Sonae Sierra
Good Stories

Il futuro degli spazi urbani: Sonae Sierra e il nuovo panorama immobiliare

Articolo tratto dal numero di dicembre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Le città cambiano e con loro anche la gestione degli spazi immobiliari, che si evolvono in base alle esigenze della popolazione. Sonae Sierra, realtà fondata in Portogallo e con operazioni in oltre 35 paesi, è attiva nel settore immobiliare con un approccio integrato. L’obiettivo è coprire l’intera catena del valore immobiliare, dalla pianificazione iniziale alla gestione operativa. “Questa prospettiva ci permette di creare progetti che non solo funzionano, ma prosperano nel tempo, garantendo valore aggiunto, flessibilità e una collaborazione a lungo termine con tutti gli stakeholder”, spiega José Maria Robles, director property management Italia, Grecia e Romania dell’azienda. 

In questi anni il panorama immobiliare retail in Europa e in Italia ha subito una profonda trasformazione e stanno cambiando anche le esigenze delle popolazioni urbane. “I centri commerciali si stanno trasformando sempre di più in spazi poliedrici ed elementi centrali della comunità”, conferma Robles. “In Sierra sappiamo bene ciò che gli investitori cercano e il valore a lungo termine che dobbiamo creare per loro. Il nostro modello di gestione ci consente di bilanciare le esigenze di proprietari, inquilini e visitatori, rafforzando il legame tra i centri commerciali e le comunità in cui operano e garantendo risultati di alta qualità per diverse tipologie di beni”.

I progetti mixed-use

In quest’ottica, in Italia e in tutta Europa, per rispondere alle esigenze dei consumatori i progetti mixed-use stanno guadagnando sempre più importanza, trasformandosi in hub di innovazione e crescita urbana. Di che si tratta? “I progetti mixed-use rappresentano ecosistemi urbani complessi, dove residenze, uffici, spazi commerciali e servizi coesistono e si integrano perfettamente”, ha spiegato Robles. “Questi progetti combinano una varietà di funzioni, dal residenziale al commerciale, fino agli spazi ricreativi e culturali, creando ecosistemi urbani dinamici”.

Tutto ciò, però, nasconde anche grandi sfide. “La gestione di questi spazi richiede non solo la selezione degli occupanti giusti per creare centri vitali e sostenibili, ma anche la capacità di coordinare spazi diversi in modo efficiente, offrendo la migliore esperienza possibile a tutti i visitatori. In Sonae Sierra adottiamo un approccio integrato che ci permette di valorizzare questi ambienti attraverso pratiche innovative e sostenibili, come dimostrano i nostri progetti di riferimento, tra cui CityLife Shopping District e La Galleria di Parma”.

E proprio quella della sostenibilità è una delle sfide più importanti per il gruppo. “Sierra l’ha riconosciuta fin dall’inizio e ne fa un pilastro della sua strategia da oltre 25 anni”, sottolinea Robles. “Proprio per questo, ci siamo impegnati a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040, con dieci anni di anticipo rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione europea”. Per riuscirci, ha adottato “una metodologia che si concretizza in un sistema integrato di gestione per salute, sicurezza e ambiente, che facilita l’adozione di pratiche efficienti per il risparmio energetico, la riduzione dei consumi idrici e la gestione dei rifiuti. Solo nel 2023, queste misure hanno permesso a Sierra di evitare costi per 22 milioni di euro, confermando la nostra capacità di creare valore per le comunità e il pianeta”.

Il programma Bright 2.0

Un esempio dell’impegno di Sonae Sierra è il programma Bright 2.0. “Nel 2012 Sonae Sierra ha sviluppato e applicato in tutto il suo portfolio il programma Bright per contribuire al miglioramento dell’efficienza energetica e alla conseguente riduzione dell’impronta di carbonio degli asset immobiliari”, dice Robles. “Nella prima fase, Bright è stato adottato su 50 edifici in nove paesi, generando risparmi potenziali annui di 7,4 milioni di euro e 33.200 MWh. Dal 2021 è stato introdotto Bright 2.0, con un investimento di 34,7 milioni, per un risparmio energetico annuo potenziale del 33%”.

Ma oltre al cambiamento sul piano urbano, a cambiare è il tipo di consumatore. “I consumatori di oggi, pur essendo sempre più tecnologici, cercano ancora esperienze personalizzate e convenienti”, continua Robles. “Per questo motivo, nei centri commerciali è essenziale un approccio phygital che combini il meglio dei mondi fisico e digitale. In Portogallo, abbiamo lanciato un nuovo ecosistema digitale: un programma di deals & rewards che permette ai clienti di vincere premi per gli acquisti registrati, una strategia social per costruire nuovi pubblici digitali e coinvolti, una funzione per trovare i prodotti disponibili nei negozi e vari servizi, come la prenotazione del parcheggio o degli spazi di co-working da casa”. 

L’obiettivo finale del progetto è “costruire una relazione digitale costante con i consumatori che visitano i nostri centri commerciali, per poter interagire con loro anche quando non sono fisicamente nel centro”, ha concluso il manager di Sonae Sierra. “Infine, tutto ciò migliora l’esperienza del cliente e rafforza la fedeltà, posizionando i nostri centri come hub di lifestyle”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .