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Per la prima volta un’azienda italiana è tra i 25 migliori luoghi di lavoro al mondo

Le eccellenze imprenditoriali italiane conquistano il mondo. Per la prima volta in 14 edizioni della lista World’s Best Workplaces, un’organizzazione italiana è entrata nella top 25 dei migliori ambienti di lavoro al mondo. Si tratta di Chiesi, gruppo biofarmaceutico internazionale con sede centrale a Parma che si occupa di ricercare, sviluppare e commercializzare soluzioni terapeutiche innovative nel campo della salute respiratoria, delle malattie rare e delle cure specialistiche.

“Siamo estremamente orgogliosi di essere l’unica azienda italiana in questa lista così selettiva, che riunisce solo 25 aziende a livello mondiale”, ha dichiarato Giuseppe Accogli, ceo di Chiesi Group. “Questo riconoscimento è il frutto del nostro impegno verso il benessere dei nostri collaboratori e del contributo diretto che ciascuno di loro porta nel fare di Chiesi una realtà in cui tutti noi amiamo lavorare. Il nostro team globale di oltre settemila persone, più della metà delle quali donne, è il fulcro del nostro successo. In ogni sede del gruppo ci impegniamo a diffondere una cultura in cui le persone possano esprimere appieno se stesse e le proprie potenzialità. Grazie a politiche mirate che rendono concreti i cambiamenti, stiamo lavorando a un futuro più luminoso, con un impatto duraturo, insieme ai talenti che abbiamo già in azienda e a quelli che verranno”.

Oltre il 50% delle top 25 sono negli Stati Uniti

Stilata annualmente da Great Place to Work ascoltando il parere e le opinioni di oltre 7,4 milioni di collaboratori di organizzazioni attive a livello mondiale, la classifica evidenzia come il 56% delle top 25 organizzazioni leader a livello mondiale per l’ambiente di lavoro, cioè più di una su due, abbia la sede centrale negli Stati Uniti. Spicca poi la Germania (16%) con 4 realtà premiate, il Regno Unito e l’Irlanda (8%) con due, e infine Francia, Italia e Liechtenstein (4%) con un’azienda a testa.

Comanda Dhl Express

A conquistare la vetta della classifica è Dhl Express, realtà tedesca che trasporta documenti e merci in oltre 220 paesi, gestendo una rete globale di corrieri espresso. Con una flotta di oltre 300 aerei, è anche uno dei maggiori vettori a livello mondiale.

Completano il podio Hilton, azienda dell’ospitalità con un portafoglio di 22 marchi, che comprende quasi 7.300 proprietà e più di 1,1 milioni di camere in 123 paesi, e AbbVie, azienda biofarmaceutica globale.

La classifica World’s Best Workplaces

I 25 migliori ambienti di lavoro al mondo si contraddistinguono per un elevato livello di fiducia dei collaboratori nei confronti della leadership aziendale. Ciò ha un riflesso diretto sulla capacità delle persone di partecipare in maniera diretta ai processi d’innovazione interni a un’organizzazione: quando i collaboratori dichiarano di avere fiducia nella leadership, hanno quattro volte più probabilità di partecipare in modo significativo allo sviluppo dell’innovazione all’interno dell’azienda.

Un altro aspetto che caratterizza le aziende citate tra i World’s Best Workplaces riguarda l’equità nel processo di promozione dei collaboratori: sono tre su quattro (75%) i dipendenti dei 25 migliori ambienti di lavoro al mondo che dichiarano che gli avanzamenti di ruolo sono stati assegnati in modo equo, un dato che scende a meno della metà nelle aziende analizzate non presenti in classifica.

“Non importa quale sia il paese o il continente di appartenenza delle diverse organizzazioni, poiché ciò che conta è la fiducia che instaurano con i collaboratori”, ha dichiarato Alessandro Zollo, ceo di Great Place to Work Italia. “Gli ambienti di lavoro ad alta fiducia ascoltano tutte le persone, innovano e si adattano, migliorando la qualità di vita dei collaboratori. Siamo quindi particolarmente orgogliosi di vedere, per la prima volta, la presenza di una grande realtà imprenditoriale italiana come Chiesi nella classifica dei 25 migliori ambienti di lavoro al mondo e ci auguriamo che questo storico traguardo raggiunto dall’Italia possa fungere da stimolo e monito anche per le altre realtà organizzative affinché possano capire l’importanza strategica dell’impegno quotidiano nella creazione di un ambiente di lavoro ideale, in grado di accogliere tutti”.

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