ChatGPT potrebbe essere in grado di rispondere a domande sulla radioterapia oncologica così come fanno i professionisti esperti o meglio di loro. L’obiettivo? Ridurre il carico di lavoro e il conseguente rischio di burnout dei medici. A ipotizzare questo scenario è stato uno studio di Northwestern Medicine pubblicato martedì in JAMA Network, secondo cui le ultime scoperte suggeriscono che l’IA potrebbe migliorare il trattamento e la diagnosi dei tumori.
Aspetti principali
- Secondo l’indagine, le risposte di ChatGPT a 115 domande comuni sulla radioterapia oncologica – radioterapia o chemioterapia – sono state all’altezza o migliori rispetto alle risposte fornite dagli esperti su Internet, spesso spiegando argomenti complessi in termini più semplici.
- I ricercatori hanno raccolto domande e risposte sulla radioterapia oncologica da siti web affiliati all’Istituto Nazionale del Cancro e alla Società Radiologica del Nord America prima di utilizzare quelle domande come prompt per ChatGPT.
- Tre radioterapisti oncologici e tre fisici radioterapisti hanno quindi valutato ciascuna risposta per accuratezza, completezza e concisione confrontandola con le risposte degli esperti online.
- Amulya Yalamanchili, un medico specializzato in radioterapia oncologica alla Northwestern Medicine, ha detto che la tecnologia potrebbe aiutare a ridurre il carico di lavoro e il burnout tra i medici, che sono sempre più richiesti a causa dell’aumento dei casi di cancro.
- Anche se ChatGPT ha fornito risposte affidabili, diverse risposte hanno lasciato qualche dubbio ai ricercatori perché utilizzavano un linguaggio medico complesso.
Da considerare
Come hanno sottolineato i ricercatori, insieme ad alcuni scienziati, l’Università Northwestern sta sviluppando un’applicazione di IA generativa per aiutare a rispondere alle domande dei pazienti sul trattamento della radioterapia oncologica.
Sullo sfondo
I medici da tempo suggeriscono che l’IA potrebbe portare benefici all’oncologia. L’anno scorso i medici dell’Università di Stanford hanno scritto, quando la tecnologia era molto più indietro rispetto a oggi, che l’IA potrebbe essere utilizzata come strumento per aiutare a ridurre gli errori nella diagnosi e migliorare il tasso di rilevamento del cancro. L’utilizzo dell’IA per la prognosi, la diagnosi e la previsione del cancro potrebbe “un giorno” portare a un trattamento del cancro più efficace, secondo uno studio del 2023. Anche se l’IA potrebbe alla fine essere vantaggiosa in oncologia, ci sono preoccupazioni riguardo a “considerazioni etiche e legali uniche”, tra cui i “preconcetti intrinseci” nei set di dati utilizzati per addestrare la tecnologia.
Curiosità
All’inizio di aprile, dei ricercatori dell’Università di Oxford e dell’Università di Manchester hanno utilizzato l’IA per identificare una seconda forma di cancro alla prostata. Secondo i ricercatori, l’IA è stata utilizzata per studiare cambiamenti nel DNA di campioni di cancro alla prostata provenienti da 159 pazienti, il che ha indicato due gruppi distinti di cancro tra quei pazienti.
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