Nicolas Verderosa, ceo e founder di Ruralis.
Innovation

Il Ministero del Turismo punta su Ruralis: 1,8 milioni per valorizzare i piccoli borghi italiani

Ruralis, la startup italiana nata nel 2022 in un piccolo comune di 3.000 abitanti in provincia di Avellino dall’idea di Nicolas Verderosa e specializzata nella gestione digitale degli affitti brevi nelle aree interne del Paese, annuncia di aver ottenuto un finanziamento a fondo perduto da 1,8 milioni di euro nell’ambito del programma Montagna Italia, promosso dal Ministero del Turismo e finanziato dal Fondo Unico Nazionale per il Turismo.

La startup, che attraverso una piattaforma semplice e intuitiva permette ai piccoli proprietari di valorizzare le proprie case vacanza stimolando la rigenerazione economica dei territori e promuovendo un turismo autentico e sostenibile, riceve così un importante riconoscimento istituzionale a conferma del valore della sua proposta.

“Questo finanziamento rappresenta per noi non solo un’opportunità di crescita, ma anche una conferma del nostro impegno verso un turismo più equo, distribuito e consapevole. La fiducia del Ministero del Turismo dimostra che è possibile fare innovazione dialogando con i territori e costruendo valore reale per le comunità locali” precisa Nicolas Verderosa, CEO di Ruralis.

Tecnologia, territorio e turismo di qualità: i nuovi orizzonti di Ruralis

In Italia, secondo il rapporto strategico sul turismo sostenibile, il 75% dei turisti si concentra su appena il 4% del territorio nazionale. La sola città di Venezia, che rappresenta lo 0,1% della superficie del Paese, accoglie circa il 12% dei flussi turistici. Questa distribuzione profondamente disomogenea non solo genera un forte impatto ambientale in alcune aree, ma alimenta squilibri economici e sociali, lasciando in ombra territori meno noti ma straordinariamente ricchi di storia, cultura e natura.

È proprio per rispondere a questa sfida che Ruralis guarda al futuro con nuovi strumenti e rinnovate ambizioni. Grazie al recente finanziamento ricevuto dal Ministero, la startup potrà potenziare la piattaforma integrando soluzioni basate su intelligenza artificiale e machine learning per offrire servizi sempre più efficaci e personalizzati.

L’investimento sosterrà anche il progetto di una nuova sede per Ruralis immersa nel verde, pensata non solo come luogo operativo ma come spazio aperto al mondo: un hub con aree di coworking dedicate a professionisti, innovatori e creativi che scelgono di lavorare circondati dalla natura. Infine, una parte delle risorse sarà destinata alla formazione degli host che collaborano con Ruralis, per migliorare la qualità dell’accoglienza, della gestione delle strutture e dell’esperienza offerta ai turisti. Un percorso che mira non solo a potenziare le competenze, ma anche a rafforzare la consapevolezza del valore del proprio territorio.

L’espansione globale

Accanto al finanziamento pubblico Ruralis ha all’attivo una campagna di crowdfunding su Wefunder, una delle principali piattaforme di equity crowdfunding a livello globale, con l’obiettivo di raccogliere 500 mila di dollari. A pochi giorni dalla sua apertura, la campagna ha già superato 200.000 dollari in investimenti e mira ad accelerare l’espansione della startup sul mercato statunitense, specialmente nello stato di New York, oltre a consolidarsi sul mercato italiano e ampliare il proprio team.

“Fare startup in Italia”, dice Verderosa, che è anche ceo di Ruralis, “significa comprendere il contesto in cui si opera e attivare tutte le leve strategiche disponibili per crescere in modo solido e sostenibile. Il finanziamento ricevuto dal Ministero del Turismo non è solo un importante riconoscimento istituzionale: è un capitale a fondo perduto che rafforza l’azienda senza diluire la quota di chi sceglie di investire in noi. Investire in Ruralis oggi significa entrare in una realtà in rapida espansione, con numeri solidi e risorse già disponibili per accompagnare lo sviluppo futuro del progetto e consolidarne i risultati”.

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