Frequentare eventi di settore, fare networking, essere presenti e “portare a casa” contatti e, nei casi più fortunati, anche occasioni di lavoro. Questo è ciò che ci si aspetta da quasi ogni evento cui si partecipa, a pagamento o a ingresso gratuito, poco importa. E mai come in questi anni, gli eventi – sia di settore che più generici – fioccano. Se poi si vive nelle grandi città, come Milano, Bologna e Roma, si ha spesso la sensazione di non riuscire a stare dietro a tutto e contemporaneamente di essersi persi qualcosa. O, qualora si presenzi, di non avere tratto tutto il necessario, di non avere saputo intessere relazioni di valore, insomma di avere solo sprecato del tempo.
E allora come far sì che un evento si trasformi davvero in un’opportunità concreta per il proprio presente e futuro professionale?
Vediamolo in 10 “mosse”.
1. Scegliete gli eventi davvero utili e “progettate” la vostra partecipazione
Capita di ricevere una newsletter, un invito su Facebook o di vedere un post su LinkedIn di una persona che “seguiamo” che segnala un evento “imperdibile”. Prima di decidere di partecipare – al di là dell’eventuale costo – cercate di capire quanto vi interessa e se è affine ai vostri obiettivi di formazione personale e di percorso professionale. Se lo è, altra cosa da valutare è la data prevista.
Si tratta di un giorno del mese o di un periodo dell’anno in cui sapete di essere particolarmente impegnati? Prima di assumere l’impegno, cercate di capire come organizzarvi – prendere ferie, posticipare una consegna ecc… – dopodiché registratevi. A molti eventi, specie se gratuiti, ci si iscrive senza pensarci troppo, tanto non costa nulla. Questo è vero solo in parte: quell’evento contribuisce a riempire un calendario magari già fitto di appuntamenti. Allora, meglio liberare spazio sul calendar o sull’agenda e fare le cose per cui si ha davvero tempo o lo si trova.
2. Preparatevi all’evento
Una volta scelto l’evento, non limitatevi a sapere a grandi linee qual è il programma della giornata, ma cercate di raccogliere informazioni più specifiche sugli argomenti, oltre che sulle aziende e le persone che saranno presenti.
Sapere di cosa si parlerà, vi aiuterà a individuare subito a cosa prestare particolare attenzione e sarà una dritta in più per fare attività social (di cui parliamo sotto). Essere, poi, a conoscenza di quali aziende sono presenti e dei relatori, vi sarà di aiuto sia per cercare di instaurare un contatto dopo l’evento che per capire bene come muovervi. Se lo ritenete necessario, potete chiedere agli organizzatori di darvi ulteriori informazioni o di presentarvi prima che l’evento inizi o durante la pausa.
3. Curate la vostra presenza sui social media
Anche quest’altro consiglio riguarda il “pre-evento”. Se avete scelto di andare a un appuntamento di settore non fatevi cogliere impreparati, specie se ci andate anche per fare networking. Non è sicuramente efficace dare il proprio nome e cognome, raccontare di cosa vi occupate e poi non avere una corrispondenza di quello che avete detto su LinkedIn o su altri social network. I social, lo sappiamo, funzionano molto meglio di un bigliettino da visita che a volte viene buttato o perso chissà dove. Tramite Facebook e gli altri, si possono continuare a mantenere i contatti, si può fare rete, si può dare un seguito a quanto è iniziato dal vivo.
4. Raccontate l’evento in diretta
Non limitatevi a una presenza passiva e usate i social media per raccontarlo. L’intento in questo caso è duplice: con un live tweeting (tweet fatti in diretta) o una diretta Facebook o Instagram, offrite sicuramente un servizio a chi non è potuto venire aumentando così la vostra reputazione in merito a determinati argomenti e in secondo luogo cominciate a conoscere chi sta partecipando all’evento. Come? Grazie ai retweet, ossia i rilanci che la gente fa dei vostri tweet, alle risposte che dà a quello che avete scritto, ai commenti, ma anche guardando come sta andando la diretta. Cercate, poi, di “conversare”: non producete soltanto contenuti, ma rispondete a quello che fanno gli altri, aggiungete del vostro, così come se parlaste vis à vis.
Questo farà sì che nel momento in cui ci sarà una pausa, le persone con cui avrete “parlato” online vi cercheranno o vi riconosceranno (se ovviamente avete messo una foto recente e in cui il volto sia facilmente distinguibile). In questo modo sarà più facile cominciare un discorso e fare networking.
5. Presentatevi in modo chiaro e in pochi secondi
Avete presente gli elevator pitch, quei discorsi che si fanno nel tempo di una salita o discesa in ascensore? Ecco, anche se non dovete salire sul palco, è sempre bene tenere a mente la capacità di essere concisi. Perché se all’evento ci sono tante persone e tutte vogliono fare networking come voi, allora dovete colpire e in poco tempo.
Siate brevi, spiegate cosa fate e perché siete lì. Non c’è bisogno di sciorinare tutte le attività (chi lo fa non è poi così simpatico, non trovate?), ma solo dire quelle su cui investite particolarmente. Ricordate: per fare una buona impressione basta poco.
6. Fate domande e ascoltate le risposte
Il segreto per fare un ottimo networking? Saper chiedere. Ma non solo, bisogna anche sapere ascoltare. Se porrete quesiti che dimostrano interesse e poi quell’interesse lo metterete davvero in pratica, sarete ricordati come persone con cui è piacevole dialogare e riuscirete sicuramente a instaurare un buon rapporto con l’interlocutore.
Così buono che, in caso di una vostra proposta di un incontro successivo, è molto probabile riceviate un sì: la sensazione che avete lasciato è positiva quindi perché quella persona non dovrebbe passare altro tempo con voi?
7. Parlate del vostro lavoro ma anche dei vostri interessi
Provate a pensare all’ultima volta in cui, durante una riunione con nuovi clienti o con nuovi partner, avete conosciuto persone nuove. Cosa ricordate di loro? Probabilmente qualcosa che vi hanno detto che ha a che fare con il lavoro, le decisioni che sono state prese, ma cosa ricordate davvero delle persone?
Se siete degli attenti osservatori, probabilmente vi verrà in mente un dettaglio, ma se quelle persone vi avranno raccontato una loro passione, un loro hobby, è sicuro che vi resterà impressa qualcosa di più di loro. Fare networking vuol dire condividere dettagli anche non puramente professionali, quelli su cui è più facile costruire un terreno di incontro, su cui è facile generare “empatia” o vivo interesse.
8. Siate leggeri e divertitevi
Scontato, ma non così tanto: evitate di pensare solo al lavoro anche se all’evento ci state andando per quel motivo. Stiamo tutti chiusi ore e ore in un ufficio o in un coworking, una volta che siamo in mezzo agli altri, abbiamo bisogno di “svagarci” e di fare pubbliche relazioni anche solo per il semplice gusto di farlo. Un atteggiamento positivo che farà bene a voi ma anche agli altri. Coltivate quella “leggerezza” di cui parlava anche Italo Calvino.
9 Fate il cosiddetto followup
Avete conosciuto gente, avete creato un buon feeling? Ora è arrivato il momento di “curare” questo rapporto. Se non l’avete fatto durante l’evento, chiedete l’amicizia su Facebook, il contatto su LinkedIn, seguite la persona su Instagram o su Twitter e cominciate a chiacchierare anche virtualmente, magari commentando quello che pubblica, facendo domande in merito ecc…
Inoltre, potete anche mandare una mail in cui magari date il link di quell’articolo che avevate suggerito a voce o il nome di un prodotto che avevate consigliato, insomma di qualcosa che avevate accennato a voce. Se potete, fatelo entro le 24/48 ore successive perché, con i ritmi forsennati cui tutti siamo abituati, è facile “dimenticare”.
10. Raccontate com’è andato l’evento
Per consolidare i rapporti, per avere un contatto successivo con il relatore e anche in ottica personal branding, raccontate cosa avete fatto all’evento. Potete farlo in diversi modi: sul vostro blog, se lo avete, o magari su LinkedIn scrivendo un post o un articolo nella sezione Publishing o su Facebook ecc… Potete scrivere le cose che vi hanno colpito di più, aggiungere un dettaglio che avete scoperto o dire cosa è apprezzato e magari taggare i relatori, gli organizzatori e le persone che avete incontrato. Un altro modo di proseguire nella costruzione della vostra rete e per “restare impressi” nella mente delle persone.
Ricordate: buona parte del nostro cervello ragiona in maniera istintiva e fa associazioni in modo automatico. Qualora si avrà bisogno di una persona per un determinato lavoro, un parere o un consiglio, se siete rimasti impressi per quello che fate e come persone e avrete continuato a mantenere i rapporti, sarà più facile che si pensi a voi.
Vuoi ricevere i consigli di Forbes direttamente nel tuo Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .