Si chiama Ryan Williams, ha meno di trent’anni ed è il ceo e fondatore di Cadre, piattaforma di real estate con base a New York, apparso sull’ultima copertina dell’edizione internazionale di Forbes. Ma chi è, e soprattutto cosa ha fatto il giovane imprenditore per guadagnarsi la cover della rivista americana?
Ryan Williams (Mark Cuban, un investitore di Cadre, lo descrive “Intelligente e focalizzato”) ha un prodotto che promuove trasparenza, liquidità e comporta costi inferiori: con il semplice clic di un mouse, gli investitori possono comprare partecipazioni negli immobili senza le doppie tasse addebitate dalle tradizionali società di investimento immobiliare.
Appena prima di Natale, l’Associated Press ha pubblicato un articolo in cui si parlava dell’investimento di Jared Kushner, marito di Ivanka Trump e senior advisor del Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, nella società immobiliare (una partecipazione del valore di 50 milioni di dollari). Lo scorso aprile invece, Williams era volato a Tokyo per incontrare Masayoshi Son, il miliardario di Softbank che ha allagato il mercato delle startup con i petrodollari del governo saudita. Ad oggi, Williams ha raccolto 133 milioni di dollari per Cadre, con una valutazione, la più recente, di 800 milioni. Durante una cena formale, Son ha fatto sapere di conoscere il modello di Cadre, proponendo un investimento da 500 milioni di dollari (una cifra che raddoppierebbe la valutazione corrente di Cadre).
Come molti giovani imprenditori alla ricerca di capitale, Williams sa come ottenerlo. In fondo, si tratta di un bambino di Baton Rouge che è passato dal tagliare vermi e venderli come esca all’essere un adolescente che ha ricevuto premi prestigiosi dalla Goldman Sachs Foundation. Poi arrivarono Harvard, Blackstone, e Forbes 30 Under 30. Suo padre, un paralegale, e sua madre, un’assistente sociale, si separarono quando lui aveva circa 6 anni. Williams e la sua famiglia vivevano in affitto lottando per lungo tempo contro la segregazione, il crimine e la povertà. La sua grande occasione è arrivata prima della scuola superiore, quando la famiglia si è trasferita nel quartiere periferico di Ossining. Approdato ad Harvard, Williams ha studiato economia. Ed è stato ad Harvard che Williams ha incontrato Josh Kushner.
In questo periodo, Williams ha assistito al crack nel settore immobiliare. Ha visitato Atlanta nel 2009, al culmine della crisi finanziaria, e ha visto case mono-familiari di 240mila dollari vendute all’asta per un minimo di 60mila. Così ha collaborato con un compagno di classe cresciuto ad Atlanta e ha acquistato proprietà con denaro raccolto da altri studenti di Harvard e dai loro genitori, tra cui Charlie Kushner, che è diventato uno dei maggiori investitori. Dopo la laurea nel 2010, Williams è entrato in Goldman come analista. Due anni dopo, è passato a Blackstone, la più grande società di investimento immobiliare del mondo, prima di lanciare la sua creatura.
Williams aveva un’ambizione: creare un sistema di digital syndication che potesse essere sfruttato da numerosi operatori immobiliari. Pian piano, si sono fatti avanti i primi player. Nel 2015, Williams ha stretto un’alleanza chiave con Soros Fund Management, società di investimento di George Soros. Soros ha preso una partecipazione azionaria in Cadre e ha fornito un sostegno finanziario di 250 milioni: se un operatore immobiliare accetta di fare un progetto con Cadre e Williams non è in grado di raccogliere fondi online sufficienti a finanziarlo, Soros interverrà.
Finora, la piattaforma di Williams ha raccolto oltre 500 milioni in azioni per finanziare l’acquisizione di 2 miliardi di proprietà da New York a San Diego. Allo stesso tempo, il mercato secondario di Williams è stato lanciato, consentendo ai clienti di Cadre di vendere le loro partecipazioni in beni immobiliari con un semplice clic (compratori e venditori pagano ciascuno una commissione dell’1,5%).
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