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Il brand dell’art director Mattia Ferrari che veste star come i Måneskin

“Cominciai a fare shooting e presentarli a tutti i contatti che mi ero fatto in giro per il mondo, per vedere quali reazione suscitavo. Chiedevo ai brand di poter lavorare per loro a titolo gratuito per potermi creare un mio portfolio”, ci aveva raccontato nel 2021 Mattia Ferrari, volto under 30 della copertina di Forbes Italia. Il primo nome che gli apre le porte del lusso è Bulgari, poi inizia a lavorare con Chopard, Versace, Dior e Moschino, solo per fare qualche nome.

Oggi ha un’agenzia di comunicazione digitale, la Arnold Creative Communication, con sedi a Londra e Milano, che fornisce servizi su misura e consulenza sui social media attraverso pubblicità, relazioni con i media e contenuti di branding.

Il lavoro di Mattia è quello dell’art director, come spiegò lui stesso a Forbes: “Definisco lo storytelling delle campagne pubblicitarie, a seconda del messaggio che il brand vuole trasmettere, il piano marketing e la strategia di vendita di un prodotto o di una collezione”.

Mattia Ferrari e Alessandra Gallocchio

Per il giovane di Vicenza la moda è sempre stata una grande passione. Tanto che, subito dopo la pandemia, decide di fondare con l’amica e socia Alessandra Gallocchio il brand di abbigliamento Julfer, oggi presente in 12 store di lusso tra cui Eraldo, Base Blu, il Duomo, la Rinascente, Vinicio, Folli Follie e H Lorenzo, a Los Angeles.

“Lavorando nella comunicazione, facendo campagne pubblicitarie e collaborando con diverse celebrities per molti anni, abbiamo deciso di realizzare un prodotto cool, adatto al product placement di queste figure note”, racconta Ferrari. E quando parla di icone di stile si riferisce anche alla band dei Måneskin, under 30 Forbes nel 2019, che hanno indossato capi del brand Julfer per il loro concerto del 20 e 21 a Firenze.

    Julfer
    Julfer
    Julfer
    Julfer
    Julfer
    Julfer

Come nasce Julfer?

Avevamo bisogno di sfogare la nostra creatività, dopo un periodo segregati in casa per via della pandemia. La Arnold Creative Communication continuava a essere operativa ma aveva cambiato abito e si occupava prevalentemente di collaborazioni tra brand e celebreties. Non c’era più, insomma, quella parte creativa di direzione artistica che aveva portato l’agenzia a essere conosciuta tra i grandi nomi del lusso come Bulgari e Versace.

Durante il Covid i grandi brand hanno internalizzato la creazione di contenuti per motivi di logistica e di budget, quindi io e Alessandra ci siamo trovati a fare da tramite tra questi marchi e personaggi famosi. Ci mancava la parte creativa, quindi abbiamo pensato di lanciare un’etichetta tutta nostra.

Qual è filosofia del brand?

E’ fresco, giovane, segue un trend ben preciso. Non è eccessivamente costoso ed è prodotto in Italia. In questo momento storico la moda è tornata indietro nel tempo, rivisitando quegli anni che tutti ricordiamo per essere stati molto divertenti, con poche regole nell’abbigliamento, telefoni e unghie colorate, make-up decisi, treccine, ombelichi scoperti e vite bassissime: i favolosi 2000.

La nostra identità è molto chiara, in quanto tutta al collezione si basa su cut out in denim e sheer; abbiamo inserito una stampa optical per lo sheer che viene ripetuta per depistare la trasparenza. Il nostro pezzo forte è il total look in denim, che comprende x-tina denim top e x-tina denim pants. Perché il nome “x-tina”? Perché tutta la collezione è ispirata agli anni 2008/2009 a Los Angeles quindi c’è un chiaro riferimento alla cantante Christina Aguilera.

Come avete conosciuto i Måneskin?

A novembre a Los Angeles, a un evento di Gala per LACMA (Los Angeles Country Museum of Art). Abbiamo iniziato a parlare, e mi hanno invitato al loro concerto a Hollywood che avrebbero fatto la sera dopo. Siamo poi rimasti in contatto e a gennaio abbiamo iniziato a creare delle idee per loro. Poi, dopo una corrispondenza via whatsapp, la loro stylist, Anastasiia Gutnyk, ha saputo reinterpretare i nostri codici e adattarli alle star.

    Il look di Damiano
    Il look di Damiano
    Il look di Victoria
    Il look di Ethan
    Il look di Thomas
    Il look di Thomas
    Il look di Thomas e Damiano
    Il look di Damiano
    Il look di Victoria, Damiano e Thomas
    Il look di Victoria
    Il look di Thomas
    Il look di Thomas
    Il look di Victoria
    Il look di Victoria

Finora la band ha sempre avuto un’identità stilistica coerente. Secondo te, per una celeb è meglio variare o rimanere fedele a uno stilista?

Sicuramente, per delle star come i Måneskin è molto divertente, e alle volte utile, variare i designer con cui collaborare sul palco. Non va però snaturato il brand e nemmeno il personaggio: è fondamentale trovale il giusto equilibrio per comunicare il proprio Dna da entrambi i lati.

Quali personaggi famosi vorresti vestire?

Diciamo che, al momento, molte star ora stanno richiedendo nostri capi. Qualche nome? Abbiamo richieste da parte di Gigi Hadid, Kendall Jenner, Hailey Bieber.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Intanto la campagna vendita per l’inverno, che arriverà negli store il prossimo settembre. Inoltre abbiamo già disegnato la collezione estiva per il 2024, che presenteremo a Parigi a giugno durante la settimana della moda. Infine, stiamo pianificando una collaborazione per un altro palcoscenico importante e ci piacerebbe fare una capsule collection in collaborazione con altri brand.

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