue produzioni, investendo in formazione e confronto.

Fiore all’occhiello della produzione il Turriga, invecchiato dentro barrique di rovere francese per 18-24 mesi e affinato in bottiglia per 12-14 mesi.

Mionetto

Mionetto

Una storia di passione e amore per la terra che ha avuto inizio nel 1887 e che è giunta sino ai giorni nostri interpretando il territorio d’origine e divenendo il racconto di una delle realtà vinicole italiane produttrici di vino spumante più rappresentative nel panorama internazionale e cantina di riferimento nel mercato del Prosecco.

Mionetto si è affermato come brand dal respiro internazionale grazie alla sua impronta moderna e innovativa, capace di anticipare le tendenze, pur mantenendo saldo il legame con la cultura del territorio di provenienza, le colline di Valdobbiadene.

Dal 2008 la cantina fa parte del gruppo Henkell & Co., oggi Henkell-Freixenet, uno dei maggiori produttori di bollicine a livello mondiale, e ha nel Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Luxury Collection una delle referenze di riferimento.

Librandi

Librandi

È a Cirò che i Librandi coltivano la vite. Ed è qui che, negli anni ‘50, la famiglia decide di allargare le attività organizzandole per l’imbottigliamento e la commercializzazione del vino.

L’azienda, fondata e accompagnata durante la grande crescita conosciuta nel corso del ‘900 da Tonino e Nicodemo Librandi, è oggi guidata dai figli di Nicodemo, Raffaele e Paolo, e da quelli di Tonino, Francesco e Teresa.

Fin dalle sue origini l’azienda si è distinta per il suo sguardo al futuro, capace di anticipare temi importanti e tendenze, con uno spiccato interesse verso la tutela della biodiversità e la sostenibilità. Principi rappresentati da vini con il Duca Sanfelice (Cirò Doc Riserva) e il Megonio (uve Magliocco).

Bertani

Bertani

Quella tra Bertani e l’Amarone della Valpolicella Classico è una delle associazioni più immediate nel mondo vitivinicolo. L’azienda nasce nel 1857, per mano dei fratelli Giovan Battista e Gaetano Bertani, e a metà del ‘900, con l’acquisizione di Tenuta Novare, in Valpolicella Classica, Bertani concretizza una ricerca lunga oltre mezzo secolo, per produrre un vino che nasce per durare per sempre.

Ed è qui infatti che inizia la storia dell’Amarone la cui prima annata risale al 1958 e che ancora oggi, con l’Amarone Classico, rappresenta l’eccellenza dell’azienda. Una realtà da sempre contraddistinta da professionalità e passione, da scelte innovative e lungimiranti per portare in tutto il mondo i propri prodotti e che ora, dopo l’acquisizione di Angelini Industries nel 2013 e con 200 ettari di vigneto a disposizione, continua a valorizzare un terroir unico.

San Marzano

San Marzano

La storia delle Cantine San Marzano ha inizio nel 1962 grazie all’unione di diciannove vignaioli di San Marzano, piccolo centro in provincia di Taranto, con l’obiettivo comune di produrre vini dai caratteri varietali e regionali.

L’anno di svolta è però il 1982, con la nomina di Francesco Cavallo quale Presidente del cda: 40 anni di presidenza ininterrotta, progettando il futuro e sorvegliando il presente della cantina.

L’impegno e la dedizione dei soci permettono l’acquisto di un moderno impianto di imbottigliamento con il passaggio dalla commodity al brand. Il Sessantanni (Primitivo di Manduria DOP) è l’etichetta icona di San Marzano, e ne racchiude la filosofia e l’essenza.

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