Il gruppo Lvmh continua la sua corsa concentrandosi sempre di più sull’Italia, che diventa hub produttivo privilegiato. Lo si è capito bene nei giorni scorsi alla presentazione dell’evento Show me (dove “Me” sta per mestieri d’eccellenza) all’Odeon di Firenze che ha visto l’intervento del direttore generale Toni Belloni. “Questa realtà produttiva continua a crescere”, ha detto Belloni. “E io sono contento come manager del gruppo e come italiano. In Italia abbiamo oggi 7 maison, 30 siti di produzione e 246 boutique. Cinquemila fornitori e appaltatori di Lvmh che rappresentano oltre 100mila persone, e circa 12mila collaboratori”.
I numeri della macchina di Bernard Arnault
Una forza di numeri e di esperienze che il gruppo di Bernard Arnault vuole potenziare con la difesa dei mestieri d’arte nella moda e nel lifestyle con i corsi dell’Istituto dei Mestieri d’Eccellenza che in Italia ha sede alla Manifattura Tabacchi di Firenze e ogni anno forma 300 talenti.
I brand francesi già presenti in Toscana con le fabbriche di Dior, Bulgari, Fendi, Loro Piana, Celine, subiranno ora un’ulteriore accelerazione con nuove assunzioni e investimenti produttivi. Le assunzioni saranno circa 2mila in Italia entro il 2024 (8mila a livello globale), tra cui proprio i giovani che hanno frequentato i programmi “Me” (dal 2017 in Italia ne sono stati formati 300 e altri 80 sono attesi nel 2022).
Nel mirino di Lvmh anche la filiera produttiva
Sul fronte produttivo, Belloni ha annunciato che a settembre 2022 aprirà nella campagna di Bagno a Ripoli (Firenze) il nuovo stabilimento di borse Fendi chiamato Fabrica, che occuperà 13mila metri quadrati e sorgerà su un’area di 80mila mq, un tempo occupata dalla fornace Brunelleschi. L’investimento complessivo è di 40 milioni con un contributo pubblico (del ministero dello Sviluppo economico e della Regione Toscana) di quasi 6 milioni legato a un programma nazionale di ricerca e sviluppo. La fabbrica occuperà inizialmente 250 persone che poi saliranno a 400-500, solo in parte trasferite dall’attuale stabilimento Fendi di Ponte a Ema, “che rimarrà operativo”, ha aggiunto Belloni.
Dopo l’apertura dello stabilimento Celine a Radda in Chianti nell’ottobre 2019 e i recenti ampliamenti per le produzioni Dior a Scandicci e a Firenze ecco ancora una novità. “Stiamo guardando anche altre zone”, ha aggiunto Belloni senza specificare quali. In particolare è ormai avanzato il progetto di uno stabilimento Louis Vuitton in Toscana (fino a oggi il marchio produce tutto in Francia e al 100% direttamente). Il gruppo ha poi allargato anche lo stabilimento di borse Bulgari di Firenze e sta valutando l’ampliamento della fabbrica Loro Piana di Impruneta (Firenze), così come della manifattura Dior di Scandicci, sempre a Firenze. “Anche nei prossimi anni investiremo nella filiera produttiva circa 100 milioni all’anno”.
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