Uno dei gruppi vitivinicoli più apprezzati al mondo unito in una holding, Terra Moretti, che detiene Bellavista e Contadi Castaldi in Franciacorta, Sella e Mosca in Sardegna e Petra, Teruzzi e Acquagiusta in Toscana. La vicepresidente è Francesca Moretti. Enologa e molto determinata a far crescere i propri marchi non solo in awareness ma anche in equity, si è sempre distinta per la capacità manageriale e intuito. Abile nel circondarsi di professionisti del calibro di Massimo Tuzzi e Richard Geoffroy, sta riscrivendo il futuro dell’enologia (di qualità) nel mondo.
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Chi è Francesca Moretti
Francesca comprende molti anni fa che il migliore investimento è quello fatto nella terra. Classe ‘74, dopo la maturità scientifica inizia a Bellavista occupandosi dell’aspetto produttivo: in particolare della zonazione di tutti i vigneti aziendali. La terra e i vigneti sempre al primo posto con grande attenzione al tema ambientale che si percepisce ovunque: dalla viticoltura di precisione, alla pacciamatura con sterpaglia per limitare la traspirazione dell’acqua dai suoli. Un messaggio molto chiaro: le viti si allevano come i bambini, si nutrono e si crescono, perché produrre vino in modo ecosostenibile è non solo un dovere ma anche una grande responsabilità sociale nei confronti delle prossime generazioni.
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La svolta stilistica ai vini
Dal 2021, anno in cui diventa presidente del gruppo, Francesca decide di dare un segnale significativo e una svolta stilistica netta ai suoi vini, soprattutto a quelli di Bellavista. I vini, annata dopo annata, si fanno sempre più definiti, puliti e nitidi. Bellavista conta un totale di 206 ettari (di cui 100 di proprietà) con viti che oggi hanno circa 40-50 anni e una produzione che supera il milione e mezzo di bottiglie per 13 etichette.
Avere diversi appezzamenti permette agli enologi di vinificare separatamente e far emergere chiaramente il territorio: le vigne più in altitudine tendono a mostrare un’acidità più lineare, al contrario quelli su terreni freschi con prevalenza argillosa hanno un bouquet più ampio e profilo delicato. Negli anni, Francesca e il suo team hanno lavorato per uno stile distintivo e riconoscibile.
Le etichette
Lo stile della maison è generoso, profondo e serio. Il gruppo ha tredici etichette, tra cui Alma Brut, Rosé vintage, Riserva Vittorio Moretti e Meraviglioso. Alma Brut, prodotto con prevalenza di Chardonnay e 10% vin de reserve, è il biglietto da visita dell’azienda. La scelta recente è stata quella di cambiare la composizione prediligendo vigneti che potessero donare tensione e nervo. Il palato è allargato, ma con grande muscolo e acidità slanciata.
Il Rosé 2018 è un blend tra Chardonnay al 63% e Pinot Noir vinificato in rosato per macerazione. La tecnica permette di estrarre non solo il colore ma anche trama e tessitura che danno nervo al calice finale, un vino davvero eccezionale e di grande eleganza. La Riserva Vittorio Moretti 2016 è ricca, opulenta e stratificata, conduce l’affinamento in bottiglia direttamente con il tappo in sughero. Un vino da collezionare. Infine, la punta di diamante: Meraviglioso Multivintage. Meraviglioso di nome e di fatto: denso, complesso, giovanile nonostante sia frutto di un assemblaggio che parte dalla base 2002 e unisce 1984, 1988, 1991 e 1995. In tutti i vini si trova un percorso che passa dalla ricerca dell’armonia, più distintiva nelle annate più vecchie, verso la definizione di una tensione nervosa e vibrante.
Francesca Moretti porta lo scettro di una managerialità al femminile che lei stessa ha definito “concreta, fattiva, vitale, capace di un’intelligenza emotiva distinta e distintiva.”
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