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Il futuro della musica generata dall’IA secondo il pianista-imprenditore Ivan Linn

È il fondatore e ceo di Wavv, un’azienda che porta l’IA nella musica e ha un passato imprenditoriale nel campo dei videogiochi. Ivan Linn è riuscito ad avere successo mixando al meglio tutte le sue competenze: è un famoso pianista e artista e un imprenditore laureato alla Yale University. La sua prima start up, con cui generò decine di milioni di dollari, era legata ai videogiochi. Poi Linn ha diretto l’Assassin’s Creed Symphony World Tour, franchise di videogiochi come Kingdom Hearts e Final Fantasy, e ha vinto un Grammy Award nel 2023. Ivan è anche membro del Comitato Culturale dell’Unesco e della National Academy of Recording Arts and Sciences (NARAS) ed è stato direttore generale di SR Entertainment e direttore esecutivo di Goldstones Entertainment. Ha collaborato inoltre con Sony Entertainment, Warner Bros., Universal Music Group e Disney.

Quali sono le sue origini?

I miei genitori sono di Taiwan. Ci siamo però trasferiti nella periferia di Zurigo, in Svizzera, quando avevo cinque anni. Fin da allora, crescendo in un ambiente così multiculturale, ho sviluppato un forte interesse per la creatività e l’innovazione.

Lei è appassionato di musica. Come nasce questa passione?

La musica mi ha sempre affascinato, ma ho cominciato a studiarla a dodici anni. Per me non è solo una forma d’arte, ma un linguaggio globale che trascende culture e confini. Ho sempre amato, allo stesso tempo, la tecnologia e, alla fine, l’ho unita alla musica con l’IA.

Come si è appassionato alla tecnologia?

La tecnologia e l’IA sono il fulcro del futuro. Il mio interesse per l’IA è nato capendo il suo potenziale nel superare le capacità umane. L’IA non si limita ad estendere le nostre capacità esistenti: può anche risolvere sfide globali. La sua capacità di elaborare dati e prendere decisioni con elevata efficienza potrebbe rompere i confini tradizionali e portarci in domini completamente nuovi. La velocità con cui la tecnologia si sta evolvendo è sorprendente e credo fermamente che l’IA è al centro di questa trasformazione.

E, invece, come si è avvicinato ai videogiochi?

I videogiochi sono un mezzo unico che combina narrazione, immagini, musica e tecnologia per creare un’esperienza coinvolgente incredibile. Il loro potenziale va ben oltre l’intrattenimento: sono strumenti in grado di promuovere l’istruzione, il cambiamento sociale e la salute mentale. Attraverso di loro, possiamo condurre esperimenti sociali in mondi virtuali per esplorare soluzioni a problemi del mondo reale, sono un catalizzatore del progresso reale.

Come sono connessi i videogiochi alla musica?

La musica fornisce profondità emotiva ai giochi, migliorando la concentrazione dei giocatori e l’esperienza complessiva. Con l’IA addattiamo la musica alla persona e in tempo reale, elevando l’interattività a un livello completamente nuovo.

Quando ha deciso di emigrare in America?

Trasferirmi negli Stati Uniti è stata una decisione strategica, perché le tecnologia più importanti spesso provengono da lì. Per guidare davvero il cambiamento globale, sapevo che dovevo essere al centro dell’innovazione. La Yale University mi ha dato l’opportunità di competere e collaborare con alcune delle menti più brillanti del mondo. È stata molto impegnativa, ma è stata una di quelle sfide che mi ha reso la persona che sono oggi. Ogni esperienza, sia essa un successo o un fallimento, è diventata un parte preziosa del mio percorso strategico.

Perché ha fondato Wavv?

Ho fatto una riflessione sullo stato attuale dell’industria musicale. Mi sono reso conto che molte sfide nella creazione musicale potrebbero essere risolte con la tecnologia, in particolare con l’IA. Nella loro intersezione ho visto il futuro. Il mio obiettivo non era solo di migliorare la produttività nel campo della musica, ma di utilizzare la tecnologia per potenziare l’industria e far avanzare l’intero ecosistema musicale. Wavv non è solo una piattaforma, ma un catalizzatore per aiutare l’industria musicale a raggiungere un nuovo stadio di evoluzione. La nostra missione finale è consentire ai musicisti e agli ascoltatori di tutto il mondo di sperimentare il potere di trasformazione della tecnologia. Wavv è in una fase cruciale di espansione con tante iniziative.

Ci fa qualche esempio pratico?

La Nasa ha utilizzato la nostra tecnologia IA per creare esperienze coinvolgenti durante la trasmissione in diretta dell’eclissi solare totale. Abbiamo investitori strategici che ci sostengono, tra cui l’ex capo della strategia IA di Apple e l’ex presidente della pubblicità di Netflix. Non solo forniscono sostegno finanziario, ma apportano preziose competenze nel settore. Poiché la domanda del mercato cresce rapidamente, ci assicureremo di disporre delle risorse necessarie per fare avanzare l’azienda. Con l’Unesco stiamo ora esplorando come utilizzare l’IA per registrare e far rivivere la musica tradizionale e le culture sonore in via di estinzione. Riguarda la nostra responsabilità di proteggere il patrimonio culturale globale.

Qual è la differenza tra la musica creata da IA e dagli umani?

La differenza sta nella prospettiva. L’IA può elaborare elementi musicali con incredibile efficienza e creatività, generando composizioni che superano la nostra immaginazione. Ma, nella sua essenza, la musica riguarda ancora le emozioni e l’espressione umana. Il ruolo dell’IA non è quello di sostituire questa espressione, ma di estenderla. L’IA consente ai musicisti di liberarsi dai limiti ed esplorare nuove dimensioni. Vedo l’IA non come un concorrente, ma come un collaboratore nella parte creativa.

Applica la musica generata dall’IA anche ai video giochi?

Con Wavv ci impegniamo  a integrare la tecnologia musicale IA nei giochi, fornendo ai giocatori esperienze musicali dinamiche e in continua evoluzione. E, il potenziale commerciale della musica generata dall’IA va ben oltre i giochi. Sviluppa un enorme potenziale nel settore pubblicitario e nei social media. La nostra visione è che, in futuro, ovunque tu sia, che sia in un negozio guardando uno spot pubblicitario o navigando sui social media, la musica che ascolti potrebbe benissimo essere creata o influenzata dalla nostra tecnologia. L’IA di Wavv può aiutare marchi e inserzionisti a generare rapidamente musica unica e su misura che migliora i loro messaggi, fornendo, allo stesso modo, ai creatori di contenuti su piattaforme social soluzioni musicali flessibili e personalizzabili.

Che cosa risponde ai musicisti preoccupati che l’IA prenda il loro posto?

L’obiettivo dell’IA non è mai stato quello di sostituire i musicisti, ma di fornire loro nuovi strumenti che sbloccano ancora più creatività. Le emozioni, le esperienze e i pensieri umani sono insostituibili per l’IA. Ma l’IA può aiutare gli esseri umani a superare i confini creativi tradizionali e a realizzare cose che prima erano impossibili. Proprio come i progressi tecnologici della rivoluzione industriale non hanno eliminato gli artigiani, l’IA è semplicemente un altro passo nell’evoluzione dell’industria musicale. Credo che la collaborazione tra IA e musicisti creerà forme d’arte mai viste prima.

Dove ha avuto più successo la musica generata dall’IA?

A San Francisco e nella Silicon Valley, dove è in atto un sorta di “Rinascimento IA”. Ma, sorprendentemente, l’Italia, con il suo patrimonio culturale, ha mostrato una grande apertura alla fusione di innovazione e arte. Considera la musica IA come una nuova forma artistica. D’altro canto, la Germania, con la sua forte dedizione all’artigianato e alla tradizione, ha adottato un approccio più cauto nei confronti della musica basata sull’IA. Ogni mercato ha le sue esigenze specifiche. Comprendere queste differenze culturali e adattare le strategie di conseguenza è fondamentale per integrare con successo la tecnologia e la cultura.

Quali sono i settori chiave per la musica generata dall’intelligenza artificiale?

La musica IA può ridurre i costi dei tour e della produzione e creare esperienze completamente nuove. Può rendere le performance più personalizzate e interattive, incrementare la connessione col pubblico. Quest’anno vogliamo far avanzare ulteriormente l’applicazione della musica IA. L’Europa e l’Italia sono da tempo centri di innovazione artistica e musicale e sono molto entusiasta di collaborare maggiormente con loro. In particolare, ci stiamo espandendo nel settore pubblicitario, l’Italia penso sia una piattaforma importante per mostrare la nostra tecnologia.

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