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Dalla pianificazione patrimoniale ai fondi d’investimento alternativi: le expertise dello studio legale Tamagnone Di Marco

Articolo tratto dal numero di gennaio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Avvocati del patrimonio, esperti in diritto tributario e finanziario. Si può descrivere così Tamagnone Di Marco Avvocati Associati, studio legale fondato oltre dieci anni fa dai soci Edoardo Tamagnone, esperto nel campo della pianificazione patrimoniale e della fiscalità internazionale, e Cesare Di Marco, specializzato nel campo del diritto societario e commerciale.

Oggi la struttura conta in tutto sette avvocati con competenze multidisciplinari, divisi tra la sede di Torino e quella più recente di Milano. A tutto questo si affianca una forte vocazione internazionale, con l’adesione dello studio alla Prime Advisory Network, una rete internazionale di avvocati e commercialisti presente in oltre 50 paesi.

L’analisi approfondita del contesto, la capacità di ascolto e la valutazione dell’impatto di ogni problematica permettono di fornire una consulenza adeguata alle esigenze di famiglie e imprese, con cui si instaura un rapporto di collaborazione duraturo.

Lo studio è specializzato nel settore finanziario e fiscale, diritto tributario, in particolare fiscalità internazionale, operazioni di riorganizzazione patrimoniale, ristrutturazioni aziendali e wealth planning. “Siamo partiti dalla sede di Torino, dove ci siamo sviluppati soprattutto grazie all’esperienza in campo fiscale”, dice Tamagnone.

“Nel tempo la nostra clientela si è ingrandita, soprattutto nella sede milanese in occasione della voluntary disclosure, acquisendo numerosi clienti in occasioni della regolarizzazione dei capitali esteri, misura varata dal governo italiano nel 2015, con diversi casi in Piemonte e Lombardia, con patrimoni in paesi europei ed extraeuropei. Un’attività importante riguarda la gestione dei patrimoni, con la cura della fase di pianificazione successoria, le successioni internazionali e sistemi come la società semplice e il trust”.

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Tamagnone Di Marco Avvocati Associati

Parliamo degli strumenti di gestione del patrimonio e pianificazione finanziaria. Uno di questi è proprio la società semplice.

Si tratta di uno strumento classico per la protezione del patrimonio e la pianificazione finanziaria. Un’esperienza che nasce in Piemonte, territorio dove siamo ben radicati. Molti clienti si rivolgono a noi fuori dalla regione perché nelle altre piazze questo strumento, seppur tradizionale, non è molto comune. Per lungo tempo è stato usato in ambito immobiliare, poi per detenere partecipazioni societarie e, negli ultimi anni, i portafogli finanziari. Con questo strumento una famiglia può mettere in comune le proprie risorse avendo un unico soggetto. Inoltre può essere usato in chiave successoria, facendo entrare nel capitale della società semplice i familiari che un domani si ritroveranno a detenere quote sociali senza cadere nella successione. Tutto questo per ottimizzare il carico fiscale successorio anche se il governo dovesse aumentare le imposte. C’è poi un altro aspetto che lo differenzia dal trust: nella società semplice la ricchezza passa da una persona fisica all’impresa, ma il socio è colui che ha conferito gli asset in questa società e può così rimanere come amministratore; nel trust, invece, deve spossessarsi del patrimonio a favore di un terzo e questo spesso non è gradito all’imprenditore italiano.

Come studio legale seguite anche la costituzione dei fondi d’investimento alternativi. Di cosa si tratta?

Seguiamo la costituzione di questi strumenti in Lussemburgo con i nostri clienti attraverso partner locali. Esistono patrimoni complessi sia per composizione, sia per varietà di soggetti beneficiari, che necessitano di uno strumento di protezione e pianificazione più sofisticato. Il Lussemburgo è un paese con un livello di sicurezza maggiore rispetto a quello italiano: si tratta della prima piazza finanziaria europea con una legislazione molto avanzata in materia di fondi di investimento alternativi riservati (Fia), destinati a investimenti di tipo privato, con gli stessi benefici di fondi di investimento maggiore. La tutela sugli investimenti è completa se si pensa che, oltre a un regime fiscale vantaggioso, questo strumento permette la segregazione degli asset, in un contesto regolato, con un doppio livello di protezione sia interno che esterno.

Un altro strumento importante per la riorganizzazione aziendale è la ristrutturazione del debito.

Con il codice della crisi d’impresa ci sono strumenti che possono essere utilizzati per risanare l’azienda e proteggersi a livello patrimoniale. Questo nuovo codice ha portato all’introduzione della responsabilità illimitata dell’imprenditore: se l’amministratore, a fronte di una situazione di crisi, non si attiva per tempo per trovare una soluzione, risponderà con il suo patrimonio al debito dell’azienda. Da qui l’urgenza di risolvere il problema debitorio e garantire la continuità aziendale. Uno di questi strumenti è la composizione negoziata della crisi d’impresa: una procedura stragiudiziale che permette di negoziare con i creditori una moratoria sul debito o una ristrutturazione dello stesso. In caso di mancato accordo, l’impresa può presentare il concordato semplificato, che prevede la liquidazione dell’azienda con la cessione del complesso aziendale e l’estinzione dei debiti. In sede di accordo di ristrutturazione del debito è possibile abbattere anche l’esposizione del debito tributario e accedere così alla transazione fiscale, come è successo con la società di calcio del Genoa alcuni mesi fa.

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