Articolo tratto dal numero di agosto 2019 di Forbes Italia. Abbonati.
Di Mariella Grossi
Ammirare opere di Boltraffio, Giampietrino o Procaccini nella galleria Berthier del Palazzo Borromeo sull’Isola Bella. Da soli, con pochi amici selezionati e fuori orario, quando la storica dimora e il parco sono ufficialmente chiusi, e si aprono per visite esclusive. Poi si esce nel giardino barocco per un aperitivo tra profumi di fiori e le ultime lame di luce, prima della sera. Emozioni che si possono vivere, in modo privilegiato, anche nel Palazzo dell’Isola Madre, fra arazzi, saloni e una delle più scenografiche collezioni di marionette che si conoscano. Sono solo due delle tante novità di Borromeo Experience, che è un modo speciale di vivere e riscoprire queste isole del Lago Maggiore. “Uno dei dieci luoghi più affascinanti del mondo”, secondo il New York Times.
Non si tratta di semplici proposte-weekend fra arte, giardini e paesaggi romantici, ma di concrete iniziative per il recupero del territorio, legate al lifestyle contemporaneo e portate avanti, negli ultimi quattro anni, dal principe Vitaliano Borromeo. D’altronde la sua dinastia si occupa di questo magnifico angolo d’Italia dal 1.400. A Isola Bella, dopo un attento restauro, tre case dei pescatori sono diventati gli appartamenti Borromeo’s Dream Home, in stile simply chic (molto chic), da affittare. Si pranza sulla terrazza del bistrot Il Fornello Bottega con cucina, menu rigorosamente italiano. E sono made in Italy, bottarga compresa, anche le provviste da acquistare in Vicolo dei Fornelli, la stradina dello shopping dove le abitazioni dei pescatori, convertite in botteghe, propongono grandi marchi italiani e locali, design di Alessi, capispalla Herno, profumi Acqua di Stresa, occhiali da sole Italia Indipendent, gioielli Fope.
Shopping per risvegliarsi dall’incanto dell’isola, del suo giardino, dei tesori di Palazzo Borromeo, che appunto si può visitare su prenotazione quando è chiuso ai turisti. Come la dimora cinquecentesca dell’Isola Madre, la più grande delle Borromee, famosa per il suo giardino all’inglese, membro della prestigiosa Royal Horticultural Society. Piante esotiche e rare, come il cipresso del Kashmir, collezioni di ibiscus, glicini antichi, azalee e camelie. È un must della Borromeo Experience anche Parco Pallavicino, rinato da quando è in gestione al principe Borromeo: 18 ettari di alberi secolari, castagni, faggi rossi, ginkgo biloba, querce, aceri, cedri del Libano. Se la primavera è il trionfo delle fioriture, l’autunno è magico per il foliage degli alberi monumentali. Una meta dove andare in famiglia per visitare la Fattoria degli animali, fenicotteri rosa, daini, cicogne.
Un altro intervento coinvolge il Mottarone, il monte icona del lago, 1.491 metri, ben noto fra gli sportivi che amano cavalcare, camminare, pedalare (è disponibile un servizio di noleggio biciclette). Il panorama dalla cima è uno dei più celebrati d’Italia perché spazia su sette laghi, le Alpi Marittime, fino al Monviso. E sui 500 ettari di bosco che circondavano la stazione del trenino a cremagliera chiuso nel 1970. Ora l’edificio è diventato il Bar Stazione che propone food del territorio e ha la classificazione A3 per la sostenibilità ambientale ed energetica. Il bosco ospiterà presto il Mottarone Adventure Park, con quattro percorsi fra ponti, liane e passerelle. Sono solo le prime tappe di un progetto più ambizioso che va incontro al nuovo valore del tempo libero: ecologia a 360°, dal food alla vita all’aria aperta. Il futuro vedrà il recupero di sette alpeggi come albergo diffuso, la creazione di un biolago in una zona di torbiera, un’area mercato per la vendita di prodotti locali e un maneggio.
Emozioni nella natura, nella storia, nell’arte. Anche quella contemporanea grazie al restauro (2015-2017) dell’Ala Scaligera nella Rocca di Angera. “Tutto questo per coltivare la passione per il bello e l’innovazione culturale che ha contraddistinto i miei predecessori all’Isola Bella e all’Isola Madre”, ha spiegato il principe all’inaugurazione. “Un impegno per le generazioni future”. E così fra mura del XIII secolo, affreschi di stemmi e motivi araldici dei Visconti, la modernità e l’avanguardia dialogano con il passato.
L’appuntamento di quest’anno è, fino al 29 settembre, con la mostra Quaestio de aqua et terra alla Rocca di Angera (Another) Question of the Water and the Land, tra video performance di Marina Abramovic, richiami alla mitologia nordica di Anselm Kiefer e bronzi di Wael Shawky. Aspettando le prossime sorprese di Borromeo Experience. Protagonisti i Castelli di Cannero immortalati nel film La Stanza del Vescovo di Dino Risi, gli alpeggi del Mottarone. Tutto in nome del bello e dell’innovazione culturale.
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