Francesco Gianni
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Chi è Francesco Gianni, l’esperto di finanza cofondatore dello studio legale Gianni & Origoni

Articolo tratto dal numero di febbraio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Il suo ultimo investimento è stato nella ‘fabbrica di imprese’ Open Venture, costituita poche settimane fa Roma. Francesco Gianni è entrato col 5,1% in compagnia, fra gli altri, di Marco Sala, amministratore delegato di De Agostini, e Paolo Astaldi, già numero uno dell’omonimo gruppo di costruzioni, con il 4,1%. Se Sergio Erede è l’alfa degli avvocati d’affari italiani, Gianni ne rappresenta l’omega, cioè l’altro nome più famoso. La prima lettera del suo cognome è anche la prima dell’acronimo Gop, che per gli addetti ai lavori indica lo studio legale Gianni Origoni & Partners, crocevia di molte fra le più importanti partite finanziarie di questo Paese. 

Nato a Ravenna nel 1951, laureato in giurisprudenza con lode alla Sapienza di Roma, Gianni ha conseguito un master all’Università di Londra – King’s College e un altro alla University of Michigan Law School. Ha vissuto per molti anni negli Stati Uniti, dove ha maturato importanti esperienze negli studi Sidley & Austin di Chicago e Roger & Wells di New York. Il suo sodalizio con Gianbattista Origoni è nato nel 1988, quando i due, assieme a Mario Tonucci, diedero vita a Gianni Origoni Tonucci, che dopo il divorzio del 1993 divenne Gianni Origoni. Poi l’evoluzione, con l’arrivo di Eugenio Grippo e Roberto Cappelli. Il primo collabora ancora con lo studio, mentre il secondo ha lasciato da pochi mesi per passare con Rccd, che ha assunto il nome di Cappelli Rccd. 

I numeri dello studio

Gianni & Origoni conta oltre 470 professionisti, distribuiti in 11 sedi: cinque in Italia (Roma, Milano, Bologna, Padova e Torino), sei estere (Abu Dhabi, Bruxelles, Hong Kong, Londra, New York e Shanghai, evoluzione del desk China, istituito all’interno dello studio nel 2011). Fa parte del World Law Group e del World Services Group, due tra le principali associazioni internazionali di studi legali indipendenti. Tra le operazioni più recenti, Gianni & Origoni ha affiancato Euronext nell’acquisizione del 100% di Borsa Italiana dal London Stock Exchange e ha assistito la Lega Serie A nella selezione delle offerte provenienti dai fondi di investimento per creare una società congiunta per valorizzare i diritti televisivi. 

Gianni, considerato tra i massimi esperti a livello italiano ed europeo di m&a e finanza strutturata, è il senior partner responsabile del dipartimento corporate/m&a dello studio, nel quale ha seguito alcune fra le principali operazioni degli ultimi anni in Italia, tra cui la ristrutturazione di Telecom-Olivetti, la vendita di Pagine Gialle e quella di Fiat Avio. Il suo contributo legale è stato anche molto apprezzato dai recenti governi, compreso quello di Mario Draghi, nelle complesse vicende dell’ex Ilva e di Autostrade per l’Italia.

“La collaborazione tra pubblico e privati”, ha detto recentemente l’avvocato, “deve essere sempre più viva. Da un lato, perché il privato non può lavorare senza un quadro regolamentare e organizzativo chiaro nel quale collocarsi. Dall’altro, perché la propensione al rischio da parte degli imprenditori è diminuita. E allora credo che un più consistente intervento pubblico nell’economia possa dare la spinta necessaria a far riacquistare questa propensione a investire in equity”.

Gli investimenti

Di recente Gianni ha ricevuto il premio europeo di Chambers Outstanding Contribution Award, in occasione dei Chambers Europe Awards. È autore di numerose pubblicazioni e relatore a convegni e seminari nazionali e internazionali nei settori del diritto commerciale, societario e bancario. È inoltre membro dell’Ordine degli Avvocati di Roma e del New York Bar. Già presidente di Southwestern Institute for International and Comparative Law, è oggi co-presidente del Senior Lawyers’ Committee dell’International Bar Association (Iba).

Gli affari personali di Gianni, fra l’altro vicepresidente della Cassa di Ravenna e consigliere di Caltagirone Editore e Prelios, sono raggruppati anzitutto nella spac Innova Club. L’avvocato ha poi investito direttamente in The Equity Club, il club deal lanciato da Mediobanca, e nei tre veicoli da questo promosso, che hanno rilevato quote di Jakala, La Bottega dell’Albergo e Hsa Cosmetics. Fra tanti colpi riusciti, anche uno non andato a segno: l’alleanza con Carlo Salvatori, banchiere di lungo corso, per dar vita assieme a Renato Sala, Giuseppe Foti e Massimiliano Russo alla Red Moon, che avrebbe dovuto operare nella gestione di fondi riservati di tipo chiuso e società d’investimento a capitale fisso (sicaf). Qualche mese fa la sgr è stata messa in liquidazione. E ha subito eguale sorte Pantheon.it, società di consulenza aziendale nata nel 2007 ad opera di Gianni e Roberto Testore, già amministratore delegato di Fiat Auto.

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