Si conclude dopo 3 anni l’esperienza di Sami Kahale come amministratore delegato di Esselunga. A comunicarlo è lo stesso gruppo della grande distribuzione in una nota ufficiale diffusa nella giornata di oggi. In cui annuncia sia che la decisione è stata presa in maniera consensuale dalle due parti, sia che sarà la stessa Marina Caprotti a ricoprire il ruolo dell’ormai ex ad.
Tra i 51 miliardari italiani secondo Forbes con un patrimonio di 1,7 miliardi di dollari, Marina Caprotti conferma così l’ascesa iniziata esattamente un anno fa all’interno di Esselunga. Quando, proprio nel mese di giugno, è stata nominata presidente esecutivo del gruppo, con gli stessi poteri dell’amministratore delegato.
Esselunga, la lotta per l’egemonia
Conclusasi con l’ ‘incoronazione’ di Marina, la lotta per l’egemonia di Esselunga è stata condita da una vera e propria battaglia familiare e legale, arricchita da trattative e arbitrati, come evidenzia Forbes.
Iniziata nel 2011 con la decisione di Bernardo Caprotti, fondatore del gruppo e padre di Marina, Giuseppe e Violetta, di riprendersi il controllo del gruppo – dopo che nel 1996 aveva deciso di cedere ai figli il 92% dell’azienda – la battaglia per il controllo del gruppo lombardo ha iniziato a delineare la sua storia solamente poco più di quattro anni fa, dal giorno dell’apertura del testamento del pater familiae (scomparso il 30 settembre 2016). Il quale affidava a Marina e a Giuliana Albera, seconda moglie di Bernardo, il 70% della holding che controlla Esselunga, Supermarkets italiani, e il restante 30% ai figli del primo matrimonio, Giuseppe e Violetta. Decisione che porta alla svolta decisiva.
Ad aprile 2020, grazie all’acquisizione da Giuseppe e Violetta Capriotti del 30% di Supermarkets Italiani (valutato quasi 2 miliardi di euro), Marina e sua madre Giuliana diventano proprietarie al 100% del gruppo lombardo. Sbrogliando la matassa e segnando definitivamente la strada della decisione annunciata oggi.
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