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Under 30

Il laboratorio creativo di architettura e design di queste due under 30 crea allestimenti ad hoc per i brand di moda

Articolo tratto dal numero di maggio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Francesca Malagni e Rebecca Peretti hanno condiviso gli anni di scuola, ma anche una lunga amicizia e un percorso professionale internazionale. Laurea in architettura all’Accademia degli Studi di Mendrisio, hanno intrapreso percorsi lavorativi differenti: Rebecca ha lavorato in due studi di architettura in Italia e all’estero, mentre Francesca è diventata set designer.

L’idea di Studio Musa

L’idea di unire le loro forze è arrivata, durante il lockdown, dalla voglia di sperimentare. È nato così nel 2020, a Milano, Studio Musa, laboratorio creativo di architettura e di design che si occupa di progettazione residenziale, retail e temporary architecture, creando allestimenti per eventi e pop-up store.

Dall’interior design al product design, fino alla scenografia. Il processo creativo è fondamentale nel lavoro delle due ragazze, perché al centro del loro modus operandi c’è la creazione non solo di spazi e oggetti, ma anche di autentiche atmosfere: “Entrambe amiamo l’arte, e il nostro background accademico ci riconduce a un immaginario comune che ha radici nei vari movimenti del XX secolo, come Bauhaus, modernismo, ma anche postmodernismo e art déco”, spiegano. “Da una prima suggestione, l’intero processo di progettazione si basa su alcuni punti cardine, che possono essere il tema, il sito o qualcos’altro. Quello che più ci interessa, però, è l’interazione tra i singoli elementi, e come questi si relazionano nello spazio. Questa connessione è quella che crea il progetto e determina il suo equilibrio finale”.

Le collaborazioni con la moda

Alcuni riferimenti al lavoro di maestri artisti e architetti, aggiungono le imprenditrici, giocano poi un ruolo fondamentale e influenzano lo sviluppo dei loro progetti. Tra questi, i lavori di Sol Lewitt, Mark Rothko, Gio Ponti, Angelo Mangiarotti, Le Corbusier. “In questi anni abbiamo avuto l’opportunità di collaborare con diverse realtà, principalmente nel modo della moda. Alcuni esempi sono i set fotografici per Gucci ed Etro e gli allestimenti durante la settimana della moda milanese per K-Way, Lacoste e Max&Co. In parallelo, ci siamo dedicate alla ricerca e alla sperimentazione, portando alla luce due innovativi progetti di design: il primo presentato a Edit Napoli, nel 2022, e il secondo ad Alcova in occasione del Salone del Mobile nel 2023”.

A proposito del Salone, evento che ogni edizione attrae turisti e appassionati di tutto il mondo e solo lo scorso anno ha registrato oltre 300mila presenze, Studio Musa ha lavorato a numerose iniziative: “Abbiamo instaurato collaborazioni con diverse aziende, per mettere di luce ed esaltare la presentazione dei loro prodotti, non esclusivamente con un aspetto commerciale, ma con una cornice e uno stile artistico. In particolare, abbiamo sviluppato un progetto in ambito food con per un’esposizione immersiva per i visitatori, che avranno modo di vivere il brand a 360 gradi, e altri in ambito retail per brand che sfrutteranno la dinamica vetrina della design week per presentare nuovi prodotti”.

Cosa significa essere creativi in Italia?

Ma cosa significa essere creativi in Italia? “Aver intrapreso la nostra attività a Milano ci ha offerto molte opportunità. Nel nostro ambito lavorativo, l’Italia ha un know-how importante, che ci ha permesso di imparare tantissimo da artigiani ed esperti del mestiere”.

Intanto, per il futuro Rebecca e Francesca hanno le idee chiare: “Ci auguriamo di continuare a esplorare nuove idee, materiali e tecnologie per offrire soluzioni innovative e continuare ad avere un approccio interdisciplinare tra il mondo della moda, dell’arte, dell’architettura e del design. Inoltre, stiamo pensando di espandere Studio Musa, collaborando con altri professionisti che possano contribuire alla sua crescita”.

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