In anni di distanziamento sociale, di riunioni su Zoom e addirittura di metaverso c’è chi, al contrario, ha trovato la chiave per ridare valore alla prossimità, alla voglia di incontrarsi e di diventare amici fra sconosciuti. È Jacopo Pizzicannella. Carismatico cardiologo della Clinica Universitaria di Chiedi e imprenditore nel mondo della sanità, Pizzicannella ha sempre avuto la passione della campagna, dei cavali e dei viaggi. Nel 2019 cadevano i suoi quarant’anni e decise di organizzare un grande evento della durata di un weekend in una tenuta in Maremma, nel perfetto clima di giugno. Invitò amici proveniente da tutta Italia e dall’estero, di estrazioni culturali e sociali diverse, e anche con età molto diverse fra loro. L’intenzione non era di fare una festa, ma di vivere tutti insieme un’esperienza unica e indimenticabile.
Il momento topico del weekend fu il Pic Nic su un grande prato in stile primo del ‘900. Per dare a tutti la possibilità di calarsi nel momento, Jacopo fece trovare costumi e truccatori a disposizione degli ospiti. “L’esperienza di quel fine settimana, quell’atmosfera transromantica, è piaciuta così tanto ed è rimasta così viva nella mente dei miei amici”, racconta Pizzicannella, “che l’anno successivo ho deciso di organizzare ancora qualcosa di simile”. Nel 2020, nel momento di tregua del Covid, il finesettimana transromantico si è tenuto in Sicilia, a Noto. Questa volta non sono invitati solo gli amici, ma anche gli amici degli amici, purché siano persone capace di vivere certe atmosfere. Da una festa di compleanno a un vero evento, nascono così i Pic Nic Affair.
Il vero anno di svolta è il 2021, l’appuntamento è stato a luglio sull’isola di Mothia, presa tutta in esclusiva per un evento dal tema Post Atomic Camp. Sono state oltre 250 le persone arrivate da tutta Italia e alcune anche dall’estero, costumisti e truccatori hanno lavorato senza sosta e la notte clou è stata uno spettacolo magico: musiche, balli, abbracci, foto e selfie fino all’alba. “Ma il bello dei Pic Nic Affair non è solo il mentre, ma anche il dopo per settimane, addirittura mesi, sulla chat dell’evento si ricorrono foto e ricordi e si organizzano cene e aperitivi a piccoli gruppi di partecipanti nelle varie città italiane”.
Visto che la tregua estiva del Covid nel 2021 persisteva, c’è stato anche un Pic Nic Affair d’autunno. Questa volta la location è stata una meravigliosa tenuta con cinque ville su cinque colli fuori Siena. “A ottobre i posti letto erano pochi e la grande cena doveva essere al chiuso, viste le temperature. Così, con grande sofferenza, ho dovuto selezionare solo 80 richieste. Il tema era Surreal e aveva senso che partecipassero solo coloro che hanno realmente uno spirito estetico e la capacità di dare valore all’amicizia e alla poesia che si vive nei nostri eventi”. Un weekend passato nella natura con cavalli, tartufi e nuovi amici, culminato con una festa veramente surreale, dai costumi all’animazione, in una villa affrescata.
Viene spontaneo chiedersi chi paga tutto questo? “In gran parte io. Negli ultimi eventi, gli ospiti coprono le spese di vitto e alloggio, ma non la produzione dell’evento. In realtà, a parte i soldi, il vero impegno è il tempo che dedico a organizzare tutto”.
Ma cosa spinge un dottore e un imprenditore affermato come Jacopo Pizzicannella a farlo? “Il primo Pic Nic è nato dalla fine della mia depressione a cui oggi riconosco il valore e l’utilità per la mia crescita emotiva, ho pensato a un mondo in cui si potesse celebrare la rinascita a nuova vita esaltandone gli aspetti estetici e etici. Mi piace immaginare i Pic Nic Affair come un’istallazione socio-culturale le cui opere sono le storie delle persone che ne fanno parte”. Non a caso, da tutto questo ne è nata una vera e propria associazione culturale che porterà avanti l’iniziativa. Pizzicannella conclude raccontando il prossimo appuntamento: “Il mio intento è quello di generare contenuti di valore artistico che si riflettano sui territori che variano in ogni appuntamento. Il prossimo, a marzo 2022, si terrà alle pendici di Campo Imperatore, territorio di natura ancestrale, e vedrà protagonisti alcuni artisti tra cui Vincenzo Schillaci che ci parlerà di Rising of the moon e della sua ultima serie di opere a olio Romanticism is not Romantico”.
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